Narcisismo e web, un matrimonio quasi perfetto in quanto proprio nel web e nei social network, assistiamo ad una vera passerella di narcisisti che cercano in qualsiasi modo di acquisire consensi e mettersi in evidenza. Rita Brundu, laureata in pedagogia, ex insegnante, ha studiato questi aspetti dei social che sempre più vengono usati come terra di conquista da vari soggetti, politici e non, che attraverso una subdola manipolazione, riescono a conquistare attenzioni e suffragi. L’argomento, per quanto si possa opinare in merito, richiede studio e un’ottima visione dei cambiamenti in atto. Rita, che ha già trattato la materia in maniera dettagliata, sviscera anche il narcisismo del web con dovizia di particolari e fonti chiare e precise. Narcisismo e web è stato diviso in tre parti.
Narcisismo e web. Web, il mondo ideale del narcisista
Cari amici lettori, con questo scritto continuo e concludo l’approfondimento della tematica riguardante il narcisismo, esaminando il comportamento del narcisista nel contesto dei social network. Il prossimo sarà dedicato al narcisismo di tipo culturale.
Avete già constatato come io stia sviluppando sempre di più questo argomento. Ho deciso di farlo dopo tante testimonianze di amici, colleghi, parenti che si sono ritrovati a vivere una situazione di disagio e sofferenza all’interno della propria famiglia, o nel posto di lavoro, per colpa di narcisisti; e anch’io, nella mia vita, ho incontrato personaggi di questo genere.
Lo affronto anche perché questo tema è sottovalutato, non è preso in considerazione con la dovuta importanza; e lascia nel dolore tante, troppe persone che ne vengono coinvolte. I miei scritti vogliono avere l’intento di rendere consapevole il lettore delle meccaniche del problema, anche perché un nemico si può combattere meglio se si conoscono le armi e le tattiche.
Per darvi un’idea della gravità legata a questa tematica, è bene sappiate che è dal 1980, con la pubblicazione della terza edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-III) che il disturbo narcisistico di personalità (DNP) è entrato ufficialmente a far parte della diagnostica psichiatrica; e il DPN è presente anche nell’ultima versione del DSM-V del 2013.
Chi ha avuto la pazienza di leggere anche i miei precedenti scritti legati all’argomento, conosce pure la gradazione fatta da Lowen nel classificarne la rilevanza che, ovviamente, solo uno specialista può fare. Io, anche in questo scritto, prendo in esame il soggetto dal carattere narcisistico ( dal comportamento devastante) ma non dimentico la personalità border line, psicopatica e paranoide che può essere anche letale. Infatti, non credo assolutamente che gli uomini che fanno violenza alle donne sia dal punto di vista psicologico che fisico ( spesso arrivando anche ad ucciderle!) siano travolti da un raptus momentaneo. Solo persone cattive, senza cuore, prive di sentimenti come solo questi individui possono essere. La cosa più subdola è che, siccome cercano di preservare la loro immagine (che considerano fondamentale ed essenziale per la loro sopravvivenza) nessuno si accorge dell’indole malvagia che li pervade. Purtroppo, solo le donne che stanno loro vicine subiscono inermi.
Questo non vuol dire che le rappresentanti narcisiste del genere femminile non siano capaci di usare estrema violenza psicologica verso gli uomini; quest’ultimi, solitamente ,non gridano la loro sofferenza per colpa di una cultura in cui i pregiudizi sono loro d’impedimento. Ma denunciare una violenza non dev’essere preclusa a nessuno, per nessun motivo. Però è essenziale che la vittima sia consapevole di questa sofferenza, e poi che…anche le autorità competenti se ne facciano carico in modo più efficace.
Narcisismo e web. L’approccio del narcisista
Prima di cominciare, voglio aprire una parentesi. In tanti mi hanno confidato di essersi sentiti “stupidi”, dopo avere subito le angherie di un narcisista, soprattutto perché non hanno saputo reagire. Ma non si tratta di stupidità, quando a sottomettere una persona dotata d’intelligenza razionale ed emotiva è un soggetto dotato esclusivamente d’intelligenza razionale. Quest’ultimo è anaffettivo, esclude totalmente i sentimenti, calcola tutto come può fare una MACCHINA. Invece, la persona dotata anche di sentimenti, d’empatia verso gli altri, è UMANA. Si tratta di un’interazione insostenibile, e impossibile sotto certi punti di vista, poiché la comunicazione diventa illogica. Provate ad interagire con un robot…vi aspettate che reagisca con emozioni e sentimenti?? Purtroppo, anche i narcisisti determinano le loro azioni (coinvolgendo anche gli altri) come fossero delle macchine. Da qui il loro comportamento con il quale hanno la capacità di soggiogare le vittime, scelte fra tante, con un calcolo ben preciso.
Narcisismo e web. La scelta delle vittime
Chi scelgono? Ma, naturalmente, i soggetti totalmente diversi da loro, con le caratteristiche di cui sono privi; cioè sensibili, amorevoli, empatici, compassionevoli, comprensivi. Li vogliono vampirizzare per colmare il vuoto che hanno dentro. Il fatto è che li trattano come “oggetti” e, dopo averli usati, li gettano via come si cestinano le bottiglie vuote. Non prima, però, di averne bevuto il contenuto. Di fronte a tanta cattiveria, la persona dotata d’intelligenza emotiva si può sentire vittima, ma non stupida. Le relazioni intessute dal narcisista sono fondate più sul potere che sul legame affettivo e il suo intento è quello di manipolare l’altro; ha, inoltre, incapacità di provare sentimenti di colpa per gli effetti che le proprie azioni lesive producono sulle altre persone. Come se non bastasse, tende a svalutare le persone in modo che possa mantenere un senso di superiorità.
E’ semplice, a questo punto, che la vittima possa perdere la propria dignità, libertà di pensiero e autonomia nell’agire. La cattiveria prevale sempre nella bontà, perché è rigida, inflessibile, sadica e crudele ( la grafologia, ad esempio, considera “carattere forte “ chi non presenta alcuna debolezza emotiva e sentimentale). Dunque, qualunque persona, dotata di una sana umanità e di un alto quoziente d’intelligenza razionale ed emotiva, può cadere nella loro rete. Pensate, la maggior parte dei libri avente il tema del narcisismo è stato scritto da psicologhe e psicoterapeute che sono state fidanzate o sposate con dei narcisisti. Anzi, la psicoterapeuta Roberta Sava, nel suo libro “Il narciso non è solo un fiore” ammette di essere stata sposata con un narcisista e… di averlo capito solo dopo anni!! (fine 1^ parte – continua)