Ciao, Antonio

Caro Antonio,
non avremmo mai pensato di ritrovarci a scrivere per te quel “ricordo” con cui tu hai onorato, nel tempo, tanti altri.

Non è semplice trovare le parole giuste. Le emozioni ci esplodono dentro, ma non riusciamo a tradurle in qualcosa di comprensibile.

Tu non sei stato una persona qualunque, e tanto meno per noi. Tanti, tantissimi hanno conosciuto il tuo cuore grande, il tuo spirito battagliero, il tuo bisogno di lottare continuamente contro le ingiustizie. Innumerevoli persone si sono rivolte a te per chiedere aiuto. E tu ti sei sempre fatto in quattro, oltre i limiti del possibile. Anche quando eri tu ad aver bisogno di supporto. Ma questo è risaputo.

Ci sono però altri aspetti di te meno conosciuti. Ad esempio il tuo desiderio di trarre fuori il meglio dagli altri, e soprattutto dagli artisti. Molti sono passati dai tuoi microfoni, in questi anni. Il tuo unico intento era quello di mettere in luce le loro qualità e dare loro la giusta importanza.

Noi siamo tra questi. Grazie a te abbiamo avuto la possibilità di fare delle cose che mai avremmo pensato di realizzare. Con spettacoli, collaborazioni, idee a volte stravaganti ma d’effetto.

Ci hai insegnato ad osare, a credere in noi stessi proprio quando ci trovavamo di fronte alle nostre insicurezze.

Di coraggio ne hai dimostrato tanto pure tu, col progetto di realizzare un blog davvero libero. Libero da interferenze, da ideologie politiche, religiose o di qualunque altra natura. Cosa tutt’altro che facile! Sottomessi a nessuno, mai. Questo era il nostro pensiero condiviso. Sì, perché la condivisione di idee era fondamentale, per te. Ti piaceva fare squadra, discutere e programmare in team.

Il destino ha deciso diversamente, ma noi avevamo in ballo ancora tanti progetti. Una web tv dedicata ai giovani e al nostro territorio; approfondimenti delle nostre usanze e tradizioni; riprendere gli spettacoli e le serate di intrattenimento, rimaste in sospeso per anni… Non ci mancavano le idee e la voglia di fare.
Tutto ciò ci entusiasmava e ci dava nuova fiducia anche nella vita.

E ora?

È una cosa strana che spesso la morte ci tolga proprio le persone più amate. Che si porti via proprio coloro che hanno più voglia di vivere. E tu davvero non te ne volevi andare.
Infatti sarai sempre con noi.

                                                                                                                                                         

 

«Come un prestito da onorare,
un affitto in scadenza,
un perverso termine di contratto,
un’arma scarica,
un subdolo ricatto…

La vita si dipana,
tra ricevute e nuove tasse,
pregna di varianti e lisce contraddizioni,
come uno smarrito cucciolo
sottratto alla madre naturale.

 Si tratteggia così
un nuovo cammino,
nell’incertezza del poi,
con le ossessioni di ieri.

 Ma l’amore esiste,
sennò non fiorirebbe il cisto,
né sboccerebbe il pero selvatico,
né urlerebbe il lago delle nuove vite.

 La luna,
grande come il sole,
illustra un mosaico di stelle
ai rapaci della notte,
silenziosi ladri del cielo scuro.

 Maggio lo sento,
come il mio cuore che fibrilla…
di sogni e nuove fioriture.»

 (Antonio Masoni)

 

editor

Related Articles