La farsa del Coemm e del PVU, l'imbroglio di un faccendiere truffatore.
Il Cazzaro,
Pubblico questa nota di Daniele Zanatta, un amico piemontese che segue da anni la vicenda Coemm-PVU, oggi ridotta ad una serie incontenibile di alienati mentali dediti allo spaccio di credulità a buon mercato. Una truffa gigantesca che nasce da 4 anni e oltre e che si riproponeva di erogare un regalo di 1.500 € a ciascun aderente in cambio di un solo euro al mese. La moltiplicazione dei pani e dei pesci 3.0 per beoti rincoglioniti. La mega truffa è divenuta oggi una serie di consorzi dove la posta in palio sono gli immobili degli iscritti. Come dire, se fallisce il consorzio, cosa non probabile ma certa, sti patacconi ci rimettono anche i loro beni. Contenti loro!
Spiegato in tutte le salse e in ogni lingua, persino quella aliena, la truffa è oggi ridotta a qualche decina di migliaia di impenitenti sodali che millantano le meraviglie in essere del futuro apparentamento col Popolo della Famiglia del torvo Adinolfi.
Si, avete capito bene, quello della teoria gender. Il gender è un neologismo (prestito linguistico dall’inglese gender theory) coniato in ambienti conservatori cattolici negli anni novanta del XX secolo per riferirsi in modo critico agli studi di genere. Chi fa uso di tale espressione sostiene che gli studi di genere sottendano un progetto predefinito mirante alla distruzione della famiglia e di un supposto «ordine naturale» su cui fondare la società. In sostanza l’espressione teoria del gender è un termine ombrello usato come parola d’ordine d’opposizione ai movimenti femministi e LGBT e alle lotte, rivendicazioni, saperi e teorie che tali movimenti hanno elaborato e prodotto.
Il cazzaro verde bile, di Daniele Zanatta
«Il cazzaro. Sappiamo come oggi di cazzari pubblici è piena l’Italia. In politica, nello spettacolo, negli ambienti di lavoro. Il cazzaro verde fa parlare di sé nel bene e nel male ma soprattutto nel male. Il più nominato al momento è sicuramente Salvini che con le sue uscite pubbliche, vedi quella sugli ospedali aperti di notte solo in Veneto, dimostra quanto sciattume intellettuale riversa sulla sua plebaglia ignorando quanto ciarlatano lui stesso sia.
Ma ne abbiamo un altro, molto ma molto più piccolo e miserabile, subdolo, un artista della menzogna, a capo del PBA Premiato Bufalificio Associati dove confluiscono in un melmoso consorzio, associazioni e pseudo partiti, il coemm e il PVU ( partito valore umano). Un fallito della politica che in tanti anni ha vivacchiato in formazioni che nemmeno l’oratorio, nonostante l’intercessione divina di Don Bosco e i salesiani, lo hanno filato. ( a questa sezione del blog tutti gli articoli di questi anni)
Per chi mi legge la prima volta, stiamo parlando di Maurizio Sarlo, sedicende dottore, capo indiscusso della cricca, rastrellatore di donazioni e contributi ad minchiam, osannato e riverito da uno stuolo di fanatici belanti e leccanti in attesa di ricevere 1500 euro al mese. Promessi da 4 anni, senza fare una beata minchia se non riunirsi una volta al mese per chiedersi quanto si è pirla e discutere come scolaretti da terza elementare il tema del mese ordinato dalla maestrina psycopsicologa, complice del guru.
Il cazzaro finito nelle indagini di GdF e Procure e anche in una interrogazione parlamentare
Quanto riportato, è tutto regolarmente riportato in un dossier facente parte di una recente interrogazione parlamentare ad opera del senatore Elio Lannutti, atta a denunciare scandali e bufale perpetrati in questi anni sulle spalle di poveri ingenui. Ma il cazzaro verde bile, schiumante di rabbia repressa, è andato oltre. Ha vestito i panni di un malato incapace di intendere e molestare e si è cimentato a rispondere pubblicamente ad un mio commento, tra l’altro tra i più moderati, dove si evidenziava, nero su bianco, tutta l’incapacità di portare avanti l’effige di un partito. Un’accozzaglia di inetti, sospinta da dilettanti allo sbaraglio ed un segretario che ha della verità una visione paradossale quanto onirica. I precedenti politici parlano di 0,14%, e Sarlo si becca zuppe su zuppe ad ogni tentativo di partecipare a qualsivoglia tornata elettorale.
Contento di dimostrare di non conoscere la lingua madre sparacchia sui sui allevamenti che pascolano su facebook una lamentosa, presunta quanto ridicola persecuzione nei suoi confronti. Forse, noncurante del fatto che chi racconta menzogne minuto per minuto non può sfuggire dall’implacabile giudizio di chi, come l’opinione pubblica, lo svergogna quotidianamente.
A suo dire, io avrei scritto che Re Sarlo appartenga alla mafia! Vi giuro ho fatto una risata da mal di stomaco.
Il cazzaro verde interpreta a suo modo una frase per rafforzare il suo plebiscito tra i seguaci cazzari
Sarlo potrebbe appartenere alla mafia come uomo delle pulizie. Capisco non sia dottore, anche se millanta di esserlo, ma non saper leggere come uno scolaretto di prima elementare fa davvero ridere nonostante l’età. Ecco la frase incriminata come testualmente l’ho riportata nel post:
“Dunque, ricapitoliamo: il PVU, non avendo il 60% dei voti e molto al di sotto della soglia di sbarramento con uno 0,nulla%, si è dovuto alleare durante le recenti elezioni dapprima con il partito il cui cofondatore è stato in galera per mafia…”
Capito? Ho scritto che il PVU si è accordato con un partito il cui cofondatore e stato arrestato per mafia. Se vuole posso produrre tutte le sentenze definitive di terzo grado scritte.
Il cialtrone ha interpretato, evidentemente sotto l’effetto di sostanze, che lui è mafioso. Ho fatto leggere il testo ad un bambino amico di mio nipote che ha immediatamente capito il senso della frase.
A Sarlo, ripijate! Leggi bene il testo di una frase prima di capirla! Fai fatica a capire? Non importa leggila ancora, rileggila più volte e se hai ancora dei dubbi scrivimi, l’indirizzo lo sai.
Te la spiego più volte e se necessario ti faccio i disegnini magari come quelli che fai solitamente tu sulla lavagna nelle tue conferenze patacca a pagamento. Per cui, ricapitolando, se il cazzaro verde bile si lamenta di presunte diffamazioni e calunnie si vada a prendere un buon ansiolitico o si vada a far trattare da uno sciamano da mondo migliore, qualche dipendente di case farmaceutiche che come secondo lavoro sottobanco fa la educatrice di psicodietologia, la trova sicuro. Tanto il trattamento sarà prevedibilmente gratis.
Potrà constatare in seguito che i de-trattorini non invaderanno i sonni inquieti di un ciarlatano da paese e che, se svegliato in piena notte, troverà allineato alle quattro regolette persino il comodino».
Peace & Love
Daniele Zanatta