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Un positivo al covid a Tempio e scatta la follia in città.

Un positivo al covid e la città si riempie di terrore e di follia. Tutto vogliono sapere, prede dell morbosità dell’untore a tutti i costi perché “sia mai che lo conosciamo e ci siamo venuti a contatto”.

Un gioco perverso, figlio della situazione assurda che viviamo quotidianamente e che si riempie di una stampa assetata di epidemia e di numeri.

Colpiti da quanto leggiamo su facebook sulla notizia, peraltro opportunamente non rilanciata dall’amministrazione comunale, abbiamo voluto approfondire. Senza bisogno di entrare nei dettagli, effettivamente un positivo a Tempio c’è. Esticazzi! Doppio esticazzi!!

E’ un giovane, del tutto asintomatico, quindi sano, e con scarsa se non nulla possibilità di contagiare. Il virus lo ha contratto fuori Tempio, in una città dove lavora. Per questioni lavorative, è entrato a contatto con altri positivi asintomatici e si è positivizzato al virus. Dunque? 

Il positivo al covid non ha sintomi e sta bene

Dall’ospedale ci informano che si trova in quarantena, assieme alla sua famiglia, e viene monitorato quotidianamente nei parametri indispensabili, la temperatura in primo luogo. 

Non si argina pertanto la follia di questa epidemia che lascerà tante persone afflitte perché si deve sapere il nome e altre che attendono che qualcuno perda la vita. 

 La caccia all’untore prosegue ininterrottamente, tale è la morbosità di persone che hanno davanti agli occhi solo spettri e morte. Anche il ruolo dei sanitari, chiamati a risponderne, è sovrastato da questo clima di follia collettiva. 

« Non sappiamo più come frenare questa follia. Ci limitiamo a dare i soliti consigli ed a tranquillizzare la gente. Il soggetto positivo sta bene, non ha alcun sintomo ed è isolato per la quarantena di 14 giorni a casa sua con la famiglia. Viene controllato ogni giorno e si osservano tutti gli eventuali cambiamenti. Lo ripetiamo ancora, nessun panico».