Un “salasso” per due viaggiatori galluresi trasferiti dalla Corsica a Livorno.

La disavventura di due passeggeri galluresi, con furgone al seguito, trasferiti prima da Propriano a Bastia e da qui a Livorno per rientrare a Olbia.

Un vero salasso economico per due galluresi che stavano per imbarcare per tornare in Sardegna dalla Corsica. Il danno successo 10 giorni fa  alla nave Giraglia che copre la  linea Bonifacio- Santa Teresa, come noto, ha di fatto sospeso la tratta da e per la Corsica. La Moby  che gestisce i collegamenti con la Corsica, ha infatti deciso di non sostituire la motonave e ha chiuso la percorrenza a data da destinarsi. La riparazione della nave incidentata, richiederà – dicono alla Moby – diversi giorni.

Enormi i disagi per chi in Corsica ci va per lavoro e ha purtroppo solo questo mezzo per raggiungerla. Al disagio evidente, con grande sorpresa, stavolta si è aggiunta la beffa.

« Lunedì siamo partiti con la Corsica Ferries – ci racconta Osvaldo Premuselli, che ha una piccola azienda di Catering col socio Antonio Manconi. La linea era Porto Torres-Ajaccio. Per rientrare non c’è la continuità territoriale pur se la Moby ha la convenzione con la Regione Sardegna per mantenerla. Ieri mattina potevamo rientrare con una compagnia francese da Propriano per Porto Torres.  E’ successo che anche questa nave ha avuto dei problemi e dopo mezz’ora di navigazione,  siamo rientrati in porto a Propriano. Nessun’altra possibilità per rientrare in Sardegna. La sola possibilità era andare da Propriano a Bastia e da qui a Livorno con un costo complessivo di 763 euro! Abbiamo chiesto di farci un prezzo migliore alla Moby, uno sconto visti i disagi per questo rientro. Ci hanno trattati malissimo, chiusi nel porto di Livorno, come bestie. C’erano 150 persone come noi nella stessa situazione. Una vergogna, che purtroppo  subiamo ogni settimana. La nostra attività è di Catering, forniamo prodotti deperibili per la ristorazione. I rischi di questi ritardi assurdi e di questo continuo vagabondare, crea dei danni seri alla nostra azienda».

 

Salasso economico, disagi, viaggi al limite della decenza.

«Pensa – continua Osvaldo – che rientrare dalla Corsica, due persone e il furgone, ci costa 64 € con la convenzione che dura sino ad aprile. Senza la continuità territoriale, sui 110€.. Ne abbiamo speso, girando il mare ben 700€ in più e perdendo tempo e lavoro. Il biglietto che ti ho allegato, è quello della tratta da Livorno per Olbia. Da aggiungerci quello da Bastia a Livorno per un totale, come detto, di 763€. Abbiamo insistito per avere uno sconto ma la Moby e i suoi dipendenti del porto di Livorno inflessibili. Siamo mesi e mesi in questa situazione, e non certo da 10 giorni che è successo l’incidente. Spese di soggiorno non previste in Corsica, che costano il triplo che da noi. E tutto per un servizio che non garantisce nulla ai sardi». 

Pessimo, al solito, è un eufemismo per indicare, e non è la prima volta che accade, il sistema indecente dei trasporti da e per la Sardegna. Non esiste altro sistema per raggiungere con  mezzi carichi di merce la Corsica o la penisola, ma le gestioni delle compagnie sono al limite davvero della tolleranza. In più, si aggiungono vere frustate sotto forma di salasso per chi il mare lo deve prendere per lavorare e non per vacanza.

La Regione Sardegna, da sempre, si pone il problema senza mai risolvere in maniera definitiva gli accordi per il trasporto dei Sardi. Nessun vantaggio, viaggi indecorosi come ci fu segnalato tempo fa (noi sardi trattati come bestie da macello), tariffe carissime e servizio che, a ben guardare quanto avvenuto ai due viaggiatori galluresi, un salasso economico che nessuno potrà mai ripagare. Vergogna!

 

 

 

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