«Trasformismo», duro comunicato di Abali Basta.

Un documento pubblico estremamente duro che si indirizza verso chi aveva garantito altri impegni

«Trasformismo e Opportunismo», questa la sintesi del comitato spontaneo di cittadini Abali Basta che scaturisce dall’assemblea dello scorso giovedì 7 agosto 2019. Il documento che proponiamo in veste integrale, indica nelle recenti posizioni dei due consiglieri galluresi, Biancareddu e Giagoni, i responsabili delle mancate aspettative dei mesi antecedenti le elezioni regionali.

«La recente visita dell’Onorevole Mara Lapia del 5 agosto u.s., ha infranto il muro di silenzio politico e istituzionale che da mesi circonda e assedia la vertenza sanitaria in atto nell’Alta Gallura. Dall’insediamento della giunta Solinas ad oggi, non si è riscontrato alcun miglioramento dei servizi sanitari offerti alle comunità dal Paolo Dettori.

Anzi, la sospensione/chiusura delle attività programmate del U.O.C. di Chirurgia ha aggravato la situazione.

La condizione operativa del Pronto Soccorso, con un solo medico in servizio, permane insostenibile e inaccettabile. Sia per gli utenti quanto per il personale, in un territorio che nei mesi ad alto flusso turistico, registra oltre 700.000 presenze.

L’intero Presidio Ospedaliero soffre la carenza di personale. I laboratori analisi, in alcuni momenti, risultano essere stati sprovvisti dei necessari reagenti.

Il trasformismo e l’opportunismo dei consiglieri Biancareddu e Giagoni

Di fronte al precipitare della situazione, l’espressione politica e istituzionale eletta il 24 febbraio – Onorevole Andrea Biancareddu e Onorevole Giagoni- è rimasta muta.

Non ha avuto di meglio da fare che accordare, con il loro assenso, la variazione di bilancio del 31 luglio 2019 che assegna alla struttura privata Mater Olbia, per gli anni 2019/2020, ben 150 milioni di Euro pubblici.

I suddetti onorevoli ignorano, o fanno finta di ignorare, che i posti letto pubblici cosi come i servizi sanitari erogati a tutt’oggi dal Mater Olbia, sono stati rapinati ai P.O. Di Tempio Pausania e di La Maddalena. La politica locale volta le spalle alle stesse comunità che li hanno espressi.

Il trasformismo e l’opportunismo, ancora una volta, lasciano sul campo agonizzante il buon senso e con esso le rivendicazioni delle comunità galluresi. La scelta dell’Assessore Biancareddu di votare SI alla variazione di bilancio, evidenzia come le convinzioni siano direttamente connesse e subalterne alla poltrona che si occupa di volta in volta.

La sospensione delle attività della UOC di Ginecologia Ostetricia non è più una priorità per l’ex sindaco di Tempio Pausania. Dal 7 giugno 2019, data in cui l’assessore alla sanità Mario Nieddu visitava il Paolo Dettori, attendiamo risposta sul perché non vengano riprese le attività. Non un accenno di interesse da parte dell’Assessore Biancareddu e dell’Onorevole Giagoni, in tutt’altre faccende affaccendati (Mater Olbia).

In più occasioni, sia in assemblee svoltesi in presidio, sia in incontri tenutisi presso il salone di rappresentanza del Comune di Tempio Pausania, l’Onorevole Biancareddu ha esternato

  • la sua critica; 
  • la sua contrarietà al Mater Olbia (esistono le registrazioni video)

per poi cambiare parere appena accomodatosi in Consiglio Regionale. Non più di un mese fa dichiarava “ sto lavorando sotto traccia”. Abali Basta avrebbe voluto domandare lui “per chi”? Oggi conosciamo la risposta al quesito, certificata dalle decisioni da lui assunte.

“Atti di ostilità” verso Tempio e La Maddalena”.

Abali Basta: schierato a difesa del Paolo Dettori da ben 296 giorni, considera l’operato istituzionale dell’assessore Biancareddu e del Consigliere Giagoni, un vero e proprio atto di ostilità nei confronti dei P.O. Paolo Dettori di Tempio Pausania e Paolo Merlo di La Maddalena.

Da parte nostra continueremo ad occuparci, con passione e spirito di abnegazione, della questione sanitaria e lo faremo con la determinazione che la situazione (ormai in caduta libera) che vede coinvolta l’intera Sardegna, ci impone».

Abali Basta

Tempio Pausania 9 agosto 2019

Il documento, che verte sul trasformismo e l’opportunismo dei politici, è votato prima della sua pubblicazione da tutti i componenti del comitato Abali Basta. Il sentimento che abbiamo percepito durante l’assemblea, è di amarezza e delusione ma anche di rinnovata carica e forza. Abali Basta non cede di un passo e si sente pronta e risoluta a combattere in prima linea nei prossimi tempi.

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