Vaxxed, nel 2016 il docu-film fu ritirato dal festival Tribeca da De Niro.

Vaxxed è un docu-film del 2016, pochi ricordano della pellicola che vide la scelta di De Niro di ritirare il film dal Tribeca Film Festival. Il Tribeca Film Festival è stato fondato a New York nel 2002 da Jane Rosenthal, dallo stesso Robert De Niro e Craig Hatkoff in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World Trade Center, allo scopo di rivitalizzare i dintorni di TriBeCa, e, più in generale, di contribuire al progetto a lungo termine di recupero di Lower Manhattan. Da tener presente che lo stesso film fu presentato dallo stesso De Niro come necessario per aprire un dibattito sul tema vaccino/autismo.

Scrisse Repubblica il 27 marzo del 2016, a proposito del dietro front di De Niro di non presentare il film denuncia al suo festival Tribeca. 

Dopo giornate di polemiche, Robert De Niro ha deciso di non presentare al suo Tribeca Film Festival il controverso film Vaxxed: from Cover-Up to Catastrophe (Vaccinati: dall’insabbiamento alla catastrofe) di Andrew Wakefield, il medico che accusa le autorità americane di aver nascosto i dati di uno studio che indicherebbe un rapporto tra la diffusione delle vaccinazioni e l’aumento delle diagnosi di autismo.

“Non credo che il film possa contribuire alla discussione come avevo sperato”, ha detto l’attore per spiegare la sua decisione. Il film era stato scelto per aprire il celebre festival newyorkese, in programma dal 13 al 24 aprile, ma l’annuncio aveva scatenato la reazione dei media e del mondo scientifico: le teorie di Wakefield sono state ampiamente smentite e il medico, accusato di aver falsificato una serie di dati, è stato radiato dall’albo e non può più esercitare la professione. Secondo i medici, inoltre, simili teorie hanno condizionato le scelte di molto genitori che non vaccinano i proprio figli esponendoli a gravi rischi.

Vaxxed, il trailer in italiano

Trovate il trailer in inglese  a questo link https://www.panorama.it/video/vaxxed-film-denuncia-vaccini-trailer-italiano-autismo. Trailer in italiano non ne ho trovati e laddove venivano pubblicati, cliccandoci sopra il video era scomparso. Fatevi delle domande.

Per spiegare la sua decisione di invitare Vaxxed al festival, De Niro e sua moglie avevano scritto una lettera aperta ai media raccontando la dolorosa esperienza da loro vissuta con il figlio Elliott, 18 anni, affetto da autismo:

“Crediamo che sia di importanza fondamentale che tutti i fatti che riguardano le cause dell’autismo vengano discusse apertamente, e esaminate. Nei 15 anni passati dalla fondazione del festival non ho mai chiesto di includere nel programma un solo film. Ma questo tema è profondamente personale per me e la mia famiglia, e voglio che ci sia un dibattito. Ecco perché proietteremo Vaxxed. Non sto dando il mio supporto personale alla tesi del film, e non sono contrario alle vaccinazioni. Sto soltanto dando l’opportunità di far nascere una conversazione intorno a questo argomenti”.

La scelta di De Niro ha però sollevato fortissime polemiche, e la star ha deciso di fare marcia indietro. Piccata la reazione di Wakefield e della produzione del film: “Siamo stati testimoni di un ennesimo esempio del potere di interessi corporativi che censurano la libertà di parola, l’arte e la verità”.

Vaxxed, la trama del docu-film

La trama del film, di circa 90 minuti, del medico-regista Andrew Wakefield e prodotta da De Niro, si interroga sul  legame che c’è tra il vaccino trivalente MPR e l’autismo. Andrew Wakefield, etichettato come iniziatore del movimento anti-vaccino, raccoglie le testimonianze di farmacisti, medici, politici e genitori di bambini feriti dal vaccino per mostrare allo spettatore la possibile relazione del trivalente con l’autismo. L’autismo che rappresenta un fenomeno in allarmante crescita negli ultimi anni. Punto di partenza le confessioni registrate del Dottor William Thompson, ricercatore del CDC che nel 2014 ha confessato una frode nei risultati dello studio americano del 2004 sul MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) che aveva evidenziato potenziali collegamenti con l’autismo.

Vaxxed è solo uno dei tanti esempi di come le lobbies farmaceutiche che sovrintendono al business dei vaccini, hanno agito. In tempi recenti, al tempo del coronavirus, le censure si operano con le radiazioni dagli ordini dei medici “scomodi”, con la chiusura dei video verità sull’argomento, con le catene messe ai pochi giornalisti indipendenti sotto forma di oscurantismo dei loro lavori di inchiesta.

Ci sono siti specializzati, nati per fare un lavoro di verità sulle cosiddette fake news che fanno il lavoro di tacciare di falsità ciò che falso non è. Ne scrissi in riferimento ad una denuncia contro siti anti bufale.

Scoprono false le minchiate come le catene di Sant’Antonio che invocano il passaparola su account fasulli o sulle richieste urgenti di sangue. Scoperte di poco conto e di nessun valore, a fronte delle smentite di vere notizie che devono passare, non si sa perché, attraverso il vaglio loro e di chi li paga. Muoversi in una giungla siffatta, non è mestiere per impavidi né per talentuosi blogger, per quanto ispirati siano alla ricerca della verità. E’ un lavoro sistematico del Global System organizzato che ha messo radici ovunque e monitorano soltanto ciò che potrebbe disturbare il sistema dal quale sono retribuiti.

La censura su Vaxxed

La storia mainstream di Vaxxed dice che De Niro non presenta questo documentario scioccante per non si sa quali motivi. La storia molto attendibile, tramandata come fake sempre dai soliti bufalari sedicenti anti bufale, è che le pressioni esercitate sull’attore dalla organizzazione criminale che presiede ai vaccini, gli abbia sconsigliato di farlo.

Il produttore del film Del Bigtree, giornalista, disse «Ho visto i dati che l’informatore dei CDC ha consegnato e ho realizzato che avevo sotto gli occhi probabilmente la più grossa storia della mia vita. Come giornalista, ho capito che la doveva raccontare».

Il Global Freedom Movement dichiarò: «E se De Niro avesse usato il festival come opportunità per dare copertura mediatica ad un film importante che altrimenti sarebbe stato condannato all’oscurità? E se si fosse trattato di una mossa deliberata per portare l’attenzione sulla corruzione e la censura in America, il paese delle “libertà?».

Qualsiasi che sia la verità, non verrà mai alla luce sino a che non sarà lo stesso presidente Trump a decidere di farlo, tra un coup de teatre e l’altro. Trump sa tutto della questione vaccini, di chi ci lucra attraverso le finte pandemie e del ruolo dominante del finto filantropo Bill Gates che, a suon di milioni di dollari, finanzia. Almeno questo la TV italiana lo ha mostrato con Report.

…”tanto ci sarà sempre un Pio, un teorete, un Bertoncelli, un prete a sparare cazzate (L’avvelenata di F. Guccini)”.

 

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