Mercoledì 8 gennaio alle 11,00 i funerali dello sfortunato assessore di Aggius
Una fucilata alla nuca la causa della morte del cacciatore 43enne aggese di domenica mattina. Lo ha stabilito la perizia necroscopica di Medina Legale di Sassari nella giornata odierna che Andrea Altea si è trovato nella traiettoria di un colpo sparato da un fucile della compagnia con cui andava a caccia al cinghiale.
Laura Bassani, sostituta procuratore presso la procura di Tempio, ha iscritto tutti e 7 i componenti della compagnia di caccia nel registro degli indagati. Le loro dichiarazioni, rilasciate spontaneamente, hanno cercato di chiarire come si sono svolti i fatti della tragica domenica nei pressi di Aggius.
Un paese sconvolto per la morte del giovane assessore al comune di Aggius dove era delegato al turismo. Un signore di altri tempi, dicono gli amici e conoscenti. Un uomo rispettoso del suo ruolo di consigliere ma anche umanamente incline alla socialità.
I suoi funerali si svolgeranno mercoledì 8 gennaio, presso la chiesa di Santa Vittoria alle ore 11.00.
L’web intanto mostra ancora una volta la sua deriva peggiore con alcuni personaggi, animalisti e convinti vegani, che hanno usato la morte dell’uomo per inveire contro la caccia e chi la pratica. Anche a costo di un essere umano che ci lascia la vita, mostrano il lato peggiore di una cultura animalista esasperata, molto peggiore della caccia stessa.
Anche per chi è contrario alla caccia, la vita di un essere umano che perde tragicamente la vita, dovrebbe essere al di sopra di qualunque posizione politica o ambientalista. Gli esempi di “uno in meno”, da tempo si leggono sempre con maggiore evidenza quando accadono incidenti di questo genere.
Gli estremismi, da qualsiasi parte provengano, sono sempre da abiurare. Esiste il libero arbitrio e la possibilità di scegliere ma, a leggere certe cattiverie, si rischia di essere molto peggiori dell’essere anti caccia. E lo scrive chi detesta armi e caccia.
