28 Luglio, 36° anniversario della tragedia di Curragghja.

Il 28 luglio,  36° anniversario della tragedia di Curragghja. L’assessore Andrea Biancareddu chiede di ricordare in Aula durante la seduta pomeridiana del 23 luglio il 36° anniversario del tragico incendio di Curraggia.  Era il 28 luglio del 1983.

In un’aula visibilmente commossa, il Presidente Pais dà la parola all’On. Andrea Biancareddu, Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. I Consiglieri Regionali sono in piedi e in ossequioso silenzio.

28 luglio nelle parole di Biancareddu

Era il 28 luglio ’83. Già da diversi giorni  il furore del fuoco sospinto dal maestrale imperversa in varie località della Gallura, Viddalba, Aggius, Trinità d’Agultu, Aglientu, Luogosanto, Bortigiadas, attaccando la collina di Curraggia a Tempio Pausania. Il bilancio è catastrofico: muoiono nove persone:

  • Salvatore Pala, 40 anni, maresciallo del Corpo Forestale;
  • Diego Falchi, 43 anni, maresciallo del Corpo Forestale,
  • Mario Ghisu, 35 anni, operaio forestale;
  • Tonino Manconi, 50 anni ex segretario comunale di Aggius e Bortigiadas;
  • Tonuccio Fara, 36 anni, muratore;
  • Claudio Migali, 37 anni, vigile urbano;
  • Luigi Maisto;24 anni, operaio tessile;
  • Sebastiano Visicale, 32 anni, impiegato;
  • Silvestro Manconi, 44 anni, muratore.

Il bilancio finale è disastroso: sugli oltre 18.000 ettari di territorio incenerito si raccoglieranno le salme di nove uomini.

Tra i 15 feriti iniziali che si recheranno in ospedale, sei di questi riporteranno gravissime ustioni, amputazioni in parti del corpo e traumi psicologici difficilmente riassorbibili.

Tra gli eroi di Curraggia ci sono anche loro: Zara Antonio, Bisson Vanni, Forteleoni Antonello, Marchesi Mario, Mazza Giovanni Mario e Sotgiu Giuseppe.

Il 24 luglio del 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito alla memoria la medaglia d’oro al valor civile ai nove martiri. Le medaglie sono state consegnate alle famiglie delle vittime dal Prefetto di Sassari, dottor Salvatore Gullotta, il 28 luglio a Tempio Pausania nel corso della prima Giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi.

Il 26 luglio del 2009 il Presidente della Repubblica conferisce la medaglia d’oro ai sei feriti gravi.

28 luglio, la Giornata Regionale a ricordo di tutte le vittime degli incendi

Il 30 giugno 2011 questo Consiglio ha istituito il 28 luglio quale Giornata regionale in ricordo di tutte le vittime degli incendi in Sardegna, quindi abbiamo fatto una legge che ricorda, in quella giornata, tutti i morti di Tempio e tutte le vittime che ci sono state in Sardegna, che sono tante.

La medaglia d’argento al gonfalone della città di Tempio Pausania nel 2011 per l’impegno civile dei suoi cittadini nella lotta agli incendi.

Dopo la tragedia di Curraggia la Regione Sardegna ha deciso di riorganizzare e potenziare il Corpo Forestale, con la legge regionale dell’85 diventerà anche responsabile della vigilanza ambientale.

L’idea del legislatore era quella di avere un corpo tecnico con funzioni di polizia per la tutela dell’ambiente naturale finalizzato ad esercitare il coordinamento e le attività operative nella prevenzione e lotta degli incendi boschivi in materia di protezione civile.

Presidente, concludo invitando Lei, questo Consiglio, gli Assessori, e tutti alla celebrazione sobria che si terrà a Tempio il prossimo 28 luglio perché la lotta agli incendi, come l’Assessore alla Difesa dell’Ambiente e noi tutti sappiamo, è estremamente attuale”.

Il Presidente Pais sospende la seduta chiedendo un minuto di silenzio per onorare il sacrificio di chi è morto per difendere la Sardegna dagli incendi.

Tempio ricorderà così il 28 luglio 1983

Programma, domenica 28 luglio 2019

Ore 17.00 Viale Kennedy Corteo per la deposizione della Corona d’Alloro nel
Monumento presso Viale Caduti di Curraggia

Ore 18.00 Monumento Funebre Deposizione di una Corona d’Alloro presso il
Monumento funebre

Ore 18.30 Cattedrale S.Pietro Santa Messa
A seguire Canti presso la Cattedrale di San Pietro Apostolo con l’intervento di cori locali

Ogni anno, cerco di trovare delle parole nuove ma non ve ne sono né ve ne possono essere. Le riscrivo, più o meno uguali, perché in me, in tutti noi, nella comunità, la memoria è la medesima di allora.

Il compito di chi ha il dovere di trasmettere la memoria è difficile ma necessario, come necessario sarebbe che, da parte di tutti noi, ci sia sempre gratitudine verso quelle persone. Che siano eroi o martiri. Non saranno le corone deposte domenica a ricordacelo, ma quella collina oggi verde ed incolta, quel canale lontano a valle profondo quanto il dolore di allora. O un monumento che, asettico com’è solo il granito, porta date e nomi scolpiti. Dentro ciascuno di noi, pensiamo non a come definire quei morti, eroi o martiri, ma a preservarne solo il ricordo eterno.

Curragghja non è musica, poesia, letture, messe, ritualità  abitualiCurragghja è una collina che il 28 luglio 1983 era fuoco che  ha ucciso persone, eroi o vittime. Questo resta, questo è stato.

Related Articles