Spontaneità, sincerità e la tenacia di Abali Basta, oggi in assemblea

Raro vedere in un gruppo di cittadini spontaneità e sincerità così marcate. Ancor meglio quando queste doti di umiltà e coerenza vengono alla luce senza mai far venir meno la tenacia e la determinazione. Questo è stato Abali Basta dal primo minuto, da quel lontano 2018, questo è oggi anche nella assemblea pubblica svoltasi in ospedale.

Ordine del giorno limitato per l’assemblea, non ci sono al momento tante novità. Alla fine, risulta   informativa per la discussione dell’esposto che, come da nostra notizia, è stato preso in consegna dalla GdF per le indagini. Il focus è sulla sospensione/chiusura del punto nascite avvenuto il 18 aprile del 2018. Come ormai tanti sanno, si attende la decisione della richiesta di deroga che è stata inviata al Ministero. Si nutrono speranza ma non poi così tante dal momento che questa ennesima e fallimentare classe politica al governo della regione, mostra limiti e sudditanza a una disciplina lenta e farraginosa. L’esatto opposto di quanto i vincitori delle elezioni sbandieravano in campagna elettorale.

Si ricordano bene le promesse e i proclami. “Con noi sarà tutto diverso, ridaremo dignità a quel che il csx vi ha tolto”. Ed eccoci qui, a contare le innumerevoli panzane ascoltate.

Diversi i passaggi di Abali Basta sulla distanza tra la politica e i bisogni della gente.

«Ci si sente soli dal principio, la politica è assente, si bea di risultati non raggiunti e rivendica l’impegno. Poco, troppo poco quando in gioco ci sono diritti sacri e un territorio che marca disagi ogni giorno che passa».

Il sentimento è condiviso dagli altri, in Abali Basta ci sono dei portavoce ma la voce è unica, spontanea ma sempre efficace e diretta. Si trova sempre un accordo perché si ha la percezione chiara e netta che la strategia scelta è la sola possibile.

Spontaneità e fermezza

Ciò che nasce spontaneamente, per un istintivo input non sempre rappresenta la via maestra per un’azione energica. Ma in Abali Basta, quel sentimento si trasforma in energia, in fermezza, in una continua voglia di non gettare la spugna. Non ci arrende, si va avanti. Come accaduto per l’esposto contro la chiusura del Punto Nascita. Prevale la spontaneità ma anche il cervello che illumina da un anno e oltre il comitato.

Martinella Diana Nina Fara. L’avvocato Diana è il legale che ha curato e presentato l’esposto in Procura con Nina Fara, prima firmataria. Raccontano dell’ottimo trattamento ricevuto alla GdF qualche settimana fa. Ascoltate e rassicurate che si farà di tutto per risalire a lacune nella gestione della sospensione/chiusura. Conosciamo la Guardia di Finanza di Tempio e sappiamo lo scrupolo con cui lavorano. 

«Ci attendiamo novità a breve – hanno detto, entrambe. Sarà una proceduta lunga ma l’orientamento dell’assemblea sembra ispirato ad un cauto ottimismo. Si è positivi anche su questo fronte».

Positività dunque, nonostante manchi ancora una risposta del Ministero sulla deroga chiesta e non ci si attende delle grandi novità dalla prossima stesura della legge di riordino della rete ospedaliera.

Abali Basta non cede. Ha testa e cuore, vive di strategie messe sovente a dura prova dalla nullità dell’azione politica di chi conta e può.- Il disegno è chiaro, dare oggi qualcosa più a parole che a fatti e prendere domani a fatti e senza parole.

Alessandro Cordella

« La barra sempre dritta – afferma Cordella rivolto all’assemblea -, non ci fidiamo di nessuno perché questi 13 mesi così hanno detto. Attendiamo fiduciosi l’esito dell’esposto ma non si deve cedere a lusinghe o infiltrazioni politiche che sanno di elezioni amministrative, prossime e venture. Così come ci allontaniamo da comitati sorti altrove a scopo elettoralistico che alla fine separano anziché unire. Siamo uniti dalla sincerità e dalla lealtà di una lotta che vogliamo porti ad un risultato dignitoso per la nostra gente. Né di più, né di meno. Viva la nostra e vostra tenacia e la spontaneità della vostra costante presenza».

Related Articles