Muore un neonato di La Maddalena, un parto precipitoso.

Muore un neonato maddalenino all’ospedale di Olbia, dopo che la madre si era recata d’urgenza al Pronto Soccorso per far nascere suo figlio, Appena tre giorni fa, nella medesima struttura, era venuto alla luce un bimbo dopo che il Punto Nascita di La Maddalena era stato chiuso dalla riforma sanitaria targata Arru/Moirano e suffragata da questa attuale giunta, i cui aggettivi non si possono nemmeno più scrivere. 

Nel tempo dell’attesa del elisoccorso, il parto diventa necessario. Arriva l’elicottero e la donna viene trasferita al Giovanni Paolo II a Olbia. Tardi, troppo tardi,  purtroppo quel bambino muore. Inutili i tentativi di salvare il piccolo. La madre, per quanto riguarda la sua condizione di salute, è in rianimazione.

Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia – foto galluranews

Profonda tristezza nel sindaco Luca Montella che non risparmia la sua rabbia in un video postato dopo aver appreso la triste notizia.

IL GIORNO PIÙ TRISTE PER LA NOSTRA COMUNITÀ. UNA PAGINA NERA. TUTTA LA MADDALENA LO URLAVA DA TEMPO. OGGI IL NOSTRO AGGIORNAMENTO E' QUESTO. IRA. RABBIA E VICINANZA ALLA FAMIGLIA. NON FINISCE QUI!!!

Gepostet von Luca Carlo Montella am Freitag, 27. März 2020

Ora si possono fare diverse riflessioni.

Ritardi, responsabilità, il deficitario comportamento di questa sanità pubblica rea di avere affossato servizi, penalizzato le comunità di ogni luogo della Sardegna.

Un neonato che paga la colpa di questa classe politica inutile

L’unica considerazione accettabile è che questo non doveva accadere. E non sarebbe accaduto se la pantomima della richiesta di deroga, di cui si son perse le tracce anche prima dell’attuale emergenza sanitaria, avesse considerato la situazione dell’isola. A La Maddalena, come a Tempio, ospedali a cui afferisce l’alta Gallura e i residenti nell’isola, non dovevano subire la perdita dei servizi sanitari essenziali.

La furia, ancorché mitigata dalla vicinanza ai familiari del neonato e dalla tristezza di una intera comunità, è troppa. Dal suo privilegiato cantuccio, in maschera, Nieddu asserisce che le complicanze ci possono stare. Già tanto che abbia espresso qualcosa ma mai una sola volta che le colpe di tutto questo stanno in chi, come la sua giunta e l’altra, ha permesso oggi anche queste lacrime evitabili.

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