Il cancro, è sempre “il male” ma talvolta può essere l’occasione per metterci davanti a delle scelte che ci insegnano a meglio affrontare questa malattia, a prescindere da dove il male sia localizzato e dalla sua gravità.
Da due mesi conduco una trasmissione su RTG, Radio Tele Gallura, che si propone di affrontare le varie criticità del nostro territorio, non ultimi i problemi della sanità.
Capita così, anche se avevo pensato di parlarne, di ricevere una telefonata che ti vuole parlare di un problema sanitario ma soprattutto di un evento sportivo a Cagliari ad esso legato.

Lei si chiama Laura Diana, ha 43 anni, da alcuni mesi ha scoperto di avere un tumore alla mammella. Viene da Siliqua ma risiede in Gallura da 20 anni e da una decina qui a Tempio.
Al telefono sprizza energia, lo avverto subito. Vorrebbe che scrivessi di Solo Woman Run, l’evento sportivo che si sta svolgendo in queste ore a Cagliari.
Lo scopo è sensibilizzare sulle malattie, in particolare sul cancro alla mammella che lo scorso 2018 in Sardegna ha interessato oltre 1300 donne
E’ una gara di maratona che si svolge ogni anno a Cagliari e si lega a particolari problemi di salute. Lei vi parteciperà e con lei anche un’altra donna di Tempio.
Le invito entrambe in TV a Punto & Virgola, la mia rubrica sulle criticità del territorio. E’ cosa nota, infatti, che i tumori abbiano una incidenza straordinaria in Gallura. Bisogna parlarne e portare all’attenzione anche questo grave problema sociale

L’altra donna è Teresa Careddu, 50 anni, titolare di una panetteria a Tempio.
Laura è vitalità allo stato puro, sposata, 3 figli ancora piccoli. Mi racconta la sua esperienza e capisci subito quale forza possa derivare non solo da un carattere energico e deciso, ma anche dalla malattia in sé che ha saputo temprarla e renderla felice di avere scopi e obiettivi precisi.
Teresa, sposata, 2 figli grandi, un viso e uno sguardo dolci che una iniziale timidezza non le impediscono di mostrare.
Le loro storie sono esempi di lotta e di resistenza. Tutto senza mai venir meno al ruolo naturale di donne, madri e spose, non per forza in questa sequenza.
Amano la vita, la malattia è diventata opportunità. Per estendere la conoscenza, mettere voglia e entusiasmo quotidiano per ogni dono che la vita ci offre.
A Cagliari, oggi, ci sono anche loro. Con altre migliaia di donne a lanciare un messaggio di positività e di forza.
In studio, lo apprendo solo dopo a trasmissione finita, lo staff viene coinvolto dalla storia.
Normale, ascoltare due donne che non smettono un solo attimo di esternare la loro gioia di esserci, nonostante il male, avvalora ancor di più quel titolo che loro stesse hanno dato alla trasmissione.
Di Cancro si può anche vivere
La malattia che quasi diventa un dono, perché ti da l’opportunità di metterti al confronto con te stessa e gli altri, può decodificare e cambiare la stretta analogia tra malattia e paura, rendendo quest’ultima uno stato d’animo e non una costante delle tue giornate. Non solo si può – aggiungo – ma si deve vivere.
Un’altra lezione, un’altra esperienza che propongo a me stesso e a voi. Per capire come dovremmo tutti comportarci senza mai rinunciare alla bellezza della vita stessa.
Ogni giorno che passa è un grande dono che insegna a vivere meglio la nostra vita di relazione col prossimo.
Grazie Laura e grazie Teresa.