Anestesia, servizio sospeso da Natale

Con la sospensione della guardia anestesiologica dalle 20.00 alle 08.00, si è data la spallata finale alla sopravvivenza dell'ospedale Paolo Dettori. Il silenzio della politica

Anestesia e Rianimazione, servizio indispensabile per far funzionare non solo il reparto chirurgico e quindi le operazioni in sala, verrà sospeso a partire da oggi, giorno di Natale, dalle ore 20.00. La notizia, giunta non inaspettata, è praticamente la sentenza finale sul Paolo Dettori. Il termine “sospensione”, infatti, ha un pregresso di chiusure definitive, ogniqualvolta l’azienda sanitaria lo ha usato. Sospendere, è sempre stato così, è sinonimo di definitiva chiusura. Con questa sospensione della guardia anestesiologica, decisa nel tardo pomeriggio di ieri, vigilia di Natale, farà mancare definitivamente in ospedale la figura dell’anestesista nelle ore notturne.

A caduta, viene a mancare a questa indispensabile figura medica anche nel P.S., reparto dove è d’obbligo che debba esserci anche se non dovesse svolgervi attività.

Quest’ultima notizia, un regalo di Natale sprezzante e senza scrupoli, è arrivata con un leggero anticipo rispetto all’anno nuovo, dove le voci sulla sospensione erano date per certe da gennaio 2022. A dicembre, quindi, alla vigilia di Natale, come un ultimo “dono” di questa sanità allo sbaraglio. A monte, il rifiuto degli anestesisti dell’ospedale di Nuoro, che avevano supplito alla carenza di dirigenti medici con la loro presenza a Tempio, all’ospedale Dettori, di proseguire in queste sostituzioni.

«La cosa – si dice al Dettori – che ci ha spiazzato, è l’assenza di reazione dei politici e della politica. Un’indifferenza che ha umiliato quanti, a questo ospedale, hanno dato una intera vita. Una sottrazione dall’impegno vera e propria, come se il problema della sanità, così drammaticamente colpita, non li riguardasse. Problema, e lo si deve dire, che è emerso anche nel territorio e, quindi, nei paesi limitrofi a Tempio. Il silenzio delle popolazioni, fatte salve le voci note del dissenso, Abali Basta e qualche sindaco (Marisa Careddu) oltre a lei, (galluranews), ha dato il colpo di grazia»

Anestesia e Rianimazione, la spallata definitiva alla fine del Paolo Dettori

Il coro delle delusioni è già imponente. Le dichiarazioni si attendono per i prossimi giorni ma, considerate le assenze incancrenite di questo anno e mezzo dalla problematica, dubitiamo che vi saranno. Occorre energia per affrontare il problema e, soprattutto, occorrono figure autorevoli a guidare una pacifica ribellione del popolo. L’esempio del CTO di Iglesias, coi sindaci in tenda a protestare in una simbolica occupazione. Si doveva riflettere, da primi cittadini, hanno abiurato la causa e si sono dedicati ad attaccare medaglie agli alberi di Natale. Medaglie, beninteso, di titoli e  incarichi superflui, alla ricerca spasmodica di visibilità inutile. Fra parentesi, ad Iglesias son riusciti nell’intento di fermare la chiusura di reparti.

La guardia anestesiologica si interrompe dunque. Mario Satta, esponente di spicco del movimento di lotta per il Dettori, Abali Basta, dopo aver appreso questa ennesima pessima notizia, ha dichiarato sommessamente:

« Politici senza spina dorsale, non sono stati capaci di arginare questa deriva e li ritengo complici di quanto sta accadendo».

 

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