Cosa lasceremo alle future generazioni? Discariche ovunque.

Cosa lasceremo alle future generazioni? Un bel tema e un dilemma che ogni giorno ci si pone quando si osserva il nostro ambiente e come gli stiamo assestando ferite mortali. Eppure, la natura ci fa capire quanto forte sia la sua reazione agli oltraggi perpetrati dall’uomo. Lo fa con il capolavoro della primavera che rimette tutto, o quasi, a posto. Qualcuno asserisce che la natura si prende sempre con gli interessi quel che le viene sottratto. E forse questo è vero dal momento che assistiamo alla rinascita di alberi dopo un incendio violento o quando incantati vediamo fiori bellissimi sorgere dove l’uomo ha inondato con le sue sconcezze il territorio.

Cosa lasceremo  se,  per quanto il nostro ambiente (qui in Gallura) sia miracolato di splendore e bellezze uniche, creiamo discariche inutili e dolose quanto un incendio? 

Al blog piovono sovente segnalazioni su atti di assoluta inciviltà perpetrati a danno dell’ambiente. A poco o nulla servono appelli e moniti. Ci vorrebbe una mano forte, esemplare, cattiva con gli incivili quanto basta a non farne nascere altri. Ma non è, né mai sarà così.

I delinquenti ambientali non hanno la minima idea di cosa fanno. Per loro è sufficiente liberarsi per sempre di ingombranti rifiuti. Senza essere visti, o nottetempo come i vigliacchi, scaricano i loro rifiuti, spesso tossici, e si ripuliscono anche la loro sporca coscienza.

Dev’essere questo il caso di una segnalazione arrivata due giorni fa a nome di Giuseppe Anfossi, al quale va il mio ringraziamento per la solerte opera di segnalazione di queste sconcezze. Giuseppe, ci segnala amianto dismesso sulla strada provinciale per Aglientu. La foto:

Cosa lasceremo alle future generazioni? Speriamo il rispetto per un patrimonio inestimabile

Girando attorno alla città, oramai è consuetudine attraversare passeggiando luoghi da fiaba e incontrare la natura che esplode nella sua rigogliosa bellezza. Ciò crea aspettative e speranza perché a tutti piace osservare la bellezza nelle sue poliedriche espressioni. Le foto che seguono ne sono una prova straordinaria.

Lo sposalizio tra la pervinca e il rosmarino, ad esempio, che crea giochi di colore e di profumo. I grandi pascoli o il contatto con animali che diventa una simbiosi perfetta con l’ambiente circostante. Ne sono esempio questi cavalli che vivono a due passi dall’abitato ma dentro un ambiente incontaminato che gradiscono.

 

Le cose belle, come detto, contrastano ferocemente con le discariche che trovi a due passi dalla chiesetta campestre di La Trinitai (SS Trinità), a circa 4 Km dalla città. Questo lo splendido camminamento per arrivare alla chiesetta.

Ecco cosa hanno buttato aldilà del muretto sulla destra. Nessun riguardo e quindi via,ruote vecchie, plastica e un sanitario.

La natura ce la mette tutta ad ingoiare le nostre nefandezze ma quando è troppo è troppo. Cosa lasceremo dunque alle future generazioni? Una domanda che non avrà mai una sola risposta.

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