Le prossime amministrative si svolgeranno, salvo cambiamenti dell’ultim’ora, domenica 25 ottobre. Due mesi e poco più con una lista di centro destra (anche se con una prima dall’altra parte) e una di centro sinistra. Il PD, nel frattempo scaglia qualche dardo contro questi 5 anni di Biancareddu e di Addis, ma la sua battaglia si svilisce nei temi trattati, soprattutto nella sanità. Mario Addis, segretario del PD locale, ha fatto pubblicare nel giornale qualche anticipazione del programma elettorale nel quale, ancora, non i intuisce quale sarà il candidato sindaco. La figura del medico Alessandro Fiore, a suo tempo annunciata, non ha goduto del suffragio generale dei prossimi componenti la lista. Perciò si resta in attesa se verrà confermata o se la scelta cadrà su qualcun altro.
Mario Addis e Vittorio Masu, di cui si parla come possibili alternative al già annunciato Fiore, sembrerebbero i nomi più quotati.
Le prossime amministrative_ Mario Addis e il PD locale
Il segretario del PD, Addis, nel suo lungo elenco delle malefatte degli ultimi 5 anni della giunta uscente, parla di:
- Abbiamo assistito ad una girandola di assessori bocciati, licenziati e reintegrati.
- Sono riusciti a mandare via per incapacità, imprenditori privati che volevano investire importanti risorse proprie nella nostra città.
- Hanno sprecato denaro nel girare l’Italia per un progetto come la “rigenerazione Urbana” di cui si sono perse le tracce.
- Hanno abbandonato, se mai ne abbiano avuta una, l’idea di sviluppo del Limbara e del suo albergo e del suo immenso patrimonio.
- Non vi più traccia delle battaglie per le strade, la Tempio-Sassari, la Tempio-Olbia ma anche la Tempio-Aglientu annunciata più volte negli ultimi anni è finita nel dimenticatoio.
- Negli altri Comuni arrivano cospicui finanziamenti per opere pubbliche, a Tempio solo le briciole e a volte neanche quelle.
- Non vi è un piano per le famiglie, per le imprese, per la creazione di posti di lavoro, le periferie sono abbandonate e sporche.
E’ sulla sanità pubblica e sull’ospedale Dettori però che Addis accentra il fuoco contro l’amministrazione uscente.
“La sanità abbandonata, dopo che ci era stato promesso con l’ultima campagna elettorale delle regionali, la risoluzione di tutti i problemi con una semplice delibera di Giunta, con lacrime annesse. Niente è stato fatto, anzi la situazione se possibile
- peggiorata con la Giunta Solinas che vede al proprio interno un assente assessore tempiese.
Ma gravissima è la posizione silenziosa e accondiscendente del Vice Sindaco Giannetto Addis. Un atteggiamento di rinuncia che prelude a più nefaste situazioni. Non una parola in difesa del Paolo Dettori e dei suoi operatori. Silenzio davanti la chiusura dei reparti, silenzio davanti le sempre più n numerose richieste di aiuto che arrivano dai reparti.
Si continua invece a condurre e a proporre mezze idee vecchie di 35 anni. Desuete e inadatte.
Lo chiedo spesso ai tempiesi e a me stesso, quali sono i risultati di 35 anni di amministrazione che ci lascia Giannetto Addis? La risposta è sempre la stessa: NIENTE!
E’ ora di dire basta!”
Alle prossime amministrative la svolta epocale del PD?
Pur condividendo la disamina di Mario Addis, avrei voluto vedere qualche atto anche da parte della minoranza in comune e da parte sua sull’occupazione di due anni fa. Nessun verbo fu mai pronunciato, nessuna presenza se non sterili comunicati frutto della inconsistente lettura a due facce del capitolo sanità Paolo Dettori. Scordarsi di Arru e ricordarsi di Nieddu, non ha il segno della coerenza e della lotta per il bene pubblico.
“Il progetto del PD, pertanto, si preannuncia carico di aspettative e di rivoluzione vera e propria. L’esercito di Franceschiello si appresta a cambiare volto all’asfittica economia di Tempio. Scrive Addis:
Il Partito Democratico di Tempio da oltre due anni lavora per questo. Lo fa in maniera compatta e decisa come non mai, lo facciamo parlando con le persone, con gli imprenditori, con i professionisti, con i commercianti e gli artigiani, con le cooperative e gli operai, con gli abitanti del centro, delle periferie e delle frazioni. Con le associazioni e i loro volontari.
Troviamo spesso una popolazione stanca e delusa, ma determinata ad andare avanti. Dalle loro idee stiamo costruendo un progetto di governo della città che rivoluzioni e dia una nuova alternativa e un nuovo futuro a Tempio e ai nostri figli”.
Il partito più rappresentativo della pseudo sinistra, dunque, si propone il cambiamento radicale in forza dei suoi iscritti (?) che ogni giorno portano il messaggio di solidarietà al popolo tempiese in agonia per la sanità. Si tratta di scovarli ma pare che ci siano. Sono tra noi. Presenze virali nel tessuto sociale tempiese che nessuno conosce?
Il centro destra alle prossime amministrative
L’orgoglio del centro destra, è quello di essere sempre i primi a trovare la quadra. Nessun malumore, nessun dissidio, tutto sembra orientato alla vittoria in forza della coesione e dei benefit del grande coagulante della lista, l’ex sindaco, oggi assessore regionale. Stesse facce tranne qualche scheggia uscita dalla pseudo sinistra, per il resto solo conferme e qualche giovane che si dice “ottimo”. La forza dei numeri li da stra vincenti anche perché, dall’altra parte, si attende ancora.
Le “cadute di stile” della maggioranza, da qualche esponente attribuite a chi vi scrive, vanno dalla distrazione sulla sanità, dal caso della donna che partorisce in casa, alla morte piena di interrogativi di un 55enne di qualche giorno fa. Nessuna uscita contro il depauperamento dell’ospedale. Sui due casi, prevarrebbe l’attacco ma si preferisce la solita “cauta prudenza” che ha il sapore della distanza e del disinteresse per il tema.
Le prossime amministrative avranno anche la terza lista?
Se ne parla, giungono voci e indicazioni ma sulla presenza della terza lista ben poco si conosce. Si intuisce che una forza senza precisa collocazione geografico politica ci sia ma si tratta al momento di riverberi o poco più. Pare che una delle prescelte (si tratta di una donna), abbia rinunciato alla proposta di candidato sindaco.
In sostanza, a due mesi dal voto, sui potenziali avversari di Gianni Addis regnano silenzio e attese. Gli attacchi si consumano su facebook ma, come sempre stato, le possibilità di infiltrare la popolazione e convincerla al cambiamento di rotta, si infrangono su piattaforme inutili, su comunicati stampa ma senza una precisa direzione strategica. Quando lo si scrive, qualcuno risponde: c’è tempo.
In realtà di tempo ne resta poco, considerato il periodo nebuloso delle ventilate chiusure, dell’afa autunnale che produrrà altre vittime, nella sanità e nel lavoro. La crisi dei settori chiave del territorio, dal sughero al turismo, al mondo della scuola senza un preciso calendario, alla giustizia che frena ogni giorno la sua operatività. Occorrono posizioni chiare e progetti fattibili per proposte intelligenti di sviluppo delle risorse eternamente ventilate agli elettori (Limbara e Rinaggju).
Altrimenti, come spesso scritto, si pensi alle strade interne, al decoro e a sostituire qualche lampadina spenta. Che già questo, alla gente, basta.