Reclamo all’archiviazione sulle firma false

Il 4 ottobre scorso, è stato depositato il reclamo sull'archiviazione delle firme false nella vicenda MaterOlbia.

Il reclamo alla archiviazione sulla vicenda firma false per cui è chiamato a rispondere l’avv. Angelo Merlini, è in tribunale a Tempio da ieri 4 ottobre. 

Sardegna Reporter scrive oggi un articolo sulla opposizione da parte del legali di Alessandro Marini che venerdì 4 ottobre hanno ufficialmente depositato il ricorso. 

Sardegna Reporter

«Alessandro Marini, infatti, non ha accettato passivamente il decreto di archiviazione che, secondo il parere di alcuni giuristi di fama nazionale, è alquanto discutibile. Il decreto di archiviazione, emesso dall’Ufficio per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tempio Pausania in data 25 settembre 2019, è relativo al procedimento RGNR 0736/2019 R.G.LP. :1341/19 R.G.N.R., a carico dell’indagato Angelo Merlini.

Alessandro Marini

Il reclamo, a firma dello stesso Marini, stoppa il decreto di archiviazione con il quale, appunto, il G.I.P., Dott. Marco Contu, aveva decretato non doversi procedere penalmente nei confronti dell’avvocato Angelo Merlini. Benché una perizia calligrafica avesse accertato la presunta falsità di diverse firme apposte su alcuni documenti attinenti l’intera vicenda del Mater Olbia Hospital.

Secondo quanto contenuto nell’opposizione all’archiviazione, di matasse da sbrogliare ce ne sono ancora tante. La magistratura pare non abbia condotto alcuna indagine al riguardo. Anzi, secondo la parte lesa, 2 documenti chiave in originale sono stati trafugati dagli uffici del Tribunale di Tempio Pausania. Tali documenti riguardano, guarda caso, le firme false prodotte in originale da Angelo Merlini e attribuite al dott. Yoginder Nath Tidu.

Ora, a scendere in campo c’è anche un noto pezzo da “novanta” della Qatar Foundation Endowment alle dirette dipendenze della famiglia reale. Questo personaggio, di nazionalità qatariota, in proposito ha dichiarato che “… non risulta al direttore del dipartimento legale della Qatar Foundation Endowment, che cura gli interessi della stessa fondazione, alcun affidamento di incarico all’avvocato Merlini, soggetto che risulta del tutto sconosciuto”.

Il reclamo verte su “zone d’ombra”

Tidu Maini

Ovvio, quindi, che sono tanti i punti controversi della vicenda che necessitano approfondimenti e chiarimenti, sgombrando il campo, soprattutto, da eventuali “zone d’ombra” che avvolgono la nascita dell’ospedale privato targato Qatar. Naturalmente, dal punto di vista giudiziario, un altro approfondimento si rende necessario per accertare come e chi, eventualmente, ha trafugato i due documenti originali dal fascicolo processuale. Allo stesso tempo, però, è indispensabile capire da che cosa nasca l’autoproclamazione dell’avvocato Merlini quale legale della società SHRP S.r.l. controllata e finanziata da Qatar Foundation. Essa scaturisce da una investitura ufficiale, nonostante proprio gli uffici della Qatar Foundation asseriscono di non conoscerlo.

Ovvio, pertanto, che l’opposizione del Marini al decreto di archiviazione dell’ufficio per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tempio Pausania, inerente il procedimento RGNR 0736/2019 R.G.LP. :1341/19 R.G.N.R. del 25 settembre 2019, esige una approfondita analisi in sede di riesame.

E questo, tra l’altro, resta un punto fermo e fondamentale dell’intera vicenda, perché, a prescindere dalla controversia in corso, è indispensabile accertare la verità, anche attraverso una rogatoria internazionale, per sentire Tidu Maini».

Il reclamo che vuole arrivare ad allontanare “zone oscure” della storia.

Restano ancora tanti i lati oscuri della vicenda giudiziaria legata alla nascita del Mater Olbia su cui, è bene ricordarlo, indaga la Procura di Cagliari in particolar modo sul coinvolgimento della politica sia nazionale che regionale. 

Una valutazione in merito a quanto accaduto, dovrebbe estendere alla stampa regionale e  nazionale il racconto  super partes della vicenda. Ciò che ieri, in un pezzo sulla disinformazione mainstream, si è voluto rilevare, non arriva a caso. E la vicenda del Mater Olbia che viene vista esclusivamente dal lato della presunta bontà di servizi del tutto inesistenti, merita la verità dei fatti e degli antefatti.

Non di articoli che ne decantano l’eccellenza e una presunta straordinaria importanza in questo territorio. Di fatti e verità si ha bisogno, così come di strutture pubbliche efficienti. Strutture che abbiamo da sempre e che oggi sono in affanno proprio a causa di questo “strano” interesse verso una struttura privata.

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