L’isola che c’è solo alle elezioni, un comunicato da La Maddalena.

L’isola che c’è solo alle elezioni. Questo è l’ironico titolo con cui due residenti, Antonio Garau e Marco Poggi di La Maddalena, definiscono il momento attuale dell’isola gallurese, sommersa dalla crisi sanitaria.  Ci sentiamo di condivider questo disagio che qui in Gallura sta diventando un connotato comune anche agli altri centri sede di ospedale.

Avere a supporto anche una testimonianza diretta da chi è in prima linea come soccorritore di quanto sta avvenendo da molto tempo, la dice lunga di quanto profondo sia il disagio degli operatori sanitari. Non a caso, lo ricordiamo, domani mercoledì 15 nei tre ospedali galluresi ci sarà un breve flash mob proprio dei diretti interessati. L’intento, per la prima volta, vede proprio gli operatori della sanità pubblica manifestare il loro disagio e l’impotenza con cui continuano ad affrontare questa tempesta senza fine della sanità pubblica, gallurese soprattutto.

Dossier sull’isola che c’è solo alle elezioni 

In questa bella isola, abbandonata per l’incompetenza dei politici con la complicità dei servi di partito, sopratutto negli ultimi sette anni, che essi siano di CSX o CDX, chi ha sfortunatamente un ictus, un emorragia, o una patologia ancor più grave, per salvarsi deve sperare che una serie di cose funzionino..

La radiografia delle carenze sanitaria nell’isola che  c’è solo alle elezioni

Partiamo dalla tac, da quando è arrivata è rimasta più rotta che attiva, passando per lo spostamento degli specialisti, e al de-potenziamento del PS. Ovviamente, come ultimo ma non meno importante, la disponibilità dell’elicottero, che sta facendo un grande lavoro, per trasferire i pazienti negli ospedali più attrezzati.
Elisoccorso come ultima ratio, visto che ormai in Gallura i nostri ospedali lo sono al 20%,e quindi negando alle persone il DIRITTO A CURARSI. Ma veramente il caro Arru prima, e il Nieddu da Giussano ora, vogliono continuare a giocare con la pelle dei cittadini, promettendo mari e monti. Magari la promessa è stata  fatta bevendo dall’ampolla del Po, per poi zittirci con due medici militari?

La Sanità dell’isola che c’è solo alle elezioni

A far cosa se manca tutto il resto! Siamo stufi di questi quacquaraquà senza arte ne parte, sia da cittadino ma anche da soccorritore. Per loro sfortuna, infatti, noi la verità la conosciamo. Sappiamo che MEDICI, PRIMARI, INFERMIERI, OSS, stanno facendo l’impossibile per mandare avanti gli ospedali, strutture che forse ora come ora sono paragonati grazie alla politica, a strutture di terzo mondo.
Quando già da Settembre continuavo ad avvisare, “guardate che vi sbagliate Olbia non vive una bella situazione, è perché siamo correttamente informati, ora dopo qualche mese lo dice il Sindaco Nizzi insieme a tutti i medici. Adesso ci credete? Ricordatevi alle prossime elezioni, che siano comunali o regionali, che i candidati siano di CDx o CSx, votate con attenzione e con dignità, perché ci stanno ammazzando ogni giorno
Ci tolgono tutto, persino il diritto a curarci!. Sentire l’elisoccorso ogni giorno non è bello, sopratutto per chi lavora in questo settore, e spesso chi sta salendo la maggior parte delle volte non rivedrà più la sua isola, perché i tempi sono troppo lunghi.
Ci sono tanti professionisti sanitari che stanno lottando, perché questi nosocomi non muoiano, ma sembra che ATS e Regione facciano orecchie da mercante. Continuiamo ad aspettare la tanto acclamata buona sanità, anche se tutti noi conosciamo il detto : CHI VIVE SPERANDO, MUORE…..
ANTONIO GARAU e MARCO POGGI

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