Il diritto di nascere, dove si cresce e si vive.

Il diritto di nascere dove si cresce e si vive.

Il diritto di avere una identità, poter innaffiare giorno dopo giorno le nostre radici qui, mella nostra terra, la Gallura. Così bistrattata dalle ingiurie del potere, quello peggiore che vive delle disgrazie altrui. La consapevolezza che a nulla valgono i diritti dell’uomo quando il signorotto di turno ha armi invincibili.

Nascere qui, nell’ospedale che oggi non te lo permette più. Non può, sottoposto alle lame taglienti e spietate di chi ha deciso diversamente, per te. Che tu fossi o meno d’accordo.

I diritti calpestati, vilipesi, oltraggiati secondo una logica che non accetti. Non puoi accettarla, non saresti un figlio di quelle conquiste che hai conosciuto e che ti hanno fatto vivere qui. Le radici che si inaridiscono, muoiono piano piano. Una perdita sociale, culturale, storica, che non ha attinenza con i diritti universali dell’uomo. Che devasta le speranze di una vita normale, che straccia la Costituzione senza pensarci nemmeno per un attimo. Che risponde a quei poteri occulti e disumani che oggi sovraintendono alla nostra vita. 

Questo hanno voluto dire le Mamme di Gallura, da anni in lotta per far riaprire il blocco parto. 

Ora, non è il momento di dividere la lotta, loro da una parte e tutti gli altri a combattere la guerra per il resto delle ingiustizie perpetrate a danno del Dettori. La guerra è la stessa, non ne esistono due diverse. 

Il video è una bella produzione del blog, voluta dalle mamme ma, alla fine  voluto da tutti. Da chiunque lo ha fatto per 65 giorni e continua a farlo. Da chi non lo ha mai fatto. Infine, da chi potrà dire, io c’ero

Il diritto di nascere dove si cresce e si vive

Qualche mese fa, alcune mamme mi dettero un incarico. Volevano realizzare un breve video nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Paolo Dettori. C’è voluto un po’ di tempo per creare qualcosa che desse il senso a questa deprecabile chiusura del punto nascite. Alla fine si quaglia, ci vogliono loro e i loro bimbi, quelli nati qui e quelli nati fuori Tempio.

Giro una ventina di minuti, cerco facce, espressioni, la spontaneità dei piccoli. Cerco di cogliere la loro arte innata allo spettacolo, non voluto e perciò più apprezzabile. I files vengono portati in elaborazione e successivo montaggio.

Sono fortunato, ho il permesso di usare le musiche di un amico e di mio compare, Marco. Raighes (Radici) e Ispiriendi (osservando), sono pronti, devo solo scegliere.

Deus Te Salvet Maria, mi suggerisce Gian mario, l’insostituibile socio del blog, abile quanto creativo nei montaggi. Manca un brano che deve cementare tutto il video.

Balistreri, la leggendaria figura dell’uomo che uccise un signorotto della Tempio di fine 1600, celebrato nella canzone scritta dal grande Peppino Sechi. Balistreri è il fiero combattente che ricorda la lotta al potere. Non tenerezza, che pur sussiste nelle immagini, ma piuttosto la dolcezza che diviene tenace opposizione.

Viene fuori questo video che vi invito a guardare ed a condividere. Come messaggio di lotta e di speranza.

Affinché  domani, non dopo domani, si possa riavere il diritto di nascere dove si cresce e si vive.

Ringraziamenti

Gallura News ringrazia per le musiche Roberto Diana, Giulia Cartasegna, per il canto Marco Muntoni e Federica Novigli.

I brani scelti:

Strumentale: Deus Te Salvet Maria, Roberto Diana, (Raighes);

Strumentale e canto: Balistreri: Roberto Diana, Giulia Cartasegna e Marco Muntoni (voce), Album “Ispiriendi”:

Canto e voce fuori campo: Federica Novigli, brano No Potho Reposare, Album “Distante“;

Si ringrazia il personale medico e sanitario  del reparto di Ostetricia e Ginecologia per aver concesso il permesso alle riprese;

Le Mamme di Gallura e i loro bambini per la proposta e l’idea avuta e che Gallura News ha pienamente accolto e realizzato.

La lotta per un diritto sancito nella costituzione non deve avere pregiudizi di alcun genere. Il bene comune è qualcosa che prescinde da idee politiche e strumentali posizioni di parte. Chi crede nella rivendicazione dei diritti, condivida questo video e il profondo senso di giustizia che in esso viene rappresentato

 

 

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