Un muro pericolante ci viene segnalato da Alessandro Cordella. La situazione di rischio è relativa soprattutto ai bambini della Scuola Elementare adiacente al predetto muro.
Scrive Cordella:
«Buongiorno Antonio, sono a segnalare una situazione di oggettiva preoccupazione che persiste nelle adiacenze del plesso scolastico di San Giuseppe -Via Ferrara angolo Via Verona-. Una preoccupazione che oramai quotidianamente è oggetto di segnalazioni verbali da parte dei genitori che accompagnano i piccoli studenti all’ingresso e all’uscita delle lezioni. Ho segnalato la situazione alla amministrazione comunale nelle figure di: Sindaco, Ufficio Urbanistico Comunale e all’Assessore alla Cultura. La segnalazione, corredata di eloquenti immagini che ti fornisco, è stata inoltrata il 28 gennaio c.a. al protocollo comunale per mezzo di una pec, n° protocollo 2516 in data: 28/01/2021. Malgrado siano trascorsi 15 gg dalla segnalazione non ho ricevuto nessuna risposta rispetto ad eventuali verifiche effettuate in loco che possano tranquillizzare i cittadini piccoli e grandi».
A questa segnalazione Alessandro Cordella aggiunge altri dettagli che sono la testimonianza di un pericolo serio non considerato, a quanto pare, dalla Amministrazione, nonostante la Pec.
«Il muro è pericolante a causa delle insistenti piogge di questi mesi»
«Studenti, genitori e personale scolastico – prosegue Cordella – usufruiscono dei marciapiedi esistenti, un tratto di essi, proprio nel crocevia indicato, è sovrastato da immobile in totale stato di abbandono e, come si potrà constatare dal materiale fotografico allegato, compromesso nella staticità. Evidente lo stato di instabilità del tetto (cedimento delle travi portanti; tegole e elementi di gronda in bilico proprio sull’area di transito); parte del muro perimetrale -realizzato in cantoni di granito- che delimita il cortile interno della proprietà, mostra un preoccupante fenomeno di “spanciamento”».
«Il persistere di fenomeni piovosi verificatisi negli ultimi mesi – conclude Cordella nella sua lettera – potrebbero aver aggravato la staticità dei manufatti, rendendo estremamente rischioso il transito dei cittadini. Onde evitare il ripetersi di tragiche conseguenze come quella avuto luogo il 22 gennaio 2008, sotto il muro di cinta della ex caserma Fadda che costò la vita al sig. Mario Carta, sono a sollecitare immediate verifiche e misure di messa in sicurezza dell’area, nonché iniziative tese alla salvaguardia del decoro urbano.
Un caro saluto Alessandro Cordella».