Poi dicono che non è una farsa!

Poi dicono che non è una farsa. Attenzione, nessuno rinnega i morti. La farsa sta nelle continue variazioni delle tesi sulla pandemia. Il giorno prima una scienziata dell’OMS afferma che è molto raro che un asintomatico possa contagiare. Parliamo di un positivo che passa quasi del tutto indenne la sua positività al Covid-Sars e secondo la scienziata ma anche secondo tanti altri validissimi scienziati.

Ciò in un solo colpo azzera il lockdown e tutte le quarantene a cui hanno sottoposto il mondo in questi mesi infernali.

Il rischio che fosse una  farsa vera e propria era evidente. Con una sola affermazione, in pratica, venivano a mancare le ragioni di tutte le regole, dei DPCM, della distruzione dell’economia, soprattutto quella italiana. Sono centinaia di migliaia di disoccupati. Che dire poi della quadruplicazione della povertà, oltre che del ridicolo di cui si sono macchiati i vari governi di mezzo mondo.

E’ o non è una farsa? Le restrizioni, quanto abbiamo subito a causa della task force di esperti e quel tristissimo e lungo elenco giornaliero di morti, verrebbero ammantati di dubbi e sospetti. Fatti drammatici  più feroci delle posizioni di altri scienziati che hanno parlato di una influenza più aggressiva di altre. Le autopsie avevano poi chiarito che i decessi sopraggiungevano a causa di micro embolie e non per polmoniti interstiziali.

Se ben ricordate, l’OMS non ha mai detto che si trattasse di una pandemia ma di una simil pandemia. Ma, vista l’elevata contagiosità della malattia, espressa dai dati e la sua aggressività per il sistema respiratorio, la parola pandemia entra nella testa di tutti noi. Le polmoniti interstiziali – dissero – avrebbero provocato una vera strage e in effetti, basandoci sui dati divulgati dalle fonti governative, tale era.

I dati, però, indicavano sempre e solo aumenti vertiginosi di positivi e di morti. Senza mai specificare, come poi fu fatto, la netta separazione tra i morti da Covid e quelli morti col Covid. Mica una differenza da poco, quando quell’elenco si ingrossava sempre più e si era tutti tappati in casa  in pieno terrore.

La farsa sta nelle contraddizioni quotidiane: pillola blu o pillola rossa?

Quella frase della scienziata Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’unità malattie emergenti dellOMS, getta un’ombra vasta quanto il pianeta sull’epidemia. La notizia viene riportata da tutti gli organi di stampa nazionali ed internazionali. Quindi, stante la sempre più scarsa attendibilità degli stessi, proni al sistema, appare devastante. Gli asintomatici hanno rarissime possibilità di contagiare.

Il Global System però, lo abbiamo imparato a nostre spese, non concede pause al suo disegno mondialista e oggi, sempre su quei giornali che godono dell’attenzione degli italiani, appare non una smentita ma una rettifica sconcertante. Una smentita dopo che gli stessi giornali non perdono occasione di pubblicare i dati in aumento per la riapertura parziale di alcune attività.  La notizia è di La Repubblica.

La smentita alla verità appare una farsa ed un oltraggio all’intelligenza della gente

La responsabile del team anti-Covid dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che aveva negato la trasmissione del coronavirus da parte di chi non ha sintomi ritorna sui suoi passi, dopo le proteste degli scienziati di tutto il mondo. Ma le critiche non si fermano e l’Oms adesso è più esposta.

L’OMS si è distinto per aver apportato dati e notizie per poi smentirli, come i guanti obbligatori diventati improvvisamente dannosi.

La durissima reprimenda di Trump sul loro operato e la notizia della mancata elargizione della quota americana all’organismo delle Nazioni Unite , suscita spavento. Dentro la fitta rete di coperture governative della maggior parte degli stati, serpeggia un’altra paura. Però, per non disperdere tutto il terrore suscitato con una falsa pandemia, ne confezionano una al giorno, dal sapore dolce e salato, giusto per non perdere il contatto con la generale confusione delle comunità scientifiche. 

La farsa nei ripensamenti e nelle tesi opposte della comunità scientifica

Il ripensamento della Capua e il silenzio dei virologi salottieri, si accompagnano comunque a censure più  meno marcate delle altre voci fuori dal coro, come De Donno, Zangrillo e Tarro, emeriti cialtroni secondo il pensare mainstream. Nulla viene lasciato al caso ma l’informazione della rete, supplisce in parte alle deficienze di quella omologata, targata PD, 5S, e tutto il parlamento, esclusi pochi rapèpresentanti tra cui la Cunial e Sgarbi, diventati popolari perché dicono la verità. Perché di verità bisognerebbe parlare e non di quella presunta che scaturisce dalle TIVVU’ e dalla maggior parte dei giornali.

La farsa sembra giungere al termine ma ci vorrà del tempo prima che gli italiani capiscano in quale surreale e grottesca realtà ci hanno vivere per mesi e mesi.

La notizia di due giorni fa dice che il commissario Arcuri sostiene la via del vaccino come salvifica, pena la continuazione della pandemia. La svolta vaccinista, dal principio la sola perseguita,  appare quanto mai sconcertante. Intanto  abbiamo vissuto il lockdown senza capire perché. 

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