La controreplica: « Non era una pianta pericolosa».

La controreplica di Gianni Alias non si fa attendere. Non ci sta alle spiegazioni addotte dall’assessore soprattutto perché è inspiegabile abbattere una pianta sana e affatto pericolosa come l’assessore lascia intendere nella sua esternazione al blog. Alias mette anche l’accento sul generale stato di disinteresse di via Bachelet e della via Limbara, nel cui spiazzo dominava la roverella, ricoperta di foglie verdi.  Trattasi di una specie che perde le foglie e le rimette dalla primavera. Una pianta, dicono alcuni residenti della zona, che non aveva mai dato segni di cedimento come l’assessore ha precisato.

Le parole di Gianni Alias, che non si arrende alla obbedienza per un atto che giudica ingiustificato, le abbiamo comprese nella sintesi che ci ha voluto inoltrare. Le riportiamo con un solo appunto sul genere di operazioni effettuate in questi anni sul verde pubblico. Si abbattono o si effettuano radicali potature senza che vi sia il conforto di esperti di botanica interpellati (almeno non ci risulta). Affidare queste operazioni a “tagliatori” che hanno agito anche scriteriatamente sulle sughere sempre di via Limbara senza un consulto tecnico (ed era proprio davanti ai loro occhi la sede Agris), si inquadra in una scarsa attitudine al patrimonio naturale della città.

Troppe sono state le operazioni di questi anni che hanno spogliato di piante molte zone anche quando non era necessario un intervento radicale. 

«La mia controreplica che non è polemica ma una questione di verità»

«Replico sulla base della. risposta del nostro assessore nei miei confronti. Siamo buoni ma non stupidi, sino al punto che voi credete! E’ bene stare sempre zitti e non creare e inasprire polemiche. Concordo ma non mi va di essere preso in giro.

Come mai da tempo viene monitorata una pianta e non una via dove abitano famiglie a dieci metri di distanza? In una via dove nell’arco dell’anno cadono tante persone che vi transitano? Anche nei giorni scorsi, prima di Pasqua, sentivamo delle urla e non riuscivamo a capire  cosa fosse successo. Sono accorso con altri c’era un uomo caduto da quelle specie di scale (collegano via Limbara con via Bachelet) che chiedeva aiuto.  Era incastrato tra il primo gradino e un auto in sosta e non riusciva ad alzarsi.

La pianta non era pericolosa

Quando mai quest’ albero era cosi pericoloso? Tutti ce ne saremo accorti. Una pianta che dice l’assessore fosse monitorata ma su quelle scaline invece va tutto bene? Quali sono i criteri della sicurezza? Una pianta solida e sana,  risulta insicura e pericolosa mentre il reale pericolo di quelle scale non lo è?

Il giorno che in quella via  capita che si fa molto male qualcuno, o peggio  muore,  chi ne risponde ?

L’assessore o chi ? Questa situazione è stata segnalata da tempo, ma nessuno risponde o se ne preoccupa.

Avrei voluto sapere, inoltre,  visto che l abbattimento di quest’ albero è stato assegnato ad un cittadino senza spendere un euro: se nell’abbattimento fosse successo qualche incidente, dato che c’erano diverse persone presenti, chi ne avrebbe risposto in questo caso? L’assessore  ha ritenuto di mettere in sicurezza il passaggio pedonale, dimenticandosi di mettere in sicurezza via Limbara con via Bachelet. 

A me sembra che si tratta solo di favoritismi!

Sono curioso di sapere chi ha interrotto questi abbattimenti che avrebbero dovuto continuare. Vergognoso come hanno ridotto le sugherete nella potatura davanti alla sperimentale. Io, per proseguire con la messa in sicurezza, avrei iniziato da Parapinta abbattendo tutti gli alberi che col forte vento potrebbero cadere addosso a chi si sposta da Tempio per andare a mangiare la pizza oppure iniziare da Rinaggiu, dato che è in vendita» 

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