Arriverà mercoledì la fornitura di DPI. Al Dettori: tutto tranquillo.

Arriverà nella giornata di mercoledì 1 aprile la fornitura  dei presidi per la protezione individuale dei sanitari del Paolo Dettori.

Per quanto attiene alla situazione contagiati, al momento nessuna segnalazione.

«Tutto sotto controllo», ci confermano i sanitari.

Nel frattempo, dopo la vicenda raccontata ieri di un paziente gallurese arrivato al Dettori, con riscontro successivo di positività al tampone effettuata nel nostro ospedale, è ripresa la piena funzionalità dei reparti, compresa la Medicina. Ieri, il reparto, ha riaperto ufficialmente ai ricoveri dopo una pausa di circa una settimana. 

Fornitura in arrivo ma a breve anche il problema di organico 

« Le confermo – ci risponde un sanitario – che arriverà mercoledì la fornitura di DPI e di tutti gli altri presidi indispensabili alla nostra attività. Non abbiamo contezza dell’entità del materiale in arrivo ma dallo scorso sabato avevamo notizia dei primi giorni di questa settimana. La giornata di ieri la conosce, il paziente è adesso a Nuoro dopo che ci era stato mandato dal 118 di Sassari»

«Mi preme segnalare che è partito per Nuoro con 118 della postazione di Tempio, la qual cosa prima non era possibile in quanto era prevista una barella speciale, bio contenitore, non in dotazione. Tuttavia, anche questo ostacolo è stato superato da nuove indicazioni ricevute. Per il trasporto, siadel personale che del paziente, avevano addosso tutti dispositivi di sicurezza necessari. Un’altra dimostrazione, mi permetta di dirlo, che dimostra la nostra attenzione da quando è iniziata questa epidemia». 

Piuttosto, non si risolverà  solo con la fornitura di presidi, l’oggettiva e vasta problematica dell’ospedale. A breve, infatti, ci sarà da valutare un altro problema che affligge l’ospedale di Tempio, ossia la carenza di personale medico e infermieristico. A breve, per restare nel reparto di Pronto Soccorso, lascerà il servizio un medico per raggiunti limiti d’età e altri due lo seguiranno a breve termine.

Se vogliamo che questo ospedale si riprenda un ruolo chiave per il territorio, con un’affluenza importante oltre i confini geografici della Gallura, è bene pensare da subito a questo problema.

L’emergenza,  ha messo a nudo le troppe carenza della sanità pubblica sarda. Non è pensabile che si possa risolvere con la perdita dei servizi e con un personale risicato com’è stato in questi ultimi anni.

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