Bagno pubblico, via Piave ancora al centro delle proteste dei proprietari di attività.

I proprietari di attività in via Vittorio Veneto e in via Piave non riescono a debellare i vandali e quelli che pensano che sia tutto un bagno pubblico.

Un bagno pubblico, una vera immonda cloaca a cielo aperto. Questa è diventata via Piave, traversa di Corso Matteotti, cuore del centro storico a due passi da Piazza Gallura e ad uno e mezzo da piazza Faber, monumentale traccia del passaggio del grandissimo De Andrè qui in Gallura.

Una vera discarica di rifiuti ed escrementi umani che, senza alcun rispetto ed educazione, vengono “liberati” ogni sabato notte da utenti con vescica, e non solo, talmente piena da non resistere per affidarsi ad altri  luoghi. Sempre là, come denunciato spesso anche da questo spazio web, vanno a finire le cosiddette vesciche ed intestini “lenti”, al punto che, qualche tempo fa, alcuni proprietari di attività della zona, si erano organizzati con ronde notturne per impedire questa sconcezza. Il disagio si accresce con atti di puro vandalismo, come sporcare porte e serrane e rompere ciò che è possibile.

«Tutti i nostri sforzi – dice Mauro, proprietario di un bar che oggi è un elemento di arricchimento per via Piave – sono vani se ogni domenica mattina dobbiamo trovarci un orinatoio a cielo aperto, un bagno pubblico, o spesso sedie rotte, a terra, vasi abbattuti e altri vandalismi. La cosa sconcertante – ribadisce – è questa immensa cloaca e tutti i suoi sgradevoli odori che ci troviamo nei fine settimana».

Via Piave, e la parallela via Vittorio Veneto, erano stati presi di mira anche in passato. Si ricorderà l’attentato al salone di parrucchiera e il vandalismo “tentato” a danno della pizzeria e del salone da barbiere sempre di via V. Veneto.

La posizione centrale, evidentemente, il fatto che si tratti di una zona non di traffico di auto e mezzi, fa si che sia tra le preferite dai pisciaoli notturni che trovano luci soffuse e ambiente ideale per le loro porcherie.

Bagno pubblico, una discarica di escrementi, urina e vomito ogni fine settimana

«Avremmo bisogno di tenerla pulita e facciamo del nostro meglio – dice ancora Mauro-.Sarebbe gradito e utile un aiuto da parte dei mezzi della Ditta che ha in appalto il servizio dei rifiuti urbani. E’ inconcepibile trovarsi fazzoletti, urina, escrementi, vomito ogni fine settimana per terra e dover ripulire con disinfettanti. Qui non arriva la spazzatrice, ad esempio, e sarebbe utile che ci venisse. Ogni domenica è la stessa cosa e tocca essere qui dalle 6.00 del mattino per pulire. La zona dove si trova la trattoria è sempre immersa in questo letame, da me in parte mi son salvato ma non si può assistere a questo scempio. Abbiamo tutti il diritto di lavorare al meglio ma, a quanto pare, in via Piave e in via Vittorio Veneto, nonostante gli sforzi per migliorare l’accoglienza e gli arredi, non è possibile».

«La mia attività –conclude Mauro-, in parte si è salvata anche perché l’angolo preferito da questa gentaglia, in passato, era quello di fronte al mio bar. Oggi, in quell’angolo c’è una panchina che ha, evidentemente, dissuaso, dall’ utilizzare quel luogo.».

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