Il territorio dell’Alta Gallura è, al momento, esente da casi di coronavirus. L’ordine dello “stare a casa”, sta dando risultati ottimi seppure all’ospedale siano comunque preparati ad affrontare eventuali casi. La macchina organizzativa messa in atto dai sanitari del presidio gallurese, funziona e nulla si lascia al caso. Sorveglianza e triage sono pronti a qualsiasi evenienza. La logistica, messa in piedi grazie ai sanitari del P.S. col concorso dei fantastici uomini della Protezione Civile Alta Gallura e delle altre giunte da Olbia e Trinità, non ha trascurato alcun dettaglio.
Ad Olbia, intanto, come ci informa l’addetto stampa dell’azienda, è stata istituita una task force composta da diverse professionalità, col compito di gestire l’emergenza legata al Coronavirus in maniera più immediata e diretta.
L’organismo, che fa capo alla Direzione della Assl gallurese, guidata dal direttore Paolo Tauro, vede al suo interno professionisti della Direzione Medica del Presidio Unico, del Servizio delle Professioni Sanitarie, del Pronto Soccorso, dei Servizi Territoriali e della Prevenzione e Protezione aziendale.
Un gruppo multiprofessionale che ha la possibilità di coinvolgere al suo interno anche altre figure e il cui compito è quello di gestire eventuali criticità. Soprattutto, però, redigere procedure e percorsi condivisi per la gestione delle attività sanitarie, con il coinvolgimento diretto di tutti gli operatori sanitari. La condivisione delle informazioni e il rispetto delle norme di autoprotezione, sono fondamentali nella lotta alla circolazione del Coronavirus.
Con l’ausilio di questa equipe multi disciplinare, aumentano le tutele e la salvaguardia del territorio
Il territorio risponde positivamente
Per suo conto il presidio ospedaliero Paolo Dettori, risponde bene alle direttive che giorno per giorno si perfezionano. Massima la collaborazione tra i sanitari e l’intero personale del nostro ospedale, scrupoloso nel rispetto delle disposizioni ministeriali. Nessun caso di coronavirus che non allenta tuttavia la attenzione e la tensione.
Le fasi della Covid-19 sono quattro, dalla fase attuale in Sardegna, quella 1^, sino alla fase possibile che è la 4^. Ciò significa che al momento siamo tranquilli pur nella convinzione che qualcosa potrà accadere. Per questo, come avvertono i sanitari, “restare a casa” contribuisce a mantenere l’allerta attuale senza grosse difficoltà.
In Sardegna, ci aiuta la popolazione ridotta, l’ampia area geografica dell’isola e la bassissima densità degli abitanti.
Una possibile fase 4^, sperando che non ci si arrivi mai, potrebbe coinvolgere anche l’Ospedale Paolo Dettori che nell’attuale idea dell’azienda, potrebbe anche essere disponibile per casi difficili. I locali, come scritto ieri, ci sono.
Per tornare sul Covid-19, bisogna precisare anche le diverse variabili della malattia.
« Il Covid-19 – ci dice il Dottor Tamponi – ha varie sintomatologie, non è detto che tutte debbano essere gravi o con necessità di terapia intensiva. Nello specchietto successivo, diamo anche alcuni dettagli che servono a chiarire questa epidemia.
- asintomatica, senza rialzo febbrile;
- leggera febbre, raffreddore;
- febbre, tosse e leggera dispnea;
- crisi respiratoria grave, polmonite interstiziale e necessità di essere intubati».
Sulla emergenza coronavirus, intanto, arrivano buone notizie dai 44 casi positivi al Covid-19 in Sardegna di cui 15 nella Città Metropolitana di Cagliari, 4 nella Provincia del Sud Sardegna, 2 a Oristano, 18 a Nuoro, 4 a Sassari. Dei primi 39 casi, in terapia intensiva nessuno, in semi intensiva 12 e gli altri 27 in isolamento domiciliare.
Dalla Protezione Civile Alta Gallura, un soccorso per il territorio
Fra le tante peculiarità di questo corpo così prezioso nelle emergenze di qualsiasi natura, arriva anche un altro aiuto alle persone che hanno difficoltà a muoversi di casa per andare nelle farmacie. L’A.V.P.C. si rende disponibile per questo compito. Encomio meritato da parte della comunità. Grazie!