Il NO perentorio di Abali Basta alla vendita di Rinaggju.

Il No anche del comitato spontaneo di cittadini Abali Basta, da oltre un anno baluardo della difesa dell’ospedale cittadino Paolo Dettori.

Alessandrto Cordella

«E’ una questione di giustiziadicono ad Abali Basta-. Così come per la sanità

Alessandra Amic

pubblica, che difendiamo e difenderemo, anche un patrimonio, un bene pubblico, che è dei cittadini, non dev’essere venduto. A decidere non devono essere amministratori ma un’intera città».

L’assemblea pubblica, indetta da A.B. ieri sera presso la sala C.U.P. del Paolo Dettori, è stata partecipata e molto sentita. Molti degli aderenti al comitato non avevano ben chiare le motivazioni per un consesso che sin’ora si era sempre occupato di sanità. Con il susseguirsi degli interventi, invece, sono venuti alla luce molte analogie tra le due separate vicende. 

Intanto il bene pubblico: come un ospedale, va sempre tutelato e difeso. Non lo si deve alla storia, pur nobile di questa città, ma ai diritti inalienabili che devono essere protetti e mantenuti. Rinaggju non è solo storia, ma anche ambiente, cultura e rimpianti. Pur vero che lo stato di abbandono degli ultimi decenni, potrebbe indurre a pensare che qualsiasi soluzione sia sempre meglio del nulla attuale. Le colpe vanno attribuite a chi lo ha permesso da sempre, guarda caso sempre amministrazioni civiche che su questo spinoso argomento hanno speso campagne elettorali e troppe parole. Ma, di concreto, nulla.

Un NO motivato, argomentato, discusso.

Mario Satta

 

La storia del compendio, è stata trattata con cognizione e competenza da chi questa storia l’ha attraversata e anche vissuta. Dai fallimentari tentativi del “privato” della Terme Rinaggju SpA e della Alba, sino alla goffa gestione, durata un soffio, da parte della chiesa del Sacro Cuore. 

Sembra quasi che ci si voglia sbarazzare di un ingombro. Come se qualcuno ci paga anche per toglierci di mezzo un enorme patrimonio.

All’incontro di ieri, che potete vedere e ascoltare nella integrale registrazione, hanno presenziato oltre alla maggior parte degli aderenti di Abali Basta, anche altri ospiti e il consigliere Alessandra Amic, da sempre contraria alla vendita.

Aumentano, dunque, le voci e le posizioni contrarie alla vendita. Dopo quelli dichiarati delle due consigliere, Amic e Lattuneddu assessore dimissionaria, anche quelle dichiarate di Resistenza Gallura e ora Abali Basta.

In serata si attende anche il comunicato ufficiale della segreteria del PD che esprime, a sua volta, iul suo dissenso sulla vendita del compendio. Un NO di quel partito che lascia intendere, qualora ve ne fosse bisogno, della profonda lacerazione su questo argomento, considerato che i 5 consiglieri d’opposizione, della stessa area politica, hanno dato il loro placet alla vendita.

 

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