Settimana decisiva per l’esposto in Procura di Abali Basta. Al centro la riapertura del punto nascite.

Quella che arriva sarà la settimana decisiva per l’esposto che il movimento cittadino Abali Basta ha promosso per interruzione di pubblico servizio e danno erariale contro l’azienda sanitaria ATS. All’esposto sono allegate ben 1640 firme regolarmente provviste di documento dì’identità del firmatario.

Un momento della raccolta firme per l’esposto (sabato 27 aprile)

La vicenda, parte dal lontano 18 aprile 2018, quando l’ATS, per mancanza di medici, sospende l’attività del punto nascita del Paolo Dettori. A detto provvedimento, la riposta del comune di Tempio attese il tempo necessario per il ripristino dell’organico. Quando questo accadde, il sindaco Biancareddu emana una ordinanza per la immediata riapertura. All’ordinanza del sindaco tempiese, si unirono anche tutte le altre dei comuni ricadenti nella Unione dei Comuni Alta Gallura.

Tutte le ordinanze vengono rigettate dall’azienda e il servizio di ostetricia viene definitivamente sospeso. Sospeso non vuol dire chiuso. Sulla base di questa ingiustizia che nell’arco di oltre un anno provoca tanti disagi all’utenza del Paolo Dettori, si costituisce un comitato spontaneo di cittadini del territorio che occupa l’ospedale a partire dal 18 di ottobre 2018. L’occupazione va avanti per 65 giorni, sino alla vigilia del Natale scorso. Il 21 dicembre, infatti, l’assessore di allora, Luigi Arru, emette un documento che i sindaci prendono per un successo parziale ma di fatto si rivela un bluff. Nel mezzo, come tutti sanno, le dimissioni paventate di tutti i sindaci e quelle ufficiali del sindaco di Tempio Biancareddu. Le dimissioni vengono ritirate prima dei 20 giorni.

Abali Basta continua la sua lotta fuori dal Paolo Dettori, si riunisce spesso, mette a punto un esposto avverso l’azienda, rea di aver di fatto interrotto un pubblico servizio. Il documento, formulato con tutti gli atti ufficiali emessi in questo anno, è la attuale base per ribaltare la vicenda. 

Settimana decisiva

La settimana che viene, quella dal 20 di maggio, è di fatto quella decisiva per la presentazione dell’esposto.

La chiamata da parte del procuratore, Gregorio Capasso, prevede un’ultima istanza di accesso agli atti che l’avvocato Martinella Diana, che ha curato l’esposto, risolverà nella giornata di lunedì 20. Dopo questo termine, ci sono di norma 24/48 ore per la convocazione in procura.

Martinella Diana che legge l’esposto ai presidianti

Molta attesa tra i presidianti di Abali Basta, i coraggiosi quanto tenaci sostenitori della occupazione e principali artefici di questo esposto come di tante altre battaglie di questi ultimi otto mesi.

Mario Satta: ” Aver sempre mantenuto ferme le nostre posizioni, aver creduto poco alla poca incisività dei sindaci, poco attenti a quelle che si sono rivelate dinamiche inutili, ci fa essere sempre qui, senza mollare di un solo centimetro. Non si vuole nulla di ciò che non era prima sostanza dell’offerta sanitaria del nostro ospedale. Vogliamo che torni quel che tutti sostengono da sempre quando vi si recano in missione politica. Eccellenza e decentramento dei servizi sanitari, la giusta logica per un ospedale territoriale che ha sempre avuto un ruolo fondamentale in tutta la Gallura per gli oltre 40.000 residenti”.

Alessandro Cordella: ” La settimana che viene  è solo quella decisiva per l’esposto che riguarda il blocco nascite, non l’epilogo della nostra lotta. Attendiamo, con qualche spiraglio di fiducia, l’imminente visita dell’assessore Nieddu. Sappiamo che l’ex sindaco Biancareddu, ora assessore regionale, sta premendo al riguardo. Sappiamo anche la prossima settimana Nieddu sarà a Sassari, Alghero e Ozieri. Attendiamo che venga a Tempio e che accetti un confronto anche con il nostro gruppo. Lo abbiamo chiesto a Biancareddu e lui ha espresso parere positivo”.

Il riconoscimento del gruppo Abali Basta

La valenza della lotta del gruppo di cittadini, riunitasi nel gruppo Abali Basta, oltre che dall’ex sindaco Biancareddu, ha avuto anche parole importanti dal vice sindaco Addis, che dopo il decadimento delle sue funzioni di sindaco del neo assessore regionale, ha preso in mano le redini della amministrazione tempiese.

Gianni Addis:  ” Il Sindaco è sempre stato presente e in prima linea su queste vertenze, in particolare su quelle del nostro Ospedale. Lo ha fatto a fianco dei componenti del comitato “Abali Basta” condividendo con loro anche momenti difficili e di forti tensioni”. 

Onore al merito dunque, ad Abali Basta, in attesa di questa settimana prossima che è si decisiva ma è anche una fase della lotta. Non ci si ritira da una vertenza che non ha solo questo aspetto importante, ma tutti gli altri. Dal reparto di chirurgia che dal 1 luglio “va in ferie”, al centro trasfusionale, al pronto soccorso, alla cronica mancanza di personale che ha dato il via ad una parabola discendente che sta diventando inarrestabile.

Non bastano più le parole, oggi contano solo i fatti e il recupero immediato di quella centralità del Paolo Dettori, che tutti hanno definito eccellenza in quella che è una scontata espressione della politica.

Abali Basta.Nessuno accetta più frasi fatte, tutti vogliamo la soluzione e il mantenimento di quel che abbiamo sempre avuto. Non abbiamo chiesto altro se non quanto scritto in quella specie di riforma della rete ospedaliera. Non solo non ha mantenuto fede alla ricollocazione di ospedale di base e di comunità, ma ci ha costretti a ricorrere alle vie legali per ottenere giustizia”.

 

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