Dubbi e domande, l’augurio per il 2020.

Dubbi e domande, la  percezione di quanto viviamo e del come lo stiamo vivendo. L’augurio scontato che sia un 2020 migliore, è solo una catena di solite frasi fatte che faranno anche piacere ma sono il placebo che puntualmente usiamo per migliorare questa comunità che domande e dubbi sembra averli riposti nelle discussioni fuori dal palazzo. Lontani dalla realtà che ci circonda e ci sta pian piano assuefacendo all’immobilismo.

Vorrei che questa città e i suoi figli, fossero attenti a come ci viene prospettata una crescita e una valorizzazione del grande patrimonio di cui disponiamo. Le ultime vicende parlano di rassegnazione e di cessione persino della carta d’identità che appare sempre più come un mero documento riconoscitivo. Non è appartenenza ed orgoglio ma l’anagrafico riscontro che qui siamo nati ma che non ci stiamo vivendo più come prima. Dov’è finito il nostro orgoglio? Abbiamo calendarizzato i 365 giorni in una vuota programmazione dove persino le parole rassicuranti di chi amministra scivolano via, disattese e di facciata. Progetti indefiniti, lavori interminabili, cantieri alla luce del solo che parlano di decadenza e virale rassegnazione generale.

Si ha paura anche a discutere e parlare, chiusi da una omertà che si conosce a Bagheria o Locri, più che in quella ridente, ospitale e generosa, perla della Gallura che era nota ovunque. Il sistema ha imprigionato le resistenze di un tempo, le ha rese innocue e strumentali al suo volere. Ha negato chiarezza e trasparenza, confluite nel mare oscuro del mistero. Decisioni vitali per il futuro che sbandano davanti a presunti investitori di cui per forza bisogna fidarsi. Tempio dovrebbe essere altro, è città e non borgo antico e storico di cui menar vanto per due o tre cose che ci hanno resi noti.

Mancano i dubbi e le domande

Il primo gradino per la conoscenza è l’ignoranza. Ammettere di esserlo, è un passo enorme che ci porta a superare la passività e farci ritornare proprietari del nostro destino. Non si cresce senza la consapevolezza del sè e senza la comprensione di ogni azione che,. diversamente, ci casca addosso senza che possiamo evitarla. E sono i dubbi e le domande che sappiamo metterci che ci fanno acquistare conoscenza e consequenziale scelta. Essere prede di quanto ci capita, vuol dire arrendersi oggi ad un sopruso, domani ad una colossale ingiustizia. Colpe che ricadranno sul nostro futuro e su quello dei nostri figli. E ne saremo noi i responsabili. Non chi ha determinato quelle azioni e quelle scelte. Loro, semmai, avranno provato ad obnubilare le menti per indurle alla passività che accelera quella determinata azione.

E noi? Che non sappiamo porci dubbi e domande, cosa possiamo fare? Assistere, come un esercito di lobotomizzati alla perdita di qualcosa, che sia sanità e diritti, o che sia un bene pubblico che è da una vita in mano a svariate amministrazioni incapaci di programmarci un futuro almeno dignitoso.

Rinaggju

I dubbi e le domande, scritte o divulgate per voce, sono un tentativo di raccogliere idee e creare una task force di soluzioni possibili che però richiedono impegno e lavoro. Forse è questo che non si vuole perseguire. Quindi, come un grande bidone di rifiuti, si mettono dentro 50 anni di storia e lo si porta in discarica.

O gli si da fuoco per eliminare ogni residuo di ricordi e memorie antiche che sono dentro ognuno di noi.

“Ribelliamoci, finché siamo in tempo”, scriveva uno striscione dell’occupazione del Paolo Dettori. Facciamolo sempre e per qualsiasi azione che non sia condivisa.

Un 2020 di dubbi e domande a tutti!

La storia è fatta di errori e tutti sanno che il treno passa rare volte, a Tempio ormai neanche quello. Se dovesse passarne uno, guardiamo sempre se nelle carrozze ci sta il futuro e il bene pubblico  e non punti di domande e dubbi che nessuno sembra oggi non porsi. Nessuno, tranne chi ha a cuore il destino della città che non deve rassegnarsi ad essere borgo.

Buon Anno a tutti, a chi avrà sempre la forza di dubitare e chiedere ” che ne sarà della nostra amata città”. Per il resto, salute e buone intenzioni non manchino in ognuno di voi-

 

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