Gallura Covid-free, nessun nuovo caso.

La Gallura è ad oggi territorio Covid-free, esente da nuovi casi positivi anche dopo i recenti tamponi eseguiti in due case di riposo.Le notizie che si diffondono sui social su presunti casi, da qualcuno dati per certi, non sono giustificati. I sintomi, è vero, avrebbero bisogno di essere sottoposti al tampone ma se questo non viene fatto, non è detto che queste persone siano colpite dal Covid-19.

Paolo Dettori Tempio
Paolo Merlo La Maddalena
foto galluranews – Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia

La rassicurazione viene dall’ospedale Dettori che, nonostante lo stato di censura imposto ai dipendenti, cercano comunque di dare delle risposte alle domande che la gente si pone quotidianamente. Lo stato di perenne terrore che spesso leggiamo e che riteniamo ingiustificato, come se ci fossero interessi da parte nostra a perseguire una scorretta informazione, crediamo debba essere smontato.

« Ciò non significa che si deve abbassare la guardia – dicono dall’ospedale – perché è giusto sempre osservare le misure adottate dal principio».

Vero è che, allo stato attuale, e sono passati ormai mesi, in Gallura non si registrano né casi gravi né casi di positività al tampone. La notizia, tra le altre cose, viene anche dal conforto dei dati regionali  che arrivano dalle Unità di Crisi.

Gallura Covid Free e le USCA attivate da qualche giorno nel territorio della Assl Olbia

« Da un mese aspettavamo l’attivazione delle USCA, ossia le Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Da qualche giorno sono attive. Si tratta, come anche lei ha scritto, di un team di specialisti vigilerà sul territorio per monitorare i pazienti a domicilio affetti da Coronavirus. Sono pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero. Spetta sempre alle USCA vigilare  anche sui pazienti sospetti di infezione. Nessun caso a Tempio, né a Olbia né a La Maddalena. Con le USCA, e dietro la segnalazione della necessità da parte del medico di base del tampone, in ospedale si farà. I sintomi della Covid devono esserci però. I gridi di allarme non vanno bene ma usiamo la testa e i dati reali». 

A quanto ci viene riferito, permane la serenità ma nessuna alzata di testa dei giovani che tendono all’assembramento.

« Su questo argomento,  gli avvertimenti sono indispensabili perché altrove, in Corea, si registrano nuovi casi soprattutto tra i giovani di 25/30 anni. Da noi siamo tranquilli ma non vuol dire che si devono mollare le attenzioni e le regole. Le precauzioni ci debbono sempre essere ma allo stato attuale non ci sono casi. Molte cattive abitudini tra i giovani, come scambiarsi la sigaretta, meglio lasciarle da parte. Se vogliamo mantenere questo stato attale, dobbiamo farlo tutti, noi ospedalieri e la popolazione. Ciò vale inquesta seconda fase che è anche la prima della riapertura di tante attività».

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