Paolo Dettori, scartato dalla direzione l’ampliamento dei posti Covid-19 nella tendopoli.

 Al Paolo Dettori, come raccontato ieri, c’era la possibilità di ampliare la cosiddetta zona grigia, individuata all’interno della tendopoli dinanzi al Pronto Soccorso. La soluzione di lasciare nell’unico contesto fin’ora utilizzato per triage, ossia la tendopoli, anche eventuali pazienti sospetti o conclamati, poteva essere incrementata di ulteriori tre letti. La proposta. voluta dai sanitari del P.S. non ha riscontarto il parere favorevole dell’azienda che ha risposto negativamente alla proposta venuta dal Paolo Dettori.

Sembra quasi un gioco di dispetti. L’azienda si fissa sul reparto di Ostetricia e Ginecologia, mentre l’ipotesi viene rimossa per intervento diretto da Cagliari. Sul reparto, come noto, pende la possibilità di una riapertura del blocco parto ed era, in virtù di una possibilità che si arrivi alla deroga, da scongiurare assolutamente. Anche l’alternativa dell’ex Reparto di medicina, al 5° piano, è scartata. Resta solo quella attuale, nella tendopoli messa in piedi da Anestesisti e operatori del P.S.

E se dovessero arrivare pazienti in numero superiore a due?

Se accadesse che più di due pazienti in contemporanea fossero positivi,  si avrebbe la difficoltà oggettiva di accoglierli tutti.

« Sembra quasi che la proposta nostra non vada bene. – dice il dottor Tamponi- « E’ stata bocciata senza prevedere che un’altra tenda avrebbe dato garanzie per più dei due pazienti attualmente accoglibili. I separè li hanno creati per l’ospedale di Milano, dove nel padiglione fieristico vi sono 4.000 nuovi posti e qui per una tenda e altri 3 posti,  si dice di no. Il sistema, come già dimostrato, fino ad adesso non inquina nulla, l’ospedale non “si sporca” con possibili casi positivi. Il passaggio dei pazienti e dei sanitari è funzionale e non pregiudica l’operatività dell’intero Paolo Dettori».

Ancora una volta prevalgono punti di vista, incentrati su posizioni di parte e poco spendibili per chi in Azienda vede l’ospedale Paolo Dettori come fumo negli occhi. Ci sarà da far calmare le acque e auspicarsi di un ritorno alla normalita quando l’emergenza sanitaria passerà. Subito dopo, si dovrà rivedere il ruolo del Paolo Dettori e restituirgli il ruolo che deve avere.

Nessuno ha nulla contro Olbia, qualcosina semmai sul Mater, ma la sanità territoriale, (Tempio, La Maddalena, Isili, Lanuseie tutti gli altri centri ospedalieri), non può essere più preda facile delle voracità di un sistema fallimentare, ampiamente documentato anche in queste settimane.

Si ridia speranza alla gente, la garanzia a tutti di una adeguata assistenza sanitaria. Non si baratti la vita della gente con voti e privilegi di questa o quella politica. La misura è colma da tempo e l’emergenza finirà prima o poi. 

Related Articles