Esposto, pronto il documento da presentare in Procura. ” Fu interruzione di pubblico servizio”, da sospensione a chiusura del blocco parto.

Esposto in procura. Lo si è annunciato da tempo ma ancora non era pronto, mancavano alcuni documenti chiave ed altri passaggi che hanno indotto l’ATS alla chiusura “di fatto” del blocco parto del Paolo Dettori.

E’ il 18 aprile 2018 quando, per mancanza di personale medico, l’azienda sanitaria decide di sospendere il servizio di nascita e le altre operazioni inerenti il reparto di Ostetricia. Sino ad allora furono poco più di 50 le nascite, con una proiezione di circa 200 nati presunti, sempre in quello stesso anno.

Il provvedimento di sospensione

Fu preso dalla Direzione Sanitaria in data 19 aprile 2018.  Mancano le condizioni di sicurezza (figure mediche insufficienti), non è possibile mantenere il servizio in attività, nonostante esista la deroga ministeriale per gli ospedali sotto i 500 nati all’anno.

La Dott.ssa Gregu nel documento, motiva la sospensione temporanea del servizio così:

“constatata la difficoltà di reperire medici, non solo dal vicino presidio di Olbia, ma anche dalle altre aree socio sanitarie in tempi brevi, al fine di garantire in tale servizio la copertura, dei turni nelle 24 ore secondo le disposizioni vigenti”.

Si dispone la sospensione temporanea dell’attività programmata, dei ricoveri ordinari. Resta precisato che rimane garantita  la gestione delle urgenze h 24 che si potrebbero presentare in pronto soccorso e tutta l’attività ambulatoriale”.

Ancora:

  • con comunicazione urgente del 19/04/2018 lo stesso Direttore Medico del P.O. di Tempio, chiede al Responsabile della Centrale Operativa 118 di Sassari di inviare temporaneamente le urgenze ostetriche e ginecologiche verso il P.O. di Olbia fino a nuova comunicazione, in ragione della drastica diminuzione di personale sanitario nella U.O. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Tempio”.

Gli altri provvedimenti

Con Determinazione del Direttore ASSL n. 1654 del 27/04/2018, avente ad oggetto: “Procedura accoglienza e trasferimento in sicurezza di pazienti dalla UOC di Ginecologia e Ostetricia del P.O. di Tempio P. a quella del P.O. di Olbia” viene è stabilito quanto segue:

Considerata la temporanea assenza degli standard organizzativi previsti dall’Accordo Stato Regioni 1612/2010 e dal DM 11/11/2015, nell’UOC di Ginecologia e Ostetricia del P.O. di Tempio, per motivi di sicurezza, si rende necessario sospendere, temporaneamente, i ricoveri ordinari. Resta attivo un presidio di Emergenza Ginecologico e Ostetrico-Neonatale. Sono possibili i ricoveri in regime di DH (Day Hospital ndr)…Nel P.O. ni Tempio restano attivi così come descritto nel percorso nascita aziendale tutte le attività ambulatoriali. Si precisa che nel Punto Nascita di Tempio si espleteranno solo i parti delle pazienti non trasferibili e in urgenza.

Nel mese di marzo, ossia circa 1 mese prima della sospensione del servizio, una lettera del primario, Dott. Careddu, chiedeva urgente intervento all’azienda per mancanza di personale. Il primario aggiunge che l’assenza di medici, per malattia, dimissioni, legge 104, “a partire dalla data del 04/04/2018 rimarranno in servizio soltanto lo scrivente che dovrà ricoprire oltre le 30 reperibilità come secondo reperibile, anche tutte quelle scoperte come primo reperibile, nonché tutti i turni di lavoro dove altrimenti rimarrebbe in servizio una sola unità”. “si chiede, pertanto, di intervenire con cortese sollecitudine, allo scopo di ricreare un’equipe che possa garantire almeno i livelli minimi assistenziali e la sicurezza nel posto di lavoro”

In data 19/04/2018 il Direttore della ASSL di Nuoro, Dott.ssa Grazia Cattina, comunicava al Direttore della ASSL di Olbia Dott.ssa Virdis il consenso alla collaborazione temporanea di 2 dirigenti medici dell’U.O. Di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Nuoro con l’U.O. del P.O. di Tempio.

In data 4/5/2018 con Determinazione n. 3611 l’ATS Sardegna conferiva incarico di Dirigente Medico di Ostetricia e Ginecologia presso l’U.O. Di Ostetricia e Ginecologia del P.O. Di Tempio, previa stipula di contratto a tempo determinato (12 mesi) alla dott.ssa F. Cugurullo.

Pertanto, nell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Tempio, la situazione tra il 18/04/2018 ed il 31/05/2018, rispetto al personale assegnato a quella struttura (8 unità compreso il Direttore) era la seguente: il 18/04/2018 medici presenti 5 compreso il Direttore; il 19/14 medici presenti 4 compreso il Direttore; il 20 ed il 21 presenti 3 medici; il 24/04 presenti 4 medici; dal 20/05/2018 presenti 7 medici compreso il Direttore.

Nonostante la situazione del personale si è ricomposta…

Omettendo altri passaggi documentali tra i tanti, si giunge a questo:

Dunque alla data del 20/05/2018 la situazione di emergenza appariva rientrata nella normalità e da quella data in poi, a quanto è dato di sapere, l’andamento delle assenze del personale medico in forza al reparto è stato del tutto fisiologico;

Pur tuttavia non sono state mai revocate le “disposizioni per fronteggiare l’emergenza nel reparto di Ostetricia e ginecologia” del 18 o 19/04/2018  e a tutt’oggi è sospesa ogni attività di ricovero così come è chiuso il blocco parto e la sala operatoria.

L’esposto alla procura

Appare evidente, ad avviso dei firmatari dell’esposto, il fatto che la mancata revoca dei provvedimenti di sospensione della attività di ricovero e di parto del U.O. Di Ostericia e Ginecologia del P.O. Di Tempio P. dopo che, a far data dal 20/05/2018 la situazione anomala che vi aveva dato origine di contemporanea assenza del personale medico era cessata, costituisca INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO e che nei fatti esposti non si possa ravvisare ABUSO DI POTERE.

Se la sospensione è per definizione temporanea ne deriva che la sua efficacia deve essere limitata al tempo strettamente necessario a risolvere tale situazione emergenziale.

Con la conseguenza che, cessata quella situazione emergenziale i detti provvedimenti rimangono sprovvisti di causa, pertanto illegittimi e non idonei a  operare quale scriminante della condotta di cui all’art. 340 c.p.

Nel momento in cui tale emergenza cessa e la situazione ritorna allo status quo ante la sospensione deve essere revocata essendo venuti meno i presupposti sui quali fondava.

Il mantenimento del provvedimento di sospensione dei servizi dell’U.O.di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Tempio in assenza del presupposto che lo originò è illegittimo e costituisce, appunto, interruzione o, quanto meno, turbamento di pubblico servizio.

Martinella Diana che legge l’esposto ai presidianti

Nell’esposto rimarcato anche il danno erariale

Riteniamo che debba essere considerato l’enorme spreco di danaro pubblico che questa situazione, che permane oramai da un anno, comporta.

Deve infatti rilevarsi che dal 19 aprile del 2018, nel reparto CHIUSO di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Tempio sono in servizio 8 medici, compreso il primario e 23 unità di personale infermieristico, di cui 6 infermieri e 7 ostetriche, e che essi sono, naturalmente,  regolarmente retribuiti.

Abali Basta e l’esposto

Questo in sintesi parte dell’esposto redatto dall’avv. Martinella Diana del foro di Tempio e discusso in un’affollata riunione mercoledì 10 aprile presso la sala CUP del Paolo Dettori dai presidianti del comitato Abali Basta. I rappresentanti di Abali basta, decidono di sottoscrivere il documento attraverso una raccolta firme che avverrà nei prossimi giorni. Entro sabato si decidono modalità di raccolta e luoghi. 

Assemblea dei presidianti Abali Basta alla presentazione dell’esposto

L’impegno di tutti i cittadini del comitato spontaneo, prosegue dunque sulla via delle azioni legali.

“Resta inteso – dicono i presidianti – che, oltre all’esposto, nessuna strada verrà tralasciata, compreso il prosieguo della lotta di occupazione, se fosse necessario. Vigileremo su questa nuova amministrazione regionale, batteremo anche la via politica dal momento che il territorio avrà quasi certamente almeno 3 esponenti in diversi assessorati regionali. Non abbiamo mai deciso di mollare e la lotta continua su qualsiasi terreno di azione si presenterà”.

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