Distruttiva o perversa è la terza tipologia di manipolazione. Uno dei 4 volti peggiori tra quelli messi in evidenza dallo studio di Rita Brundu. La manipolazione e i suoi 4 volti avrà ancora due atri aspetti che saranno pubblicati nei festivi prossimi.
La manipolazione distruttiva o perversa
E’ la manipolazione a cui comunemente pensiamo e ci riferiamo ma che, fortunatamente, è la più rara. Il manipolatore è incapace di amare e, generalmente, neppure di provare compassione. E’ difficile da individuare, poiché si presenta come una persona onesta e degna di fiducia. Prova un particolare piacere nell’assoggettare la sua vittima dal punto di vista psicologico e nel vederne, lentamente, la sua distruzione….poiché la considera un oggetto da controllare, dominare, rovinare, per cui la manipola a proprio piacimento ponendo in atto un’alternanza di atteggiamenti che hanno lo scopo di distruggere ed annientare la persona presa di mira.
E’ convinto che merita quel trattamento e stia agendo per il suo bene ed è ossessionato dal volerla controllare. Si mostra come una persona fiera di sé, orgogliosa…bravissima nel nascondere le sue intenzioni, con delle strategie ben calcolate. E…se la vittima cade nella sua trappola, può essere molto pericoloso. Spesso, ovviamente, si tratta di personalità alterate. Carrè avverte, comunque, che “le persone sono sempre molto più complesse di quanto dicono le teorie che pretendono di descriverle” e, quindi, dobbiamo stare attenti nell’identificarle…insomma, non dobbiamo scorgere “ mostri” da tutte la parti!
Per fortuna una forma di manipolazione anche rara.
Come detto, la manipolazione distruttiva o perversa, è anche rara. Cominciamo con l’osservare che il manipolatore perverso si avvale di vari comportamenti per assoggettare, distruggere ed annientare la persona fonte delle sue molestie. Vediamoli:
- a) Ai sui occhi la persona non vale nulla, quindi fa di tutto per farla sentire inutile ed inferiore.
- b) Si adopera anche per una svalutazione della persona all’interno della cerchia di amici e parenti.
- c) Cerca continuamente di biasimare e deplorare la vittima, per convincerla che per lei non esiste nessuna possibilità di cambiamento in positivo. La persuade che i suoi difetti non si possono modificare, ed è condannata ad essere per sempre così.
- d) Attiva lo stato emotivo della persona per “colpevolizzarla” e, quindi, obbligarla a fare ciò che vuole…”Quello che sto facendo è solo per il tuo bene; spero te ne ricorderai!”
- e) Fa di tutto per farsi considerare come un protettore generoso.
- f) E’ in malafede, poiché inganna tutti presentandosi amorevole e premurosa.
- g) A volte può anche fare la “vittima”, per mascherare la sua disonestà e dare un’immagine positiva di sé.
- h) Cerca di adottare nuove norme sociali, negando quelle comunemente in uso.
- i) Spesso crea nella vittima una dipendenza affettiva nei suoi confronti. Ma, personalmente, evita ogni coinvolgimento.
- j) Isola la vittima, tagliandola dalle sue relazioni sociali. Ciò gli consente di indebolirla e dominarla psicologicamente.
- k) Rifiuta di comunicare, chiudendo in modo reciso una discussione.
- l) Usa l’arma del terrore, della minaccia, per impaurire.
- m) La sua influenza malefica può arrivare fino allo sfruttamento sessuale, finanziario, della vittima. Essendo diventata un suo oggetto, ritiene di poterne fare ciò che vuole…fino ad abusarne in tutti i sensi.
Christophe Carrè sostiene…
Christophe Carrè sulla manipolaione distruttiva o perversa sottolinea, però, che l’uso involontario e sporadico di questi comportamenti non ne fa necessariamente un manipolatore perverso ma “ è l’abuso di tecniche manipolative e il loro impiego quasi sistematico ad essere discutibile”. E che, quindi, non dobbiamo applicare troppo rigore nel cercare d’identificarlo. Ciò che è certo, comunque, è che anche a piccole dosi, questi sono dei comportamenti che rovinano i rapporti.