Mia figlia disabile, chiedo tolleranza e rispetto.

Una madre di Tempio deve scontrarsi ogni giorno con maleducazione e intolleranza da parte anche di chi è preposto alla disciplina del traffico.

  • «Mia figlia è disabile – mi dice al telefono la signora Milena Modesto – e questo è quello che le racconto è quel che mi succede quasi ogni giorno. Melissa, mia figlia ha 12 anni e frequenta la scuola media. Ha necessità della carrozzina per spostarsi. La mattina la accompagno a scuola. Lo faccio dalle scuole elementari e purtroppo devo dire che nulla è mai cambiato. Il problema c’era allora e c’è anche oggi. Esiste uno stallo per disabili che trovo spesso occupato anche alle scuole medie. Maleducazione della gente ma anche intolleranza della polizia locale perché posteggio non sempre correttamente, in doppia fila o come posso per il tempo necessario di portare mia figlia dentro la scuola. Oggi ho purtroppo bloccato il traffico, non c’era un parcheggio libero e ho lasciato l’auto in seconda fila e stava anche piovendo. Pensi che ho lasciato anche le portiere aperte. La vigilessa oggi me lo ha permesso, è entrata in merito alla mia situazione. Però non sempre accade, spesso i vigili applicano alla lettera il codice».

Una figlia disabile ed un problema che persiste dalla prima elementare

«Alle elementari, per essere andata a prendere la bambina il pomeriggio, non essendoci stalli, lasciai la macchina sulle strisce pedonali. Giustamente, dico mi comminarono una contravvenzione ma, parlando umanamente, le sembra una cosa corretta nel mio caso? In quella occasione, però, la multa mi venne tolta successivamente. Un’altra volta, un vigile arrivò anche a minacciarmi di denuncia. Da parte loro, tolta qualcuna, non ho alcun appoggio. Credo che mi detestino perché creo situazioni di disagio al traffico, ma mi dica lei come posso fare altrimenti? Quando scrissi ai vigili di controllare che l’unico stallo fosse lasciato libero, mi risposero che non possono delegare un altro a far questo. Sono pochi e durante ‘ingresso e l’uscita dalle scuole, è presente sempre uno solo. Quindi non si trova spazio laddove si dovrebbe e nemmeno dove ci possono sostare tutti».

“Che lei sappia, alle scuole medie solo sua figlia ha bisogno della carrozzina?”.

« Che io sappia, si, c’è solo mia figlia. Sono una persona che non amo parlare della mia vita privata, ma stavolta sono al limite della tolleranza anch’io e ho anche scritto un post su facebook, non perché ami divulgare la mia situazione ma proprio perché davvero non posso sopportare ancora un anno scolastico con questo problema. Pensi che venerdì scorso la macchina, sempre perché lo stallo è occupato e altri spazi non ne trovo, ho lasciato la macchina in piazza Sant’Antonio. Devo fare corse, a volte, anche perché mia figlia la lascio all’ingresso della scuola».

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