Tempio Pausania, Speravo nell’Unione dei Comuni, ma anche quella è stata una pagina bianca.

Tempio Pausania, 31 gen. 2019-

Ho provato un moto di indignazione nel leggere il documento dell’Unione dei Comuni, uno strana overdose di nausea e repulsione, come se in quel preciso istante venissi  colto dalla sconfitta dell’uomo. Era evidente, fin troppo, che venivano meno le capacità di far emergere quella coesione che appare nella lettera come un dato di valore che mai c’è stato.

Cosa è poi la coesione? Lo stare semplicemente assieme oppure un essere parte intera di tante diverse realtà dinanzi alle emergenze e ai bisogni? Cosa sono state le strategie, rivelatesi fallimentari, di tanti anni di lotte e battaglie che confluivano alla fine sempre nella solita indigestione di promesse e speranze?

Lo dovevate a loro…..

Mi sono sentito privato della mia resilienza, come se al vostro posto ci fosse l’assessore o il manager da 240.000 euro l’anno,  denervato della mia generosa partecipazione a questi anni di battaglie, in ogni terreno, per qualsiasi manifestazione, sino alla occupazione di 65 giorni che oggi gridano rabbia, rancore, risentimento verso  persone che non una sola volta hanno pensato alle altre migliaia che hanno sperato in loro per la risoluzione della vicenda Paolo Dettori. Quasi 5 anni di governo targato CS sono bastati affinché  il quadro, parzialmente compromesso dalla precedente amministrazione, che peraltro aveva risparmiato i piccoli ospedali tra cui il nostro, fosse per sempre deturpato. E quella richiesta del 21 novembre, quando l’emozione colse tutti i presenti, sancì per la prima volta un volare alto ed insieme per un diritto  umano. Tutto cancellato da questo indecente documento che attesta una falsa vittoria e una resa incondizionata ai poteri forti che stanno decretando la fine dell’ospedale.

A loro…..

” Pertanto, i Sindaci dell’Alta Gallura, pur rispettando la scelta del Sindaco di Tempio Pausania, coerentemente non si dimettono per le seguenti ragioni:

–           I risultati ottenuti sono in linea con quanto concordato fra le parti nell’incontro tenutosi a Sassari il 07/12/2018 fra i Sindaci dell’Alta Gallura e l’Assessore Arru, di fronte al Prefetto Marani, quale Organo di Governo e Garante degli accordi condivisi e sottoscritti da parte di tutti i partecipanti”.

Quali risultati signori sindaci? Il documento vostro (tutto, tutto??) riporta una mera elencazione di atti vecchi, di delibere addirittura del governo regionale precedente,  persino di Berlusconi, come se ora fossero atti a giustificare che era già tutto scritto. Quindi, prove certe da impugnare per salvare il vostro ridicolo atteggiamento dinanzi ad una mancata promessa pubblica? Pensate che la gente si faccia prendere per il naso da questo attestato che punta solo a salvare il vostro operato? Oppure non sapete che non avete ottenuto un bel nulla, ivi compresa quella famigerata tempistica che l’assessore avrebbe dovuto dare e mai ha dato?  A voi bastano le carte e la vostra linda fascia tricolore per assolvervi dall’essere venuti meno all’impegno di dimettervi?

A loro……

Il vostro territorio, la vostra comunità di appartenenza, pensate che possiate convincerla che avete operato per il loro bene? E quale sarebbe il loro bene se avete scordato la priorità della sanità, pensando magari che i risultati arriveranno su carte e parole, roba da destinare al vento come stato finora?

” Molto si è fatto nel tempo, a piccoli passi, per il presidio ospedaliero di Tempio Pausania, e ciò è nella delibera di Consiglio Regionale del 25/10/2017, per il mantenimento del Reparto di Otorino e per le altre attività in parte attuate e in parte da attuare, a seguito degli impegni assunti il 07/12/2018 e condivisi da tutti i Sindaci”.

Il reparto di otorino che si è ridotto di 8 posti letto sarebbe un successo che avete ottenuto voi. E per quanto durerà la pacchia di una mezza struttura complessa che al momento è unica nell’area Assl di Olbia con appena il numero minimo di letti come da legge? Vi fidate ancora dell’assessore che fra 24 giorni andrà a casa e che ha lavorato dal primo  momento per chiudere il Paolo Dettori? 

“-           La decisione di non dimettersi da parte di 10 sindaci è legata, in parte ai risultati ottenuti e a quelli che, con il proseguo dell’attività politica potranno essere raggiunti ( a fronte di argomenti complessi e specialistici, non sempre di facile e immediata soluzione), e in parte al rispetto e alla considerazione che meritano anche i concittadini di Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa Gallura, Trinità d’Agultu e Vignola e Viddalba (senza i quali – grazie agli amministratori locali di quei territori – oggi non si discuterebbe di parziale e/o pieno risultato) che, interpellati  in Consiglio Comunale e/o attraverso riunioni allargate almeno alla maggioranza di ciascuna amministrazione, hanno dimostrato pieno dissenso alle eventuali dimissioni del loro Sindaco”.

Parziale e/o pieno risultato? Ma vivete su Marte? Non c’è stato alcun risultato, da qualsiasi parte giriate o pensiate di modificare un totale insuccesso. prove alla mano. Se “verba volant et scripta manent”, a volte, se c’è di mezzo una ATS e un assessore che ha fatto di tutto per convincervi che vi ha preso per il naso, può accadere quello che sta accadendo, ossia che neppure uno scritto, un documento ufficiale hanno una qualche valenza. Ma ci cascate sempre perché non lo avete capito o perché avete in serbo chissà quali risorse da utilizzare per la vostra battaglia?. E allora saremmo noi gli stupidi? Noi altri che vi abbiamo fornito prove della inconcludenza delle parole e anche degli scritti dell’assessore?

Non si mette in dubbio che le vostre amministrazioni fossero contrarie alle dimissioni, ma spero vivamente che tra di loro non ci siano persone che avranno bisogno di interventi sanitari che non si fanno più al Dettori, perché quando busseranno alla vostra porta, non potrete dire “è colpa dell’ATS”, lo sanno, lo sappiamo anche noi, ma sanno anche che voi alla lotta avete dato un sostegno diplomatico, pur consci, come eravate, che a nulla si era giunti. Altro peso specifico avrebbero avuto le vostre dimissioni! Ma no, avete ragionato nella tristissima logica dell’orticello…per quanto piccolo, so che me lo posso gestire.

State sicuri, nessuno e men che meno io attaccherà mai un individuo, quindi nemmeno voi, dal punto di vista personale, ma da quello politico, strategico, opportunistico, non me lo impedirò.

Questa Unione dei Comuni la ritenevo la salvezza del territorio. Ebbene, mi sono convinto che sia stata solo una Unione che ha smarrito il senso di comunità di cui si bea e si vanta. Diversamente,  mi si dica, come da dizionario, che una comunità è l’ “Insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni: la c. nazionale, cittadina; agire nell’interesse della c.; c. umana, la società degli uomini, il consorzio umano; c. di affetti, la famiglia, ecc”,  ma non parlate di coesione, vi prego. Non la meritiamo questa verecondia politica.

E rammentate che non si è stati dentro  un ospedale per oltre due mesi e poi “arrivederci e ciao”. Sarà il popolo a continuare la battaglia, voi, duole dirlo, l’avete persa, almeno due volte. La prima è inutile ricordarvela, la seconda ci arrivate da soli.  

Antonio Masoni

 

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