Donazioni di sangue in sensibile calo, ecco perché.

Le donazioni solo su prenotazione e personale ridotto a due sole unita nel centro trasfusionale di Tempio.

Le donazioni di sangue, atto di grande civiltà e altruismo, appaiono in vistoso calo da quando è iniziata l’e,ergeza sanitaria. Un aspetto non da poco vista la grande fondamentale richiesta del prezioso liquido per salvare delle vite umane.Potremmo cercare tante cause, tra le quali un evidente stato di terrore che colpisce le persone quando devono recarsi in una struttura sanitaria, ma non è questa la ragione.

Il calo delle donazioni di sangue ha origini concrete, legate alla presenza al Dettori di un solo medico e di un solo infermiere, impossibilitati a supplire al lavoro di prelievo dei tantissimi donatori del territorio.

Uno dei donatori ci scrive, a lui è stato detto che il centro trasfusionale è chiuso. In realtà, non è chiuso e continua ad operare ma seguendo logiche in relazione all’esiguità del personale del centro.

« Mi dica lei – ci dicono all’Avis – come sia possibile che un centro trasfusionale abbia solo due addetti quando ce ne vorrebbero 6, cioè tre medici e tre infermieri. La situazione, invece, da diversi anni, andava avanti con due soli medici e un infermiere. Oggi uno dei due medici ha raggiunto l’età pensionabile e il dirigente medico rimasto deve per forza contingentare gli afflussi. Infatti – precisano dall’Avis – le donazioni sono possibili solo su prenotazione telefonica al centro, quindi con appuntamento. Ciò ha determinato, e non può essere altrimenti, un calo globale delle donazioni stesse».

Donazioni di sangue in calo e due sole autoemoteche per l’intero Nord Sardegna

Inoltre, anche le tre autoemoteche della provincia di Sassari sono al momento solo due, quella che opera a Sassari e quella di Olbia, in uso alla Asl di Sassari per la Gallura e non solo.  Quella di Tempio risulta fuori uso e i numerosi donatori, davvero un vanto di questa porzione di Sardegna, sono perplessi e confusi. Vorrebbero donare al centro trasfusionale del Dettori ma conoscono le difficoltà interne del servizio che non può contare su altre unità mediche della Assl. Perciò, si deve chiedere l’appuntamento e prenotare il prelievo.

Uno stato di cose già noto da tempo, al pari di tutti gli altri disservizi sanitari del Dettori, che paga un prezzo durissimo anche per il fine del sangue che, come molti sanno, è la sola arma in certe patologie, di poter proseguire la vita in alcune persone ch devono ricambiarselo gni due settimane.

Tornando al Centro Trasfusionale, non è chiuso ma ha difficoltà a far fronte al calo delle donazioni. Impossibile lavorare sotto organico per anni così come riuscire a programmare le donazioni in questa maniera. Dìaltronde, molti si sono anche stancati tra i donatori di accettare di recarsi altrove a donare così come diventa insostenibile orgnanizzare le raccolte quando la gente lavora.Esisteva il sabato, giorno più o meno giusto per tutti i donatori, ma l’autoemoteca, ad esempio, potrebbe essreci il mercoledì.

Con le donazioni in calo, si acuiscono i problemi per la sempre forte esigenza di sangue.

Tutto un caos nel quale, come sempre, alla fine perdono tutti, compresa questa azienda che fa orecchi di mercante da anni su questa problematica del Dettori.Dettori.

Questi ed altri fattori negativi, lasciano supporre un’altra morte prematura di un servizio fondamentale, con buona pace dei volonatri donatori di sangue.

L’autoemoteca di Tempio  fuori uso, quella di Olbia in dotazione attualmente a Sassari e poi l’altra di Sassari che coprono  l’intero nord Sardegna. Centro trasfusionale di Tempio in avaria, personale attualmente in organico due unita, un medico ed un infermiere.

Ora, ditemi voi, se tutto ciò sia possibile. 

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