“Nervi tesi come fionde”, Alessandro Cordella rende pubbliche le mail con un consigliere comunale.

Una richiesta di documentazione espressa da Cordella alla quale non si da seguito nei fatti.

 Sembrano nervi tesi, pronti a colpire quelle di Alessandro Cordella, esponente di Resistenza Gallura, movimento politico culturale della città. Si rivolgono ad un consigliere comunale di maggioranza, Sergio Pala. A dire del consigliere, si intravvedono i presupposti di diffamazione nella richiesta di atti. Nella risposta del consigliere comunale, appaiono anche presunti attacchi sui social che Cordella nega di aver mai direttamente rivolto al consigliere Pala. Nello spirito di correttezza, qualora ci fossero risposte da parte del consigliere, sarei ben lieto di pubblicarle

Lettera aperta alla comunità tempiese.

Alessandro Cordella, Resistenza Gallura

In questi due mesi di emergenza globale che ha imposto grandi restrizioni personali e gravi disagi economici per tutti, ma per alcuni ancor di più, la comunità tempiese, a mio modestissimo avviso, ha dimostrato non solo grande senso di responsabilità, ma una estrema solidarietà verso il più debole, il più fragile, il più in difficoltà. Se questo è stato lo spirito della popolazione, altrettanto non si può sostenere per l’amministrazione comunale che, ha innescato polemiche, confronti e scontri a tutti i livelli.

Lo scontro avvenuto con la ATS Sardegna e con la direzione sanitaria del P.O. Paolo Dettori a suon di comunicati stampa; il “confronto”, condito da risentimento, nel rispondere ai cittadini che domandavano delucidazioni, chiarimenti e diritti. Nel momento in cui più si necessitava di equilibrio e responsabilità, l’amministrazione ha preferito avventurarsi sulla via dello scontro a tutti i costi e in tutti i campi: social e amministrativi.

Nervi tesi: « La politica è responsabilità»

Emblematico il caso ultimo, ma non ultimo, della signora Anna Grazia che per avere riscontro ad un diritto, ha dovuto martellare, con meritoria perseveranza, l’amministrazione comunale. Proprio la sua storia mi induce oggi a rendere pubblica una vicenda che avrei voluto portare all’attenzione della comunità in altro momento per questioni di responsabilità. Si, perché chi si occupa di politica, seppur piccola, dimensionata al luogo in cui agisce, ha il dovere di essere responsabile rispetto al quadro generale. A maggior ragione dovrebbe dimostrare responsabilità chi amministra le comunità e, la responsabilità, sommata alla disponibilità, denota sensibilità. Tutto questo in parte non è stato: a me, come magari anche ad altri, è accaduto esattamente l’opposto.

Nervi tesi: l’antefatto

Il giorno 1 aprile 2020 sulla piattaforma social, formulavo una richiesta informale al consigliere di maggioranza sig. Sergio Pala. Una richiesta ben precisa, relativa agli atti amministrativi in materia sanitaria, prodotti dall’amministrazione comunale (Giunta e Consiglio) dal maggio 2019 ad aprile 2020. Non avendo ottenuto alcuna risposta, il giorno 2 aprile inoltravo al consigliere, con una personale riservata, all’indirizzo pec Ufficio Protocollo del Comune di Tempio Pausania, una richiesta formale di informazioni e atti.

Ne riporto il testo integrale affinché i lettori possano avere tutti gli elementi necessari per comporre un quadro completo e veritiero di cosa è accaduto.

La lettera integrale inviata al consigliere Pala il 2 aprile

Egregio consigliere Sergio Pala, mi spiace disturbare la sua attività istituzionale proprio in questo momento e magari distoglierla dalla gestione emergenziale che anche Tempio Pausania si vede costretta ad affrontare, con lei in prima linea come suo uso. Mi rivolgo a Lei in quanto persona sensibile alle necessità della comunità, certo che darà riscontro a quanto mi accingo a richiederle.

Al fine di sgombrare dal campo alcuni dubbi e perplessità sono a richiederle di fornirmi la documentazione relativa all’attività comunale nel periodo compreso dal 19 maggio 2019 al 1 aprile 2020, in ambito sanitario. Nello specifico delibere del Consiglio Comunale; delibere di Giunta; Comunicazioni inoltrate e intercorse tra amministrazione comunale e: Ministero della Salute; ATS Sardegna, Assessorato Regionale; Conferenza Socio Sanitaria; Commissione XII Affari Sociali della Camera; Commissione XII Affari Sociali Igiene e Sanità del Senato; Commissione Sanità Regione Sardegna; ANCI Sardegna; Unione dei Comuni; Direzione Sanitaria ASSL Olbia/Tempio; Direzione Sanitaria P. O. Paolo Dettori. Confidando in una sua celere e dettagliata risposta, porgo Distinti Saluti.

Alessandro Cordella cittadino della Repubblica Italiana.

 

Nervi tesi: la risposta entro le 24 ore del consigliere Pala

La risposta del solerte consigliere Pala non si è fatta attendere, ed in meno di 24 ore mi giungeva quanto segue:

Diffida ad adempiere e costituzione in mora

foto galluranews – Sergio Pala, consigliere comunale di maggioranza

Egregio sig. Cordella,

Formo la presente al fine di diffidarla dal proseguire con l’attività lesiva e dichiaratamente diffamatoria dei miei diritti all’immagine, al nome, alla dignità e alla riservatezza, attività da Lei messa in atto tramite il social network Facebook.

Come Lei dimostra di ben sapere, svolgo attività come Consigliere Comunale presso il Comune di Tempio Pausania.

da ormai molto tempo che apprendo, sia in prima persona che a mezzo di segnalazione da parte di terzi, che Ella ha pubblicato una serie di giudizi offensivi, volgari, denigratori e, per l’effetto, diffamatori riconducibili alla mia persona. 

La condotta che qui si espone ha una risonanza enorme, non controllabile e estremamente pregiudizievole: chiunque può leggere i commenti oltraggiosi e farsi, dentro di sé, un’opinione negativa del bersaglio della critica.

Al riguardo, le rammento che i commenti e i post offensivi su Facebook costituiscono una forma di diffamazione aggravata, punita dal Codice penale, poiché rientra nell’ipotesi dell’offesa recata con mezzo di pubblicità.

L’aver espresso tali ingiurie non è espressione di libertà di pensiero, ma rappresenta una condotta illecita tale da cagionare un danno personale e professionale risarcibile ai sensi di Legge.

La condotta che a mezzo della presente le viene contestata, ha trovato quale ultimo atto censurabile, la pec dal contenuto ambiguo che ha inviato direttamente alla mia persona in data 02.04.2020.

Risultando evidente che la Sua condotta è oggettivamente offensiva e lesiva della mia immagine, del mio decoro e della mia professionalità, attraverso la presente La invito:

  1. Ad eliminare con immediatezza ogni pubblicazione diffamatoria direttamente e/o indirettamente riconducibile alla mia persona e alla mia attività;

  2. A pubblicare una inequivocabile dichiarazione attestante riparatorie scuse, con chiara evidenza quanto meno pari alla evidenza mediatica da Lei utilizzata per offendere

  3. A garantire e dichiarare, anche con pubblicazione telematica, che per il futuro si asterrà dal porre in essere condotte quali quella qui contestata

  • fatta ogni riserva di azione giudiziale e risarcitoria e la presente costituisce diffida ad adempiere e costituzione in mora.

 Saluti distinti

La polemica si accende

Nel leggere la risposta ricevuta non volevo credere ai miei occhi. Ad una richiesta formale, con linguaggio formale e corretto, privo di qualsivoglia offesa, rivolta ad un rappresentante eletto dal popolo, il consigliere risponde con una diffida ad adempiere, messa in mora e minaccia querela per non meglio precisate diffamazioni da me perpetrate a suo danno, addirittura giudicando la mia richiesta “ambigua e censurabile”!

Partiamo da una parola che rappresenta un’idea che nel tempo si è fatta prospettiva e, in alcuni casi e in specifiche condizioni, è divenuta reale e concreta: DEMOCRAZIA.

Democrazia: forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo, il quale la esercita per mezzo di rappresentanti liberamente eletti.

Per logica pura e inderogabilmente per Costituzione Repubblicana, gli eletti rispondono al popolo che li elegge. A tutto il popolo. Poco importa se chi domanda abbia o no votato per loro e contribuito alla loro elezione. Devono rispondere sempre e a qualunque cittadino altro che CENSURABILE.

Il punto è il cosa rispondono e il come. Premesso che la figura del consigliere comunale rappresenta sempre e comunque l’intera Amministrazione Comunale e che, in questo caso, il sig. Pala ha preferito all’essere autorevole, dimostrarsi autoritario, il giorno 6 aprile 2020 inoltravo la mia risposta direttamente all’indirizzo mail pec del consigliere:

 

Nervi tesi: la PEC di risposta di Cordella al consigliere.

Buongiorno sig. Consigliere Sergio Pala, leggendo la Sua del 3 c.m. non posso che stupirmi: ad una richiesta legittima di documentazione, formulataLe dal sottoscritto in quanto cittadino impegnato politicamente sul territorio – sa benissimo quale ruolo rivesto e quale attività svolgo in rappresentanza dell’Associazione politico-culturale Resistenza Gallura” – Lei, Consigliere, risponde con una diffida con costituzione di messa in mora, accusandomi di diffamarla a mezzo social network Facebook, omettendo di segnalarmi dove e quando lo avrei fatto.

Anzitutto, La prego di indicarmi dettagliatamente a quali pubblicazioni fa riferimento, avendola io citata in un solo post riferito, peraltro, ad argomenti di carattere squisitamente politico e volto ad avere da Lei delle informazioni di interesse pubblico in materia di sanità.

 

Nervi tesi: qualcuno riportava al consigliere parole del Cordella non rivolte direttamente a lui.

La invito, inoltre, a comunicarmi i nomi delle persone che, a Suo dire, Le avrebbero segnalato miei “giudizi offensivi, volgari, denigratori e, per l’effetto, diffamatori” della Sua persona; convinto di non aver mai espresso tali giudizi, potrei ritenermi leso da tali comportamenti diffamatori.

Infine, La prego di indicarmi in quale parte la mia richiesta di documentazione Le è sembrata essere ambigua! Si tratta, peraltro, di una richiesta che, nel contesto di un post relativo alla questione sanitaria, Le avevo già formulato via facebook – 1 aprile 2020- e che, con la pec datata 2.4.2020, mi sono limitato a formalizzare stante la Sua mancata risposta.

Ritengo quindi che la critica politica, rivolta ad un pubblico amministratore, non possa essere considerata diffamatoria né possa arrecare alcun danno.

Piuttosto, trovo sia politicamente e democraticamente inaccettabile la sua piccata risposta tesa ad intimidire l’attività politica del sottoscritto che, nei fatti, comprime anche di molto la democrazia umiliando la nostra Carta Costituzionale che, Le ricordo, all’articolo 21 recita:

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

 

Cordella rende pubbliche attraverso gli organi di stampa le mail intercorse

Come sono certo capirà, l’inaccettabilità del Suo atto mi vede costretto a rendere pubblico quanto accaduto, trasmettendo una nota esaustiva agli organi di stampa e blogger locali con allegate le richieste da me inoltrateLe il 2 aprile u.s., il contenuto della sua indelicata replica e questa mia ultima.

Le anticipo inoltre che presenterò al Consiglio Comunale e al facenti funzioni di Sindaco, per mezzo di un Consigliere già resosi disponibile, formale interrogazione, affinché atti di questa natura vengano valutati, censurati e resi irripetibili, per il rispetto che un amministratore deve alla Costituzione Repubblicana quanto al singolo cittadino.

Colgo l’occasione per rinnovarLe l’invito a fornirmi la documentazione richiestaLe formalmente il 2 aprile u.s. o ad indicarmi, gentilmente, l’Ufficio comunale e/o il Dirigente preposto per soddisfare tali richieste. Cordialmente

Alessandro Cordella, cittadino della Repubblica Italiana Gentile Sig. Cordella,

 

Nervi tesi: l’ultima breve risposta del consigliere.

In merito alla Sua richiesta di documentazione, le comunico che potrà rivolgerla formalmente al Vice Sindaco del Comune, come normale istanza di accesso agli atti e non nella forma di una riservata personale, secondo la disciplina che riterrà più consona alle Sue esigenze. Tanto si doveva per completezza.

Distinti saluti.

Le considerazioni finali di Cordella

Lascio al lettore e cittadino il formarsi di un giudizio sull’atteggiamento politico e amministrativo manifestato dal consigliere Pala per nome e per conto dell’Amministrazione Comunale, invitando però a tener in debito conto che:

  • ogni qualvolta la democrazia risulta compressa, osteggiata, oltraggiata, mal sopporta, con atteggiamenti, dialettica -sia essa verbale o in forma scritta- da chi detiene (protempore) il potere, tutti , nessuno escluso, perdiamo uno spazio di libertà personale e collettiva.
  • Il non contrapporsi a tali derive non facendole emergere, non rendendole pubbliche, quindi subirle e accettarle silenziosamente, ci spinge nell’abisso dell’indifferenza e della non partecipazione alla vita stessa del sistema democratico.

Ai satrapi che piegano e distorcono le prerogative del sistema democratico dico chiaramente: io non ci sto.

Alessandro Cordella

Tempio Pausania 20 maggio 2020

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