La Commissione Medica? Decaduta e mai ripristinata. La lettera

Sul tavolo le numerose richieste di visite mediche per accertare le invalidità.

Che ne è della Commissione Medica che deve valutare il grado di invalidità? Non se ne sa nulla e la lettera di un cittadino, alle prese con la problematica per una zia anziana, mette in luce un’altra carenza- Sono vuoti a cui non si era abituati e che stanno rappresentando la consuetudine oramai nel versante sanità territoriale. Scrive Mario Satta, attivista politico che in altre circostanze ha messo in luce le troppe mancanze di attenzione verso gli anziani. Ecco cosa ci scrive:

Mario Satta

«Ormai, a Tempio, si sta certificando nei fatti il disinteresse di tante Istituzioni nei confronti degli anziani, dei bisognosi e dei malati.

Dal mese di ottobre del 2020, dopo che il Presidente della commissione  medico legale per il riconoscimento dell’invalidità civile di Tempio Pausania è andata in pensione e di conseguenza è decaduta la commissione stessa, ad oggi 12 febbraio ancora nulla si sa delle nuove nomine e quel fondamentale servizio ai cittadini più deboli è praticamente interrotto.

Inaccettabile che la Commissione Medica sia tutt’ora assente

E’ difficile e inaccettabile per un parente di una signora di 97 anni che necessita di assistenza, attendere da fine giugno la chiamata della suddetta Commissione, per certificarne lo stato di salute.

E’ inammissibile che il in un’epoca di nomine inutili e dispendiose per la Comunità, non si riesca a formare una commissione indispensabile per la salvaguardia e la tutela dei cittadini più bisognosi.

Purtroppo, bisogna tristemente constatare che gli anziani e i disabili sono diventati un peso nella nostra città, non hanno più gli spazi idonei all’ingresso di Enti come le Poste, non hanno nessun occhio di riguardo per le loro patologie e ora non possono avere neanche riconosciuta una eventuale invalidità che rappresenterebbe quel minimo indispensabile per ottenere una minima assistenza.

Ad una e-mail, da me inviata, al dipartimento prevenzione dell’ ATS il 28 gennaio, dove si evidenziava questa situazione incresciosa e si richiedevano informazioni in merito, si è ovviamente risposto  col silenzio più assoluto.

Un Paese che non tutela i più deboli, in particolare gli anziani che lo hanno fatto grande, viaggia verso il precipizio dell’ inciviltà.

Non occorrono alchimie politiche, governissimi o altre diavolerie istituzionali, qui occorre solo sensibilità, buon senso e spirito di dovere»

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