Il manipolatore narcisista (3^) è il prosieguo dell’argomento “manipolazione” che Riita Brundu, collaboratrice del blog, ha voluto approfondire. Un tema assai in linea col momento storico che stiamo vivendo e piuttosto presente nella nostra società. Un manipolatore narcisista secondo lo studio di Rita, è privo di sentimenti e cerca solo di estorcere consensi per i suoi fini, non sempre leciti e onesti. L’argomento, lo abbiamo suddiviso in più parti perché ha necessità di essere ampliato per farci scoprire quanto sia presente la figura del manipolatore narcisista nella vita di tutti i giorni, dalla politica alla scienza, dalla comunicazione al mondo dell’arte. La capacità di Rita consiste nel rendere facile la comprensione di questa tematica e sarete certo curiosi di vedere questo argomento sviscerato in ogni suo dettaglio, web compreso.
Il manipolatore narcisista (3^): alcune forme di violenza
Le violenze fatali ce le ritroviamo quotidianamente nelle prime pagine dei mezzi di comunicazione: donne che vengono uccise dai loro compagni attuali o ex, figli che uccidono i genitori, padri o madri che uccidono i loro figli…Eppure il comportamento di questi assassini risulta agli altri irreprensibile, immacolato. Lo conoscono veramente solo le persone che gli stanno vicine. Il narcisista maligno disprezza quest’ultime, perché possono scoprirlo e, quindi, distruggere l’immagine che si è creato. E l’immagine deve restare sempre integra, preservata da ogni attacco possibile. Risulta tragicamente vera solo alle persone che gli stanno vicine.
La vittima di violenza narcisistica si ritrova a subire delle molestie morali di cui inizialmente non si rende conto, ma che poi, per induzione psicologica e abitudine, continua a subire con dolore e sofferenza. Pur riconoscendo il proprio disagio, non riesce a riconoscere, o comunque cerca di sminuire, la violenza e l’aggressione che sta subendo. Anzi, si dilania interiormente, gettando la colpa tutta su di sé. Presa coscienza della situazione, si ritrova in uno stato di terribile angoscia perché, magari, non ha una persona con la quale possa sfogarsi; e oltre alla rabbia, prova vergogna e umiliazione . E’ un processo reale di distruzione morale che generalmente porta verso la depressione e, nei casi più gravi, verso la malattia mentale o il suicidio . Ma, purtroppo, spesso è il narcisista patologico che anticipa l’evento, e non sono rari gli omicidi all’interno delle famiglie ma anche nelle coppie in cui c’è stata una separazione tormentata.
I diversi gradi del manipolatore narcisista (3^)
Vorrei, prima di tutto, sottolineare che esistono diversi gradi di narcisismo che Lowen delinea molto bene:
“Carattere fallico-narcisista”. E’ la tipologia “sana”, in cui l’uomo ama sedurre le donne, ha un’esagerazione della propria immagine sessuale e, sostanzialmente, ha paura d’innamorarsi. Il corrispondente femminile è la donna “isterica”.
- “Carattere narcisistico”. Ha un immagine grandiosa del proprio “io”, nega i propri sentimenti e quelli degli altri, non sa rapportarsi agli altri in maniera reale e umana, vuole sentirsi ed essere considerato perfetto e superiore.
- “Personalità borderline”. Caratterizzata da instabilità dell’umore, altalenante tra senso di superiorità ed inadeguatezza.
- “Personalità psicopatica”. Ha un alto grado di grandiosità; è capace di mentire, imbrogliare, rubare, uccidere, senza dar segno di provare colpa o rimorso; cade facilmente nell’alcolismo, nella tossicodipendenza e ama la sessualità promiscua estrema.
- “Personalità paranoide”. Caratterizzata da una vera e propria megalomania. Può credere di avere poteri straordinari. L’alienazione più evidente è quando non riesce più a distinguere la fantasia dalla realtà. Per intenderci, se dice di essere Gesù Cristo o Napoleone…ci crede veramente!
Lowen ci tiene a sottolineare la difficoltà nel fare una precisa distinzione all’interno di questa classificazione, anche perché molte caratteristiche sono simili. Dipende solo dal grado. Si può dire, comunque, che quanto più grande è la NEGAZIONE DEI SENTIMENTI tanto maggiore è la gravità del disturbo narcisistico. E comunque, una vera distinzione fra i gradi può farla solamente uno specialista. Però, per darvi l’idea della differenza che passa tra un grado e l’altro, posso dirvi che “l’apice” negativo di questa classifica l’ha raggiunta Benno ( se avete seguito la cronaca, conoscete senz’altro la vicenda del ragazzo accusato di avere ucciso i genitori) a cui è stata evidenziata la “personalità paranoide”.
Ma…come ci possiamo difendere da un narcisista da cui, per varie ragioni, non possiamo stare lontani? Come reagire?
L’estremo egocentrismo del manipolatore narcisista (3^)
Abbiamo già constatato come i narcisisti abbiano un modello di comportamento che si può riassumere in un estremo egocentrismo. Evitano di assumersi le responsabilità delle loro azioni distruttive e sono bravissimi nel negare e umiliare famiglie, colleghi, figli , consorti, amici. Pensano solo a se stessi e manipolano gli altri per ottenere ciò che vogliono. Non ritengono di cambiare perché sono convinti di non avere problemi; secondo loro, sono gli altri ad averne. E…sono specializzati nel rendere insopportabile la vita di chi sta loro vicino. Spesso non è possibile allontanare la loro presenza poiché ce li ritroviamo all’interno della nostra famiglia, oppure nel posto di lavoro. Nel rapporto di coppia magari è impossibile attuare il no-contact suggerito prima, perché ci sono dei figli in comune, o c’è una dipendenza economica. Allora, come convivere con queste persone?
Prima di tutto, sappiate una cosa: IL NARCISISTA NON CAMBIA o, comunque, è difficile che lo faccia senza un intervento specialistico esterno. Ma, spesso, è un’impresa ardua anche in questo senso. Piuttosto, dovete essere voi a cambiare il vostro atteggiamento nei suoi confronti; non perchè abbia ragione, ma perché vi consente di stargli accanto nel modo più sereno e dignitoso possibile. Vi aiuterà anche il fatto di essere informati, e consapevoli, che i suoi comportamenti negativi derivano da eventi che non siete stati voi a causare, anche se lui cercherà sempre d’inculcarvi il senso di colpa.
Per capire meglio, è bene sappiate quali sono le cause che l’hanno portato a diventare un narcisista. Secondo gli studi portati avanti finora, i narcisisti
fine 3^ parte
Rita Brundu