chicken road

Reclutano sanitari, i nuovi eroi precari.

Reclutano sanitari, davvero non sanno più che fare in una regione  così disperata con a  malapena 1.600.000 abitanti, per arginare l’epidemia da Covid 19. Navigano a vista, decidono di mettere in piedi un apparato, l’ennesimo, che deve coordinare, organizzare, ma non spendere. Siccome i soldi non bastano per affrontare questo nuovo spauracchio 3.0, fanno anche richieste di denaro ai sardi. Come se i sardi non sapessero o facessero finta di scordare in che stato hanno lasciato la sanità pubblica. I precedenti amministratori, come gli attuali, rappresentano il peggio che i cittadini potessero scegliere. Non c’è destra o sinistra, tutti sono accomunati da incapacità manifesta, sprovvedutezza, e bussola rotta. E poi te li ritrovi a chiedere soldi ai sardi perché gli ospedali non ce la fanno più e bisogna aiutarli. 

E lo venite a chiedere ai sardi?

Agli stessi che da 6 anni ve lo stanno urlando, con proteste, manifestazioni, occupazioni, che la barca faceva già acqua da molto prima di oggi? 

Voi, che avete indennità da starvene tranquilli per vedere il naufragio della nave a cui avete tolto timoniere e le vele, in capo a 3 mesi mettereste a disposizione della sanità 2.700.000 €, il saldo di tre vostre indennità. Hai voglia di acquistarne mascherine, respiratori e assumere personale a ruolo e riaprire servizi che scientemente avete chiuso!

Reclutano sanitari per l’emergenza quando la penuria di personale è oggettiva da anni

DELIBERAZIONE N. 10/1 DEL 8.03.2020

“Reclutano” «…personale sanitario finalizzato al rafforzamento dei controlli presso le strutture portuali e aeroportuali della Sardegna. Inoltre, l’art. 1 del decreto legge 7 marzo 2020 sopra richiamato, prevede alcune misure per il conferimento, anche in deroga alle vigenti disposizioni in materia, di incarichi di lavoro autonomo al fine di far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del COVID-19.

I tre ospedali galluresi

Nello specifico, i profili professionali interessati da tale norma sono infermieri, operatori socio sanitari e a medici specialisti, in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, malattie dell’apparato respiratorio, malattie infettive e tropicali, medicina d’emergenza urgenza, medicina interna, malattie dell’apparato cardiovascolare, radiodiagnostica, igiene e medicina preventiva e specializzazioni equipollenti ovvero ulteriori specializzazioni che si dovessero rendere necessarie da individuarsi con determinazione del Direttore generale della Sanità».

Questi sono alcuni passaggi della recente delibera regionale. Il reclutamento:

  1. dovrà riguardare esclusivamente gli operatori non in servizio presso le strutture sanitarie regionali e, con particolare riferimento al personale medico, non sia altresì titolare di incarichi di continuità assistenziale….che il lavoro temporaneo debba essere rispettato con riferimento all’anno solare, e non in dodicesimi, nell’ambito delle disposizioni di cui alla presente deliberazione.

Appare chiaro che si tratta di lavoro temporaneo, come dire che finita l’emergenza, si ritorna a casa e tutto dovrà ripartire dalle macerie lasciate, le stesse che ora ci sono. Semmai aggravate da questa tragedia sanitaria che ancora in Sardegna non è particolarmente pesante. Quindi, ospedali limitati, carenza di servizi, mancanza di strumentazione e personale.

Perché, quelli che verranno assunti, anzi “reclutati”, non potranno restare in servizio definitivo, ma ritornare ad alimentare la lunga lista dei precari che sono serviti solo ora in questa emergenza. Che invece sarebbero importanti proprio per far ripartire la sanità pubblica finita l’emergenza.

Le aziende sanitarie reclutano “truppe” provvisorie da mandare allo sbaraglio. Finita la guerra, si procederà al mesto congedo. Altri futuri “eroi precari” del coronavirus anno 2020. 

Related Articles