Elezioni amministrative 2020: come andò negli ultimi 10 anni con più liste.

Le elezioni amministrative 2020, del prossimo 25 ottobre, determineranno la composizione del nuovo governo cittadino per il prossimi quinquennio 2020/2025. In evidente ritardo -dovevano essere svolte a maggio ma l’epidemia le ha procrastinate -, saranno caratterizzate dalla presenza di tre coalizioni. La scadenza della presentazione delle liste alle elezioni amministrative 2020 è il 22 settembre alle ore 12.00.

Una, con buona parte della giunta uscente e tanti altri volti nuovi, Tradizione e Futuro, parte con i favori del pronostico. Al suo interno ci sono i nomi degli ultimi 15 anni dell’amministrazione di Tempio, anche se questo dato in sè non è proprio positivo.

La città e il suo territorio, infatti, stanno soffrendo da troppo tempo di solitudine, mancanza di programmazione e di svariate problematiche sociali, in primo luogo la sanità pubblica. Parlare di soluzioni, non è più possibile, plausibile sarebbe puntare su un immediato risveglio non del ruolo guida, che non esiste più, ma di salvare quanto possibile l’esistente. La collaudata macchina della lista favorita, si pone come la maggiore garanzia per una possibile vittoria.

Elezioni amministrative 2020: la lista Comerci

La seconda lista, non per ordine di importanza ma perché non ancora definita nella sua intera composizione, guidata da NicolaComerci, sta per essere presentata ai tempiesi. 

« Manca la conferma solo di uno o due nomi – dice Comrci. «La scelta, tuttavia, è fatta e posso solo anticipare che sarà espressione della società civile in tutte le sue componenti. Persone valide e preparate, giovani quanto basta per capire che Tempio ha bisogno di slancio e innovazione ma soprattutto di riprendere forza nei suoi punti cardine, lavoro, sanità e rilancio della zona industriale».

Elezioni amministrative 2020: la terza lista (Amic?)

La terza lista, su cui ancora vige la riserva del candidato scelto, Alessandra Amic che non ha ancora ufficializzato la sua candidatura a sindaco, è invece di alternativa radicale. Non nerl segno dell’alternanza ma di un reale cambiamento delle vecchie dinamiche ritenute responsabili del declino socio economico.

« Basta – dice uno dei portavoce – col vecchio modo di concepire la politica. Occorrono immediatezza e soluzioni rapide e non estenuanti vie diplomatiche con logiche legate al deja vu. Anche noi stiamo per chiudere coi nomi dei candidati a consigliere e la lista verrà ufficializzata entro la settimana prossima».

Come andarono le elezioni  quando le liste erano tre o più?

Partendo dalle elezioni amministrative del 2010, quando in lizza ci furono tre o più compagini, la cosiddetta terza lista di allora, guidata da Marotto, fece sbilanciare la consueta compattezza del CDX e consegnò, unico esempio degli ultimi 20 anni, la città al CSX di Romeo Frediani che vinse col 44,89% dei suffragi.

I risultati del 2010:

Candidati Voti % Partiti Voti % Seggi
Romeo Frediani 4.117 44,89 Lista Civica Tempio Democratica per Frediani 4.117 44,89           20
Francesco Quargnenti 3.098 33,78 Lista Civica per Tempio 3.098 33,78             6
Francesco Marotto 1.955 21,31 Lista Civica Alternativa per Tempio 1.955 21,31              4

Nel 2015, le coalizioni furono addirittura 4. Ai due soliti schieramenti di connotazione antitetica, si aggiunse anche una lista dei 5 Stelle, per la prima e unica volta candidati. Oltre queste tre, vi fu anche una quarta lista civica guidata da Dottor Sassu.

I risultati del 2015:

Lista Civica – Tempio Rinasce Biancareddu vinse con 4.273 preferenze ossia il 52,07

 

 

Antonio Mabala Tempio Libera e Democratica 3.163 voti ossia il 38,54%.

 

Movimento 5 Stelle – Nino Vargiu 467voti, il 5,69%


Salvatore Sassu Unione Demcratica per Tempio 303 voti, il 3,69%.

 

Estrapolare da queste statistiche un dato appare facile. Il CDX, quando si divise, perse. Se non si divide, come nelle elezioni prossime, ha tutte le caratteristiche di vincere. Nelle intenzioni degli avversari, tuttavia, esiste un dato altrettanto da considerare. La gente ha assistito al declino dello stato sociale della città ed avverte i malumori di chi ancora crede in una possibile rinascita. La popolazione, insomma, è satura dei parolai, da qualsiasi parte arrivino, e vuole gente disposta a lavorare seriamente al bene comune. Non servono proclami e sbandieramenti populistici perché oggi è tempo di riflettere sullo stato reale della città senza lasciarsi andare a retoriche o evocazioni romantiche e nostalgiche. Tempioo ha bisogno di gente nuova ma disposta al sacrificio e soprattutto lla consapevolezza che quanto si è perso non si recupera con le ciance o rabbonendo la rabbia col “ghe pensi mi”. Lo si è visto quanto abbiano prodotto la cialtroneria e le promesse di miracolistici finanziamenti mai arrivati.

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