ACOI , l’associazione dei Chirurghi Italiani sulla donna 92enne.

L’ACOI, Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, si mobilita col suo presidente nazionale Prof. Pierluigi Marini, a proposito del caso della donna di Tempio, 92enne, che abbiamo raccontato nel blog. Una difesa, quella dell’ACOI, che fa leva sull’aspetto umanitario in principio per poi fiondarsi sulla “incapacità” del politico di pensare di sapere e conoscere ogni dettaglio di una vicenda sanitaria.

Ecco, la versione integrale del comunicato ACOI Nazionale, così come ci è stato recapitato attraverso il coordinatore regionale sempre della medesima associazione, il dottor Nicola Cillara.

 

 

ACOI, scrive il presidente nazionale

Pierluigi Marini

«Ho seguito con interesse le vicende che hanno interessato una signora di Tempio, che suo malgrado è andata all’attenzione delle cronache. Credo si sia persa purtroppo un’occasione d’oro:

Rispettare l’anziana donna, che non è un numero né uno strumento che può essere usato dalla politica, di nessun colore. E’ una persona.

Ogni chirurgo, ogni professionista della sanità prima del camice bianco o verde, indossa la maglia di cittadino il quale chiede a chi ha l’onere e l’onore di governare di essere al servizio della propria comunità. Di risolvere problemi, di essere corretto, magari di avere un progetto di governo, mettendo al primo posto l’interesse dei cittadini, tutti.

 

Così come il cittadino, quando è in una condizione di difficoltà, di fragilità, vuole un medico, un chirurgo capace e preparato. Che metta tutte le proprie conoscenze e passione nel salvare una vita o nel dare un parere clinico.

In entrambi i casi, una cosa è indispensabile e viene chiesta sia al politico sia al medico:

Studiare.  Conoscere bene il caso e quindi essere responsabile, per rispetto del cittadino e del giuramento che chi governa e chi dedica la vita a salvare vite, hanno fatto.

ACOI: ” L’assessore Biancareddu ha scelto di non studiare”

Purtroppo nel caso della signora di Tempio, l’assessore Biancareddu ha scelto di non studiare, di non approfondire il caso e i semplici risvolti che portava con sé.

Lo dico con rammarico, con grande dispiacere perché i cittadini e tra essi i chirurghi, si aspettano Amministratori preparati o che almeno facciano di tutto per essere correttamente informati, che studiano così da poter prendere delle decisioni migliori, più consapevoli e ridurre al minimo gli errori. E’, questo sì, il minimo che i cittadini, siano essi col camice bianco o verde o meno, si attendono da chi è nei Palazzi di governo. Da coloro che con passione, spirito di servizio e senso civico si assumono una responsabilità importante come è quella di governare e amministrare un ente pubblico, soprattutto un’istituzione importante come è la Regione.

Chiusura con un auspicio

Mi auguro che gli errori di valutazione, oltre che di stile dell’assessore, possano essere un’occasione preziosa perché in futuro si intervenga su temi così delicati solo con cognizione di causa, mettendo al primo posto il cittadino-paziente, ma anche chi ogni giorno in mezzo a tante difficoltà e a pochissime risorse, dedica la propria vita professionale a salvarne altre e vorrebbe avere le istituzioni vicine o almeno rispettose del proprio lavoro.

Alla signora 92 enne credo vadano le scuse perché, suo malgrado è stata da certa politica innalzata a bandiera di mala-sanità, mentre si trattava di mala-informazione».

Distinti Saluti

Il Presidente Nazionale ACOI

Prof. Pierluigi Marini

 

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