I danni agli agriturismo per Capodanno. Situazione inverosimile come sempre.

agriturismo sardo

Sono imponenti i danni agli agriturismo a causa delle restrizioni imposte dal governo nazionale. Ne scrivono la Coldiretti Sardegna e la CIA Sardegna, con due distinte note che attestano i danni economici che si andranno a subire.

La Coldiretti, parla addirittura di dimezzamento dei fatturati in base, ovviamente, alle prenotazioni. Ecco la nota stampa:

«Dopo le nuove restrizioni e la nuova ondata del Covid sono in molti a ripensare i programmi iniziali magari organizzando una vacanza di prossimità a chilometri zero soprattutto nei piccoli borghi dove l’ospitalità e la ristorazione è garantita da circa 900 agriturismi.

L’emergenza Covid ha praticamente dimezzato il fatturato (-49%). Il 2021 dopo alti e bassi si conclude in chiaroscuro per via della nuova ondata Covid in cui si segnalano disdette per l’ospitalità a Capodanno che ha coinvolto un numero crescente di famiglie che sono state costrette a rinunciare alle vacanze.

Eppure “gli agriturismi spesso situati in zone isolate della montagna o della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto – sottolinea il presidente di Terranostra Sardegna, l’associazione degli agriturismi Campagna Amica Michelina Mulas – sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.

L’agriturismo – conclude la Coldiretti – è stato particolarmente colpito lo scorso anno dall’emergenza sanitaria con appena 20.886 di arrivi rispetto ai 42.256 del 2019 (- 51% secondo le elaborazioni Coldiretti Sardegna su dati Osservatorio Turismo Sardegna)».

I danni agli agriturismo secondo CIA Sardegna

Analisi di Cia sull’effetto domino del nuovo picco di pandemia Il Covid oscura il cenone di Capodanno: ondata di disdette negli agriturismi sardi. Ammontano ad oltre il 40% le disdette delle prenotazioni.

«La crescita dei contagi da covid 19 e il necessario inasprimento delle restrizioni imposte dal governo nazionale per contrastare la diffusione della variante Omicron mettono in ginocchio gli agriturismi sardi, che dopo un lungo periodo di chiusure forzate, danni da siccità, incendi e poi maltempo, ora sono travolti da un’ondata di disdette per le festività natalizie e per il cenone di Capodanno. 

Gli agriturismi sardi puntavano questi giorni di festa come occasione di rilancio per il comparto della ristorazione e dell’ospitalità.

I danni agli agriturismo, voli cancellati,

disdette al 40%, un Capodanno a picco

Invece, con migliaia di casi al giorno in tutta Italia, 6 mila voli cancellati anche per contagi tra gli equipaggi e 2 milioni di italiani in quarantena, sfumano 25 milioni di partenze programmate.

La ricettività delle imprese agricole conta già oltre il 40% delle disdette tra Natale e l’Epifania, con perdite economiche ingenti e un Capodanno a picco, parzialmente da recuperare, per i pochi attrezzati, puntando sulla consegna a domicilio.

Dati oggettivi e timori hanno spinto famiglie, coppie e comitive di amici a rivedere i programmi per le feste. Inoltre, tanti rientri imprevisti causa contagi, lunghe file per i tamponi e cambi di meta, ma anche arrivi dall’estero annullati, hanno finito non solo per incidere pesantemente sui pernottamenti, ma anche su pranzi e cene fuori casa, anche nelle vicinanze.

L’isolamento per chi è entrato in contatto con persone positive al Sars Cov 2, sta sgretolando in queste ore la convivialità pianificata per la notte di San Silvestro che, vietate le piazze e le feste nei locali, si pensava salva in ristoranti e agriturismi.

Per Cia, che guarda anche ai trend in tenuta, resta l’opportunità della consegna a domicilio e, quindi, dell’Agridelivery che l’organizzazione sostiene e garantisce insieme al suo network dalcampoallatavola.it, invitando pertanto tutti i produttori a iscriversi al portale. 

Ora la speranza è che tra gennaio e febbraio, con i booster a 4 mesi e l’arrivo di 2,9 milioni di dosi di vaccino, l’Italia possa dare una svolta alla campagna vaccinale per poter progettare con maggiori certezze la primavera e l’estate 2022. L’appello della Cia Sardegna è rivolto alle istituzioni nazionali e regionali affinché facciano da subito sistema con il territorio e aumentino le risorse del Pnrr a disposizione per la ripresa dei settori agricolo e turistico».

 

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