Mater Olbia. Ci informa lo stesso Alessandro Marini, di un articolo apparso sulla testa giornalistica sarda Sardegna Reporter.
Qatar. Il caso “Mater Olbia Hospital”: chiesto risarcimento
milionario in favore di Alessandro Marini
Un risarcimento di danni di oltre 180 milioni di euro richiesto nei confronti della Mater Olbia S.p.A, la SHRP S.r.l., Lucio Rispo e il notaio cagliaritano Lamberto Corda. Chiesto anche l’annullamento dell’acquisto del Mater Olbia Hospital.
Un risarcimento di danni di oltre 180 milioni di euro richiesto nei confronti della Mater Olbia S.p.A, la SHRP S.r.l., Lucio Rispo e il notaio cagliaritano Lamberto Corda. Chiesto anche l’annullamento dell’acquisto del Mater Olbia Hospital.
E’ una storia infinita, ricca di affari “torbidi” da un lato e presunti atti corruttivi dall’altro. C’è il sospetto, sempre più palese, di personaggi politici e no, pronti a giocare le “proprie carte” per lucri personali.
Ci sono situazioni incredibili che hanno per sfondo il Mater Olbia Hospital, la struttura ospedaliera targata Qatar e finanziata esclusivamente con i soldi dell’emiro Tamin Al Thani. Colpi di scena giudiziari continui. C’è un professionista, Alessandro Marini, sardo di nascita, che rischia più volte di essere ammanettato. Appare il Marini l’orco della vicenda. Un lupo mannaro truffaldino, un sedicente amministratore di aziende.
Su di Marini si abbatte una serie di proiettili giudiziari che rischia più volte di travolgerlo, con il Mater Olbia Hospital sullo sfondo. Piano piano, però, grazie a qualche PM coraggioso, sembra venir fuori un’altra realtà nonostante gli intrecci politico-giudiziari cerchino di infiltrarsi in quel sistema che deve essere per costituzione impermeabile ai giochi di palazzo.
I poteri forti avrebbero tentato di disegnare il Marini come un abile truffatore, falso proprietario dei 60 ettari di terreno che ingloba il Mater Olbia Hospital frutto di carte fallaci. Lentamente i pubblici ministeri portano alla luce una realtà diversa. Il Marini non è il Lupo mannaro, così come descritto dai suoi denigratori e accusatori.