Via Pertini: ” Io, prigioniera dentro casa”.

Via Pertini. In questa via risiede una ragazza di nome Maddalena.   Leggo su facebook la sua personale vicenda umana. Mi rattrista il suo accorato appello, prigioniera di una sorte che la tiene legata ad una sedia a rotelle ma fieramente legata a questa città che non è la sua per nascita. Lo è per adozione, ci vive o meglio, cerca di viverci. Ogni volta che becco qualche ingiustizia, e sono sempre troppe in questo luogo, ho come un sentimento di ribrezzo.

Constato la bellezza della città ma ne ravviso le troppe precarietà, i tantissimi ostacoli, persino le stupidaggini che per molta gente non sono tali. Tutt’altro, sono la dimostrazione che per quanto si tenti di rispondere alle normative sulle barriere architettoniche, e su questo fronte si sono fatti progressi, c’è sempre un avanzo che resta a disfare anche il poco di buono che viene fatto.

C’è chi vigila e sanziona posteggi improvvisati, girando l’angolo di piazza Gallura e chi non ha l’ardire di spingersi nelle periferie della città, dove sono tante le deficienze e le carenze di attenzione verso i disabili. E’ così per via Pertini, dove le condizioni disastrose dell’asfalto impediscono lo scorrere di una sedia a rotelle. Fesserie, per chi non ha questi problemi, insormontabili barriere per chi su quella sedia ci passa la vita.

Scrive Maddalena, quasi intimidita dal tenore di questo suo stesso scritto. Il suo non è altro che l’ennesimo appello alla mancanza di sensibilità di questa città. 

Via Pertini, trappola per chi vive su una sedia a rotelle

«Non me ne frega nulla se dopo questo post, verrò insultata da qualcuno del resto il mondo è bello perché è vario, e quasi nessuno al giorno d’oggi riesce a comprendere e a mettersi nei panni altrui.

Vivo a Tempio da anni oramai, posso definirmi tempiese ed in un certo senso ne vado persino fiera. Amavo Tempio da bambina, poi però si diventa grandi e capisci molte cose.

Capisci che la gente del posto ha una mente chiusa, presa da se stessa e dalle cose banali, nessuno ascolta, nessuno parla, nessuno vede, sei sola e ti guardi attorno..

Come dicevo prima, Tempio sa anche essere molto carina quando vuole quando le cose, vengono organizzate davvero bene. Abbiamo cose per le quali vado comunque fiera.

Manca qualcosa però,  la sostanza, manca un imponderabile motivo in più che dia la spinta a noi giovani per stare qui e fare qualcosa per questa città.

Una vita a lottare per il diritto di vivere una vita normale

In tanti anni di vita passati qui, ho visto cose che non avrei mai voluto vedere. Mi trovo a combattere da una vita, per i diritti e i valori, umani, i diritti delle persone che come me hanno una disabilità. Parlo  delle barriere mentali e architettoniche.

Sono mesi che cerco in ogni modo che chiedo di aggiustare la strada, di via Sandro Pertini, zona dove vivo io.

Una strada disastrata che a lungo andare ha creato delle buche così grandi da poterci cadere con tutta la sedia a rotelle..
Io le cose le dico una volta soltanto, massimo due. Alla terza scatta l’ira che è in me e l’immenso disprezzo verso chi dovrebbe davvero dare un maggior servizio per la città.

Sarò antipatica ma poco m’importa quando so di essere nel giusto come in questo caso e quindi signore e signori godetevi lo spettacolo di questi scatti meravigliosi (vedi le foto)

Un giretto a Tempio te lo fai!?

Vergognatevi per la vostra mancanza di rispetto e attenzione, vergognatevi  quando fate promesse ai cittadini, inventando stupidaggini, promettendo che la città sarà una città migliore, senza più barriere. Intanto le strade continuano ad essere in questo stato, la gente parcheggia nelle zone non adeguate e poi mi venite a dire ” in altri posti è peggio”.

Quindi noi dobbiamo fare come le pecorelle, andiamo verso il degrado come il resto delle altre città?».

L’assessore Quargnenti risponde

«Buona sera Antonio. Ho letto l’articolo su via Pertini . Sono veramente mortificato per ciò che si è creato dopo che sono stati effettuati i lavori di allaccio energia elettrica. Il ripristino deve essere fatto dall’impresa che ha lavorato per Enel. Li ho contattati immediatamente e mi é stato garantito che procedono immediatamente per eliminare le insidie stradali. Saluti Francesco Quargnenti».

Related Articles