Alcune potature sono in questi giorni al centro di qualche polemica tra gli addetti ai lavori. In particolare, i lecci di viale Rinascita, in prossimità dello stadio Manconi, sono stati sottoposti a taglio di alcuni rami. La segnalazione della poca opportunità di effettuare tali potature in estate, trova però sponda positiva in qualche tecnico. Egli sostiene che anche d’estate si può effettuare tale operazione. Non tutti la pensano così, sostenendo che devono essere eseguite in autunno, quando la pianta non è nella sua fase migliore.
Aldilà di posizioni agronomiche diverse, si intende sostenere la poca urgenza di tali lavori mentre la città, nelle periferie risente di una trascuratezza decisamente peggiore.
E’ il caso, ad esempio, della grande rotatoria alla fine di via Togliatti che incrocia la strada per Calangianus/Olbia.
Le rose rosse che sono contornate da una bordura di siepe, una delle opere pubbliche più belle realizzate, biglietto da visita della città col suo Tempio Pausania scritto con pietruzze bianche sul prato all’inglese, sono smorte. Il terreno appare arido nonostante l’irrigazione sia garantita da tubazioni sotterrate. Inoltre, erbacce infestanti la fanno da padrona rovinando l’impatto magnifico del colore per chi le vede da vicino.
I mesi di chiusura non possono essere un’attenuante a questa trascuratezza così come non lo può essere aver ripulito in fretta e fuira qualche giorno fa le strade attorno alla chiesa di San Giuseppe. Il quartiere è stato interessato da una radicale operazione di pulizia in concomitanza coi funerali di Don Giovanni Maria Pittorru. Il passaggio della tanta gente accorsa ai funerali, deve aver sortito l’effetto di pensare a quanto trascurato sia il quartiere.
Magari esistono altre ragioni per effettuare potature in estate
Tempio continua ad essere la città della scarsa attenzione al verde e alle infrastrutture che, si badi bene, nessuno pretende che debbano essere rifatte tutte assieme, ma che ogni tanto si pensi pure alla gente che non abita in piazza Gallura o al corso.
L’opposizione in comune è al corrente di questo stato di cose o continua a “miagolare” nel buio in attesa che l’elettorato alle prossime amministrative non dovrà chiederle pegno del silenzio?
Nella storia amministrativa della città, mai si era vista una situazione tale di silenzio e di complicità con chi governa. Tolte le due coraggiose esponenti del gruppo misto, entrambe ex assessori, Amic e Lattuneddu, nessuno osa più dir nulla.
Daremo, appena ce lo invieranno, il report sulle ragioni del SI alle potature di lecci di una ventina d’anni d’età, SANI, e magari ci spiegheranno, come altre volte, che quegli interventi erano “assolutamente” necessari e inderogabili all’autunno. O che erano pericolanti, o marci o……