L’ANAC archivia il caso del Museo del Sughero.

Ci scrive Loddo, ex sindaco che aveva segnalato inadempienze sull'appalto.

ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).   Scrive Gian Martino Loddo, ex sindaco del comune di Calangianus,  oggi consigliere di minoranza nella attuale amministrazione Albieri.

«Egregio Antonio, l’ANAC, comunica l’archiviazione del fascicolo aperto per la vicenda del museo del sughero. Il motivo per il quale l’intervento dell’ANAC non è più attuale,  richiama però la stazione appaltante all’attenta applicazione delle disposizioni del codice. L’ANAC, in sostanza,  invita l’amministrazione a mettere in atto tutte le iniziative per un corretto svolgimento della procedura di affidamento. Il Comune deve aver cura di porre alla base dell’affidamento, la determina a contrarre l’appalto o la concessione. Inoltre, deve predeterminare il valore economico, le modalità di scelta del contraente e di limitare ad un tempo strettamente necessario, la durata delle proroghe.

Detto questo, io sono il primo a rallegrarmi che la vicenda sia così conclusa. L’ANAC  stesso raccomanda di seguire le procedure di legge che sono state il motivo per il quale io mi sono sempre battuto. Le uniche garanzie che possono sancire una parità di trattamento e di uguaglianza per tutti i cittadini.

È stata archiviata, insomma, perché paradossalmente la stazione appaltante non ha messo in atto nessuna procedura di affidamento e pertanto non è più di sua competenza. Fermo restando che l’associazione ha continuato a gestire il Museo senza un contratto. Rimane il Problema di fondo: chi ha autorizzato l’associazione a proseguire senza che ci fosse un contratto?

Insomma- continua Loddo –  un’ammonizione da parte dell’ANAC sulla regolarità di appalti o concessioni ma di fatto la chiusura della pratica in quanto l’associazione aveva lasciato l’immobile (Ex Convento degli Scolopi)». 

Il Museo chiuso perché la gestione dello stesso era scaduta

«Era e resta un mio preciso compito e dovere, in qualità di consigliere, mettere l’accento sulla disciplina amministrativa corretta ed eventualmente segnalare illegittime attività della stessa. Qualora l’attuale amministrazione intenda affidare ancora i locali dell’ex convento o la gestione del museo del sughero deve procedere a regolare bando pubblico. L ‘ANAC, riconoscendo i motivi di criticità segnalati, archivia la pratica perché la stazione appaltante ha rimosso seppur tardivamente i motivi di criticità del proseguimento della gestione del museo. Ma,  allo stesso tempo, muove alla stazione appaltante una serie di raccomandazioni per il prossimo affidamento ad iniziare dalla determina a contrarre. 

Questa soluzione – conclude Loddo – mi trova pienamente d accordo perché è stato il motivo allora della segnalazione e sono soddisfatto che la cosa si sia risolta perché, e ci tengo a sottolineare questo aspetto, nulla avevo contro l’associazione Contiamoci anche se sono passato per un cerbero assetato di sangue.

Amo le cose fatte secondo legge e, da parte mia, non voglio il male di nessuno ma solo il bene del mio paese nel rispetto delle normative di legge».

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