La beffa, lavoratori pronti al viaggio ma la nave Moby è in avaria.

La beffa, dopo giorni convulsi, di trepida attesa di una soluzione per i 40 passeggeri sardi che sono bloccati in Corsica che devono tornare in Sardegna. Era tutto pronto, come mi ha assicurato l’on Giagoni che ringrazio per le continue telefonate di aggiornamento. Una nace speciale della Moby, il traghetto Bastia, era in partenza da Santa Teresa per Bonifacio dove ad attendere ci sono i lavoratori e i loro mezzi al seguito.

Biglietti fatti e tutti fermi al porto, dentro le loro auto, sigillati anche per questioni di sicurezza a causa dell’epidemia. La nave dal porto gallurese era già ormeggiata e pronta alla partenza quando un’altra avaria, l’ennesima, alle pompe, ne ha impedito l’avvio. Marcia indietro per tutto il grande lavoro fatto in questi giorni attraverso l’instancabile mediazione del consigliere regionale Giagoni.

Moby AKI – foto d’archivio

La convulsa trattativa con le istituzioni, sino alla decisione di  mettere una nave speciale per far tornate a casa i lavoratori sardi. Si susseguono le tefonate e finalmente anche voci felici di familiari a casa con cui sono entrato in contatto in questi giorni.

«Finalmente – mi dice al telefono una moglie che attende l’arrivo del marito-. L’angoscia di questi giorni sta per finire». 

Nel tardo pomeriggio la beffa diviene certezza, la nave non parte più.

La parola fine, invece, attorno alle 17.40 viene smorzata da questa beffa ai motori dell’ennesima carriola del mare targata Moby.

Una vicenda che, appena sarà finita questa odissea dei lavoratori sardi, così come questa epidemia, porterà ad una sicura rescissione del contratto in essere con questa compagnia marittima. 

« Guardi – mi scrive la stessa signora che era qualche ora fa al settimo cielo – non ho parole, solo lacrime e voglia di piangere. Sono per noi 7 anni che va avanti questo problema della tratta per e dalla Corsica. Una vergogna senza precedenti che si resti legati a queste convenzioni».

Si susseguono i lavori per mettere la Bastia in grado di viaggiare ma, al momento nessuna assicurazione. Si cercano altre strade e nuove soluzioni per persone giunte davvero allo stremo delle loro forze.

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