Carla Cuccu, «DPI e Respiratori, in arrivo dalla Cina per arginare il Covid-19».

Carla Cuccu.  DPI, Dispositivi Protezione Individuale, meglio note come mascherine, così come anche i respiratori per la terapia intensiva nei casi gravi di malattie polmonari, sono in arrivo dalla Cina. Ne parlo con l’on. Carla Cuccu, esponente 5 Stelle, nativa di Iglesias ma residente a Cagliari,  membro della Commissione Salute in Regione,  e sempre centrata sui problemi dell’isola, oltreché disponibile  sempre  a parlarne.

Carla Cuccu

« La problematica – ci dice Carla Cuccu – come ben sa è nazionale, la mancanza dei presidi di base per affrontare questa emergenza è tangibile e reale. Stamani ho contattato il ministro degli Esteri, Di Maio, e mi ha confermato che i DPI e i respiratori per la terapia intensiva saranno presto in Italia.

La carenza di entrambi questi veri baluardi per prevenire e sconfiggere il coronavirus, la sentiamo molto nel sud Italia e in Sardegna. Quando fa comodo, la Sardegna è sud Italia quando invece non fa comodo, è  centro Italia.  Di fatto, dal ministro,  ho sicurezza che verranno distribuiti capillarmente ovunque attraverso le singole protezioni civili del paese. Sarà compito delle protezioni civili segnalare quelle regioni dove ci sarà il necessario approvvigionamento. Come consigliere regionale dei 5 stelle insieme anche ai parlamentari  nazionali dei 5 Stelle, abbiamo destinato tutte le nostre indennità a ricoprire le spese per le necessità sanitarie Sono  3 milioni di euro per   questo difficile momento». 

 

 

«Onorevole Cuccu, qual è in questo momento, tolte queste emergenze sui DPI e i respiratori, l’aspetto più difficile da superare?»

Carla Cuccu « Mancanza di dati reali e oggettivi, non solo DPI»

La domanda posta alla onorevole Cuccu, ha il fine di infrangere i troppi clamori e soprattutto le false notizie che in questa fase complessa, sono peggiori del problema stesso dell’emergenza sanitaria. Pesano i silenzi dei nostri rappresentanti galluresi. Del tutto scomparsi dalla scena in un momento in cui le esigenze degli ospedali della Gallura, avrebbero bisogno di tutti ma di loro in particolare. Alla domanda, l’on. Cuccu risponde:

« Credo che in questo momento sia giusto dare spazio a tutte le comunicazioni necessarie per tranquillizzare la popolazione sarda. Se di un aspetto ci dovremmo preoccupare, è quello di essere precisi e documentati su quanto sta succedendo e potrà succedere. Esempio, bisogna dire ai sardi che i casi di contagio presenti, eccesion fatta per i due decessi purtroppo, sono tutti da terapia semi intensiva o da isolamento domiciliare. Se le cose non si dicono, la gente pensa solo alla fase 4^ del Covd-19 e alla necessità di terapia intensiva.

Mancano, dunque,  completamente le informazioni, i dati oggettivi e sempre aggiornati sul monitoraggio della epidemia e delle situazioni accadute.  Sapere di situazioni aberranti che accadono nei nostri ospedali in Sardegna non dalle loro fonti ufficiali, mi fa arrabbiare. Certo, le situazioni emergenziali ci sono, le farmacie sono prive di DPI, però come le ho già detto, sia attraverso gli arrivi dalla Cina che da quanto la regione sta facendo, saremo in grado di provvedere a rifornire in maniera adeguata ogni singolo ospedale».

«Con ritardo ma la Sardegna si sta muovendo»

«Avremo, oltre ai DPI e ai respiratori cinesi,  anche un dispositivo che arriva sempre dalla Cina, un test che sarà in grado in circa 15 minuti di laboratorio, di dare risposta sicura di avere o meno il Covid-19. Anche di questo dispositivo sarà curata la distribuzione dalle Protezioni Civili Italiane. La Cina lo ha usato per accertarsi, ad esempio, che un paziente infartuato che presenta anche una sintomatologia polmonare e quindi un sospetto Covid-19, venga trattato come infetto quando non lo è.

Ritornano alla sua domanda – conclude Carla Cuccu – , mi riallaccio brevemente.  Mi domando, perché la Sardegna non esprima, nonostante non manchino scienziati e personaggi di rilievo nella infettivologia, dati pubblici come avviene in questi giorni in tutte le televisioni e nei TG regionali? Perché l’assessorato non li coinvolge? Non solo per lo studio della drammaticità della situazione, oggi solo ipotizzabile e teorizzabile, ma anche per la divulgazione reale e veritiera di quanto sta accadendo. Ci sono TV, carta stampata, blog, testate on line, sistemi di comunicazione efficaci ed immediati, perché non usarli?

I cittadini saprebbero cosa accade. Esiste oggi la coscienza che questa pandemia non è affatto uno scherzo. Dinanzi alle notizie che comunque l’attività di prevenzione sta funzionando, il Covid-19 lo stiamo affrontando adeguatamente».

Ringrazio l’on Carla Cuccu per le informazioni fornite e per la sua disponibilità. Lei lavora per l’interesse collettivo dei sardi. L’emergenza esiste, i nostri ospedali per ora reggono ma una sempre possibile diffusione del Covid-19, e purtroppo se ne ha contezza, porterebbe al collasso il sistema sanitario regionale come già sta avvenendo nel resto del paese.

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