Assoluto degrado nella sede che ospita Abbanoa.

Il degrado è assoluto. Non sapessimo, come invece sappiamo, che qui dentro confluiscono i nostri soldi per pagare le bollette per un servizio pessimo ma oneroso, questa è la sede di Abbanoa, il gestore unico dell’acqua in Sardegna, fatte alcune eccezioni. Stamani l’ennesima segnalazione, ci avverte che l’abbandono è totale. Cumuli di rifiuti altamente inquinanti fanno da cornice ad una sede fatiscente che d’estate apre solo un giorno alla settimana (mercoledì). 

Inutile dirvi quale sia lo stato d’animo quando da alcune foto inviatemi, mi rendo conto di persona che le cose  stanno anche peggio. Il quadro è devastante, anche senza pensare alle lacrime che versiamo per pagarci l’acqua, uno dei beni che non dovevano mai entrare nelle logiche della privatizzazione selvaggia degli ultimi anni. Eppure, le cose stanno così, e le immagini sono impietose e non danno spazio ad alcuna attenuante. Non esistono regole che giustifichino il degrado che in questi anni vediamo a Tempio per le cose pubbliche. Non esistono nemmeno quando ci si trova davanti ad un Ente privato ma convenzionato per la gestione delle risorse idriche.

Vecchi PC, stampanti, persino le scatole di carta che avevano dentro moduli e istruzioni, driver. Sconcertante vedere  ferraglie dismesse, tavoli e scrivanie, laterizi, accantonati sotto una terrazza che fa da accesso ad un improbabile magazzino. Ti sposti di 10 metri e sei accanto alle scale di ingresso che ogni giorno percorrono utenti e personale per accedere agli uffici.

Tifiuti, erbacce, cumuli di materiali da discarica abbandonati.
Rifiuti, erbacce, cumuli di materiali da discarica abbandonati.

Assenza totale di scivoli per disabili, scale  esterne alte con barriere architettoniche da brivido. Se poi devi salire in ufficio, ti attendono ancora scalini senza ascensore, mancanza di aria condizionate d’estate. Penso agli anziani o ai disabili, alle persone  che hanno da fare i conti anche col loro deficit oltre che con le bollette salatissime.

Un degrado in contiguità con una scuola materna. 

Esci dal cortile della sede che ospita Abbanoa e sei accanto ad una scuola materna che ospita bambini ogni giorno. Le due strutture hanno mura in contiguità, non si scappa. Ti hanno detto ieri di grossi topi visti transitare allegramente nel cortile di prima e pensi ai bambini. Ti chiedi se è tutto vero. Ed è tutto tristemente vero, non bastasse una sede iniqua e con barriere architettoniche, con evidenti problemi di rifiuti a cornice del luogo, accanto ci sono babini sino a 5 anni tutta la mattina e parte della sera.

via Udine. In fondo l’ingresso per Abbanoa, in primo piano la scuola materna

Trovo una persona che abita vicino, all’ombra mentre osserva cosa faccio col telefono. Mi dice che l’abbandono è in tutta la città, “quasi non ci facciamo più caso”. Siamo circondati io e lui da erbacce, rifiuti tossici e ferraglie e penso che abbia ragione. “Ci stiamo abituando a vivere nei e tra i rifiuti”. Questa non è la città che conoscevo, sia che mi volto verso ciò che è di tutti, sia che resti qui a farmi trapanare il cuore da quanto ho visto.

Guardate questo breve video girato nel pomeriggio di oggi, 5 settembre 2019.

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