Esentasse, senza ricevute, i soldi facili nelle truffe (4^).

Esentasse, sempre senza emissione di ricevuta, in barba al fisco, fregandosene delle normative vigenti. Così agiscono i sistemi che alla base hanno una truffa, piani organizzati e cadenzati nel tempo per spremere al meglio i limoni, altrimenti chiamati cretini.

Di solito, quando qualcuno cade in una trappola, ha chiare le motivazioni del suo assenso ma rifiuta di avere un minimo dubbio sulla validità della proposta. Ci si cade perché allettati sempre da qualche spiraglio di miglioramento senza sospettare che ci si sta infilando in un tunnel dal quale è difficile uscire. ” Se esco e poi la proposta diventa guadagno?”, così si tergiversa, ci si attarda nel perdonare ogni defaillance del progetto stesso, si continua a pagare, a non ricevere ricevute. Tutto mentre gli autori della truffa, se la godono con soldi esentasse. Tanto se uno è cretino, mica è colpa del truffatore?

Vi racconto una delle tante intercapedini del Coemm, stavolta senza riderci sopra, semplicemente per far drizzare le antenne quando ci si trova davanti una o più persone che dicono che vogliono migliorare la tua posizione sociale, magari promettendoti mirabolanti esperienze nel campo degli investimenti. La storia che racconto è di spessore assai minore ma non certo per le persone che ha coinvolto e che sono rimaste, indovinate? Dai vi aiuto….buggerate.

Il racconto è reale al 1000% (millepercento) e parte durante uno dei tanti viaggi della carovana del coemm in Italia. Siamo a San Vendemmiano (TV), 2017, durante un evento che riguarda l’agricoltura. In questo evento, al solito una colossale perdita di tempo e di denaro, compare un veterinario, almeno così pare  allocato nell’albo di bronzo (nel senso di facce) del Coemm. Tal Luca Pauletti. Costui introduce la grande novità della “formazione” necessaria, dirimente, ineluttabile, per capire al meglio la nube tossica del progetto.

Formazione esentasse, senza ricevute. La storia si ripete.

Pauletti ha la fortuna di essere presentato da un cosiddetto pezzo grosso della organizzazione, tal Dante Alessandrini, che passa per uno coi coglioni grossi come palle da bowling. Attualmente Alessandrini è fuori dai giochi, uscito per asfissia anch’egli dopo compromissione della vescica e dell’intestino. Troppe evacuazioni anche per chi ha lo stomaco di ferro. Pauletti è uno tosto, sa quel che vuole e come ottenere il massimo. Mette in piedi la truffa della formazione obbligatoria ma volontaria, un ossimoro da Coemm che possiamo anche spostare nell’ordine.

Pauletti organizza la mega truffa della formazione, presentando nei quadri dei finanziatori del Coemm una serissima Ditta veneta, la Mungi & Bevi, in provincia di Padova, presso cui lavora insieme alla sua socia Monica Franceschetto. Un’azienda modello, fornitrice di prodotti di altissima qualità, dai formaggi ai salumi, un orgoglio per la zona ma anche per la regione veneta.  Pauletti dice che i corsi costano 150 € e in tantissimi aderiscono. In più viene data la possibilità ai corsisti di acquistare a prezzi vantaggiosi i prodotti dell’azienda. In verità i prodotti vengono acquistati ma i soldi la Ditta non li vede affatto. Ovviamente, sennò che truffa sarebbe, i prodotti non li vedono nemmeno gli acquirenti. Gli acquirenti, non vedendo mai arrivare a casa i prodotti acquistati, rivendicano alla Ditta che candidamente afferma di non saperne nulla. Inoltre, che nessuna convenzione è mai stata firmata col Coemm (fatto verissimo). 

I corsi, a 150€ pro capite, non hanno uno straccio di ricevuta, tutto in nero, come è nello stile della storia coemmiana. La Ditta, e ci mancherebbe altro, allontana Pauletti e Franceschetto e apre anche un contenzioso con loro per i danni subiti, sia economici che morali. 

Esentasse anche PVU, e le ricevute? Manco l’ombra!

Siccome il diavolo fa le pentole ma si scorda dei coperchi, e anche che non c’è due senza tre, anche il partito del valore umano ha qualcosa da raccontare e manco a dirlo, è sempre Pauletti che risulta il più attivo. Lui e la Franceschetto ricevono l’incarico di formare anche i politici che si apprestano all’ascesa nei vertici della classe dirigenziale in parlamento (scusate l’azzardo). Si iniziano a spennare gli aderenti, sempre esentasse e senza ricevuta, le tessere non le vede nessuno. Dall’idea delle Polis nasce il PVU, in realtà sorto anni prima sempre per opera del suo segretario che tiene nascosta la notizia al suo popolo ma non a chi sta indagando. Pauletti diventa coordinatore del PVU che alle politiche del 2018 raggiunge l’impressionante cifra dello 0,14%, un successone! Ma le sorprese non sono finite per chi è addentro alla vicenda Coemm Clemm. Pauletti è titolare della LUPA Srl, LUPA dalle sue iniziali (Luca Pauletti), una società che risulta spesso nelle vicende del Coemm e che attraversa un pessimo momento, infatti in una sede a Cittadella, presso un centro commerciale, subisce  il pignoramento della mobilia per una non meglio precisata storia.

Dove ti giri e ti volti, le truffe sono sempre in agguato, per difendersi basta aprire gli occhi e guardare in faccia il truffatore. Basta una smorfia e capisci che mente. Se non sei abile, mettiti sempre il dubbio e allontanati in attesa di approfondire. Se non riesci, beh, allora sei proprio un cretino, anzi no…un CLETINO.

La storia non finisce qui, manca ancora tanto.

 

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