Il progetto su Rinaggju scartato dalla Giunta.

Il progetto scartato dalla Giunta comunale, inerente il compendio di Rinaggju, appartiene alla Società Immobiliare  R.C.Esse s.r.l. Lo abbiamo visitato nei dettagli e abbiamo anche ampliato la conoscenza della sua validità soprattutto in ambito sociale. Una operazione certo poco allettante per chi aveva già probabilmente deciso in altro modo, ossia rendere alienabile il compendio stesso e destinarlo ad una vendita.

Prima della disamina del progetto, è importante soffermarsi sulla delibera di giunta del 2/04/’19, a firma dell’allora sindaco Biancareddu allorquando si indice la manifestazione d’interesse pubblico per la “locazione” dei beni ricadenti nel compendio. La locazione, stabilita nella partecipazione alla manifestazione d’interesse, ben precisata nella delibera n. 45 del 02/04/’19, è cosa diversa dalla alienazione, che viene decisa nella successiva fase, a manifestazione d’interesse conclusa.

La ditta Società Immobiliare R.C.Esse s.r.l., partecipa giust’appunto per una concessione, fissata in 9 anni + eventuali altri 9. La proposta, è frutto di una elaborazione progettuale lunga e complessa. Vengono coinvolti vari professionisti, da ingegneri a tecnici e commercialisti. La validità si estrinseca perfettamente nelle prerogative richieste.

Gestione dei beni, la loro sistemazione e ripristino, possibilità di renderla una iniziativa di alto valore sociale. Nelle intenzioni della società gallurese, la piscina con acqua riscaldata, in funzione da maggio ad ottobre. La perfetta manutenzione del verde pubblico, piantumazione e ripresa del verde che circonda l’area. Inoltre, un B&B, un bar, un sistema di illuminazione congruo, un altro di sorveglianza e particolare attenzione al decoro generale delle aree giochi. Nel progetto economico della società, era contemplato anche il ripristino del parco giochi e l’affidamento ad associazioni dell’anfiteatro, una perla per gli eventi estivi.

La collaborazione con tutto il mondo delle associazioni cittadine per far si che l’area fosse anche spazio disponibile a tutti e soprattutto alle persone disabili per le quali era previsto l’uso gratuito della piscina. Un servizio stagionale di bagnini avrebbe assicurato la sicurezza durante il periodo di apertura della stessa piscina. Una occupazione stabile per una trentina di unità lavorative, di cui alcuni stagionali.

Un progetto valido, economico e sicuramente fruttuoso per tutti 

«Il progetto riguarda la realizzazione di un Centro per Attività Turistiche, Culturali e Ricreative, localizzato nel compendio di Rinaggiu, di supporto al Centro Turistico di P/ZZA Faber.

L’obiettivo è quello di migliorare e accrescere l’offerta delle strutture e dei servizi sociali e culturali della città in modo da potenziare l’offerta turistica con il diretto coinvolgimento degli stakeholders (associazioni sportive,culturali) ,coloro che ne hanno interesse,facendo crescere la consapevolezza della potenzialità del nostro territorio e favorire l’inserimento lavorativo delle fasce piu’ deboli, con per percorsi di avviamento al lavoro. formazione di nuove figure per il territorio,interfacciandosi con il territorio con uno sguardo alla dispersione scolastica ed alla disoccupazione. L’intervento rientra in un piano ben più ampio,la parte sportiva ubicata in area antropizzata,con una Chiesa,i campi sportivi ed un progetto di nuova realizzazione,con un parco inclusivo».

Questa è la premessa con cui la Società   R.C.Esse . inizia la sua relazione tecnica. 

Inoltre « L’intero compendio deve essere pensato come in diretto contatto con il territorio, e già lo è , ad un passo dagli scenari verso Bortigiadas, una cava dismessa a poche centinaia di metri, dove avviare , l’itinerario del granito,già discusso molti anni fa’ dall’amministrazione ma mai realizzato. Il boschetto, i percorsi sensoriali,la botanica del luogo, un agorà basti pensare che la zona della Pischinacciae’ sempre stata,pur essendo fuori città una località frequentata dai tempiesi,considerata come elemento di collegamento fra il centro abitato e le parti alte della campagna che lo sovrastano.

Gli interventi previsti

La richiesta di gestione del progetto della Società Immobiliare  R.C.Esse s.r.l., «nasce dall’esigenza che ha il territorio del miglioramento della qualità vita, una certezza di uno sviluppo turistico del territorio costiero che ha investito la sardegna ed in particolare il territorio Gallurese negli ultimi 40 anni, e la necessità di offerta completa nell’ottica “NON SOLO MARE” di avvicinarsi nelle località interne del territorio,in particolare Tempio Pausania, con un centro caratterizzato da palazzine in granito, sotto un invidiabile polmone come il “MONTE LIMBARA”. La possibilità della gestione, inserendo un ambiente accogliente e compreso di tutte le tecnologie, sia impiantistiche che informatiche , nonché la gestione dell’intera giornata dei fruitori della struttura. La prenotazione avverrà inserendo le proprie passioni, e le preferenze richieste, siano essi percorsi botanici, una scampagnata sotto le conifere del Limbara, una passeggiata a cavallo, una corsetta in campagna o in bicicletta o semplicemente, starsene in un prato verde e bere dell’acqua diuretica.

La sintesi della relazione tecnica, allegata al progetto, insiste sugli aspetti di ricaduta sociale, forse troppo importanti per essere presi in considerazione. 

Certo, qui il lucro o il guadagno sono aspetti importanti ma non primari, qui non si vendeva ma si valorizzava, e sempre nel progetto si evince una chiara sensibilità per l’esistente e per la storia di questo luogo. Impensabile, secondo i nostri amministratori ricevere un progetto simile, quando, per loro stessa ammissione, Rinaggju era ormai una discarica a cielo aperto e un ricettacolo di erbacce e trascuratezza senza precedenti. Come se la colpa fosse dei cittadini e non di chi ci ha amministrati.

Nel progetto erano inclusi lo spazio ex palestra da adibire a spazi espositivi, laboratori di arti e mestieri:

  • Laboratorio arte orafa sarda;
  • Ceramica sarda;
  • Piante officinali autoctone con laboratori per la cosmesi;
  • Arte tessile;
  • Laboratori di cartapesta;
  • Laboratorio musicale;
  • Centro riuso e riciclo materiali;

Ora, mentre si profila giovedì 16 gennaio, un consiglio comunale pomeridiano dove all’OdG ci sta proprio Rinaggju, parlare di questo progetto appare inutile. Personalmente, ritengo che la gente andava informata anche di questo, soprattutto perché dell’altro, non è dato sapere nulla. E l’altro, sempre che ancora non si sia capito, si parla di vendita, ossia della cancellazione dalla mappa della città di quel bene pubblico. Perché, qualora non sia ancora chiaro, saranno privati a gestire per se stessi e per chi avrà le possibilità finanziarie di accedervi.

Complimenti vivissimi per la scelta che andate ad effettuare.

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